(ex?) zitella... ex precaria!

venerdì 5 agosto 2011

Invitare uomini e donne: istruzioni per l'uso

Qualche giorno fa un'amica mi ha proposto di andare a ballare nel fine settimana. Io ho fatto mente locale: ho voglia di ballare, posso rimandare la mia partenza di un giorno... quindi sì. Tempo di risposta: circa 30 secondi.
Ieri abbiamo pensato di invitare qualche altro amico.
Risposta dell'amico n.1:  "vedo se riesco a liberarmi... semmai ti faccio un trillo".
Risposta dell'amico n.2: "che bello, mi piacerebbe proprio... ti so dire, ci sentiamo".
E qui scattano riflessioni e ricordi. Una mia cara amica (nonchè fedele lettrice del blog) un decennio fa osservava che quando si organizzano cene, capodanni, feste con gli amici uomini, non ce n'è uno che dica di sì subito: danno sempre risposte vaghe, che suonano come un "Se non ho niente di meglio da fare vengo, però mi tengo libero fino all'ultimo, magari nel frattempo mi arriva un invito da Monica Bellucci". Sorvoliamo sul fatto che i soggetti in questione avevano una vita sociale tale da far presupporre che l'alternativa alla nostra cena sarebbe stata una serata da soli davanti alla tv.
Purtroppo però ci sono occasioni in cui gli uomini servono proprio... ad esempio per ballare. Così ci ritroviamo a fare l'esegesi delle risposte: "Semmai ti faccio un trillo" secondo me significa "Non vengo"; "Ci sentiamo" con buona probabilità sta per un "Sì".
Ma per fortuna c'è sempre l'eccezione. Contattiamo l'amico n.3. Risposta: "Grazie, volentieri".
Mai perdere la fiducia nel genere umano.

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