(ex?) zitella... ex precaria!

lunedì 1 agosto 2011

Come le rose... di plastica

Alla fine è capitato anche a me di prendermi una batosta squallido-sentimentale, secondo quanto postulato dalla nuova legge di Murphy da me formulata nel post del 1 giugno: "Se sembra interessato a te è gay, se non è gay è interessato a una tua amica, e in ogni caso con te c'è una bella amicizia".
E infatti lui aveva perso la testa per una mia amica.
Lui non voleva ferirmi, poverino. Allora anziché dirmelo subito ("Scusa, è stato bello, ma io sono innamorato di un'altra"), gli è parso particolarmente delicato nei miei confronti:
a) sparire per un paio di  settimane lasciandomi lì a chiedermi se lo avessero rapito gli ufo
b) raccontarmi una serie di balle del tipo "Scusa, non mi sento pronto per una nuova relazione"
c) dedicare all'amata vomitevoli frasine e canzoni su facebook (dico, ma mandargliele in posta privata no?).
Quando ti prendi una doccia fredda vedi le cose con improvvisa lucidità: è stato obiettivamente "una merda" (parole sue).

Poi ti capita di vedere la foto della nuova composizione che ha creato sul suo tavolino da salotto: quattro rose bianche di plastica ai lati, una rossa al centro, uno sterminio di conchiglie (di plastica anche loro?) e petali variopinti su base di vetro e cornice di legno massiccio. Allora ti rendi conto che se la cosa tra voi fosse andata in porto, avresti dovuto convivere con un uomo orgoglioso di aver concepito un simile pataccume. 
Decisamente, non tutto il male viene per nuocere.



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