(ex?) zitella... ex precaria!

venerdì 30 agosto 2013

Docenti per caso

Ho scelto di fare l'insegnante: due anni di scuola di specializzazione, esame di Stato, anni di gavetta fatta di supplenze brevi (un solo giorno, una settimana, quattro mesi...) e "spezzoni" (cioè orario dimezzato, e stipendio pure).
Poi arriva un ministro che si sogna di fare un concorso per partecipare al quale basta la laurea, mentre l'abilitazione non serve più e l'esperienza di insegnamento non conta. Per premiare i giovani meritevoli, diceva. Faccio anche questo concorso: nonostante io sia a quanto pare vecchia e priva di merito, l'ho superato abbastanza bene. Ok, passi anche questo.
Ma un giorno una che fa tutt'altro mestiere ti viene a raccontare che ha fatto il concorsone perché vuole un posto fisso e poco impegnativo, ovviamente lo ha vinto e così entra in ruolo, tempo indeterminato subito. Ovviamente non abbandonerà la sua attuale attività professionale, tanto avrà tutti i pomeriggi liberi.
Allora ... ti auguro di avere una classe di 32 adolescenti selvaggi, che fanno il verso della mucca quando abbassi la testa e che ti lanciano i gessetti sulla schiena quando ti volti per scrivere alla lavagna. Ti auguro di avere una cattedra spezzata tra due scuole diverse, possibilmente a 100 km da casa con obbligo di permanenza per 5 anni. Ti auguro un orario pieno di ore buche, che ti obblighi a uscire di casa alle 6.30 e a rientrare alle 16, di avere genitori sempre alle calcagna e riunioni tutti i pomeriggi.
Se hai già deciso che il pomeriggio non avrai alcun bisogno di prepararti le lezioni, le verifiche, i compiti, perché farai lezione improvvisando e raccontando barzellette, fammi un favore: almeno abbi il buon gusto di non venirmelo a raccontare.

giovedì 29 agosto 2013

Concorso docenti: siamo al delirio

Sono giorni di totale delirio per chi ha partecipato al concorsone per docenti 2012.
Domani ci sono le convocazioni per la mia materia, e ad oggi ancora non sono uscite le graduatorie definitive. Le graduatorie provvisorie sono così infarcite di errori che non è proprio il caso di farci affidamento.
I vincitori dovrebbero ricevere una mail con la convocazione per domani mattina, ma finora il sistema che invia le mail ha rivelato falle ovunque, c'è chi riceve le mail e chi no.
Io sarei in posizione limite, forse ce la faccio forse no.
E la fantasia dei precari si scatena...
Uno stimato collega propone di fingerci zoppi per avere diritto alla preferenza come disabili.
Mia zia mi ha suggerito di sposarmi e far figli subito per avere punti in graduatoria.  Quando le ho detto che come ragazza madre avrei ancora più punti, lei mi ha detto "Allora non ti sposare, fai il figlio e basta".
Mia madre, maestra in pensione assolutamente pacifista, mi ha suggerito di organizzare una spedizione punitiva contro il ministro Carrozza. Offre anche ospitalità ai miei colleghi che volessero unirsi alla comitiva.
E in tutto ciò, amici e parenti continuano a chiedermi perchè i telegiornali non parlino di questa situazione, delle continue irregolarità, delle smentite, dei retro-front del ministro. Perchè?
Perchè i giornali preferiscono dar voce al ministro che annuncia gongolante che "quest'anno saliranno in cattedra nuovi docenti" (ma va? succede tutti gli anni). Oppure pubblicano notizie palesemente farlocche come questa.


mercoledì 28 agosto 2013

Un esercito di nuovi docenti?

Ho fatto il concorsone per docenti.
Il ministro Profumo, che ha organizzato il concorso, aveva annunciato che i vincitori sarebbero entrati in ruolo il 1° settembre 2013, per sostituire docenti vecchi, precari e demotivati con docenti giovani e selezionati con criteri meritocratici.
Il neo-ministro Carrozza ha ribadito il concetto: gli insegnanti devono essere giovani selezionati in base al merito, tramite concorsi, perché la scuola merita nuova linfa.
I telegiornali annunciano: in arrivo un esercito di nuovi docenti, più di 11.000!
Allora, chiariamo un paio di cose...

1. Ogni anno si devono assumere dei docenti perché le scuole per legge devono esserci, per quanto si tagli qualcuno in cattedra ci deve andare per forza. All'epoca della Gelmini, famosa per aver tagliato a più non posso, dovettero comunque assumere nell'anno peggiore 15.000 docenti. Quindi quest'anno si è toccato il minimo storico, altro che un esercito di nuovi docenti. I neo assunti in ruolo coprono solo pochi dei posti disponibili, sugli altri verranno assunti dei precari tappabuchi che saranno licenziati a giugno.

2. Io sarei una docente vecchia (quasi 40 anni) e priva di merito, visto che da anni sono precaria. Tuttavia, se insegno da anni è perché ho passato un concorso per l'ammissione alla SSIS (Scuola di Specializzazione), ho fatto 2 anni di corsi e esami, nonché un esame di Stato con valore concorsuale. Quindi, se io sono in graduatoria non è per caso, ma perché sono stata selezionata con criteri di merito molto più seri di quelli che sono stati adottati per il concorso del 2012.
Se sono precaria, non è perché mancano i posti ma perché si preferisce assumere docenti precari, licenziarli a giugno e riassumerli a settembre, piuttosto che assumerli a tempo indeterminato. La conseguenza è che ogni anno si investono energie e soldi per ridistribuire insegnanti che si trovano sballottati di qua e di là, cambiando istituto di continuo. Per i ragazzi, questo significa cambiare professore ogni anno, se va bene.

Per concludere, faccio notare che nelle graduatorie di merito, quelle dei "giovani meritevoli", l'età media è oltre i 40 anni e la maggior parte dei candidati sono già inseriti anche nelle graduatorie a esaurimento.
Ho fatto il concorso, mi sono piazzata in posizione utile in graduatoria ma non sarò assunta perché si è deciso di risparmiare assumendo solo una manciata di persone. Allora non si capisce a cosa sia servito spendere soldi per organizzare un concorso del genere, visto che c'erano ancora delle graduatorie valide non potevano usare quelle?
La cosa peggiore è ricevere telefonate di amici e parenti entusiasti perché finalmente nelle scuole si assume... Aprite gli occhi, le assunzioni in ruolo non sono mai state così poche, disorganizzate e in ritardo come quest'anno, e in più ce le fanno passare come un gran risultato. La sensazione più diffusa è lo schifo.


Quasi omonimi

Passeggiando con il mio bello in un ridente paesino del padovano, vedo il programma di una sagra e mi prende un colpo: un concerto di Renzo Biondi!
Lui mi guarda perplessa e mi chiede se lo conosco.
Certo che lo conosco, è quel cantante favoloso, con quella bella voce profonda, calda...
"Ma quello non si chiamava Mario?".
In effetti, non me lo vedo Mario Biondi alla Festa della Porchetta.
Ho rischiato di presentarmi alla sagra con ore di anticipo per prendere il posto, chiedendomi come mai non ci fossero altre groupies, salvo poi trovarmi davanti a un'orchestra di liscio.  Pericolose omonimie...

Aspettando il corriere...

Suona il telefono, una voce minacciosa mi intima: "Corriere DHL, siamo passati due volte a casa sua e lei non era in casa".
Oddio, mi spiace, sono stata fuori spesso in questi ultimi giorni...
Quella adesso sta quasi urlando "Allora il pacco ce lo teniamo in sede".
No, ma veramente, il pacco mi serve, io sono a casa in questi giorni, solo che non avendo idea del giorno di consegna non è che posso passare la vita senza uscire di casa finché non arriva il pacco. Ovviamente non uso queste parole, ma le penso intensamente.
Adesso si sente proprio che è imbufalita: "Ma non li ha letti gli avvisi?!"
Io veramente non ho ricevuto nessun avviso. Chiedo se mi possono dire in quale giorno avverrà la consegna.
"Eh, ma non possiamo mica darle un appuntamento!".
E perché no? Non mi sembra tanto un sistema intelligente questo del fare le consegne a caso, senza preavviso, basandosi sul presupposto che la gente sia sempre in casa. Continuo a pensare che sarebbe più semplice fare una telefonata anziché fare due viaggi a vuoto. Il tutto facendomi sentire terribilmente in colpa perché sono uscita di casa ben due volte.
E adesso sono in trepidante attesa, mi hanno promesso il pacco entro mezzogiorno, arriverà?


mercoledì 7 agosto 2013

Alla faccia dell'interpretazione dei sogni

Una mia cara amica, nonché autrice di uno dei miei blog preferiti, ha descritto in un post  un suo sogno che avrebbe messo definitivamente in crisi Freud o chiunque volesse cimentarsi nell'interpretazion.
Ecco, anche i miei sogni non scherzano. Ho sognato che gli animali dello zoo decidevano di fuggire in massa. Così salivano su un autobus e si sedevano composti. Per passare inosservati avevano indossato un'uniforme: una magliettina celeste chiaro.
La cosa migliore però è stata al risveglio, quando ho raccontato il sogno alla mia dolce metà. Lui con logica razionale mascolina mi ha chiesto ridacchiando come facessero a starci su un autobus l'ippopotamo e l'elefante, e io, ancora mezza addormentata, gli ho risposto come se fosse la cosa più ovvia del mondo: "Seduti, uno per posto". Poi siccome lui mi sembrava perplesso ho aggiunto "Con la magliettina celeste, ovviamente". Volevo spiegare anche che si reggevano alla sbarra per essere sicuri di non cadere, ma non mi è sembrato il caso. A quel punto credo che lui avesse già valutato l'ipotesi di farmi vedere da uno bravo.

Se una rondine non fa primavera...

... una nuvola non fa autunno.
Ignorando la saggezza dei proverbi, quando al mio risveglio ho visto il cielo nuvoloso e ho percepito un netto calo delle temperature, ho pensato bene di darmi alla cucina. Tutto faceva presagire un acquazzone. Ho preriscaldato il forno e ho preparato una bella teglia di verdure, nonché le melanzante in barchetta gratinate.
Risultato: 30 secondi dopo aver infornato il tutto, le nuvole sono all'improvviso scomparse. E ora mi ritrovo nel mio superattico di 25 metri quadri con il forno acceso in una torrida mattina padana d'agosto. Ammetto di non sentirmi particolarmente intelligente in questo momento.