(ex?) zitella... ex precaria!

lunedì 26 marzo 2012

La vista a raggi x delle donne

Salgono in tram i controllori. Un signore grasso e sudato vicino a me non trova più il biglietto. Inizia freneticamente a cercare nelle tasche dei pantaloni, si solleva la felpa per frugare nel taschino della camicia, guarda ripetutamente dentro una cartellina. Niente da fare, non lo trova e i minuti passano. Il controllore inizia a chiedergli un documento di identità e a preparare la multa.
Decido di intromettermi: "Ha guardato nelle tasche della felpa?". Il signore grasso si mette le mani in tasca e il biglietto naturalmente è lì. Mi ringrazia e si chiede come diavolo io facessi a sapere dove si trovava il suo biglietto.
Ma signore, si sa che le donne sono dotate di vista a raggi x per vedere attraverso le cose.
Come quando il mio ex vagava per la stanza cercando le chiavi e io riuscii a trovarle senza nemmeno muovere un dito: "Guarda sulla scrivania, sotto il cappello".
O quando il mio capo sconvolto credeva che gli avessimo rubato la sua preziosa penna, e io gli dissi "Guarda nella tasca della giacca". "Ci ho già guardato, cosa credi?" "Non quella giacca, l'altra giacca, quella appesa all'attaccapanni". E naturalmente, la penna era lì.

Concorrenza sleale

Mi invita a ballare un ragazzo dall'aria triste da rappresentante di commercio. Balliamo ed è gentile, mi offre da bere, mi dice che ballo bene, mi chiede se ci sarò la prossima settimana. Insomma, mi sembra incoraggiante.
E a quel punto, quando già mi immagino possibili sviluppi, lui mi chiede "Chi è quel bel ragazzo con cui parlavi prima?".
Sbong.
Ora, passi ancora che le amiche mi facciano concorrenza. Ma se ci si mettono anche gli amici, siamo a posto!

martedì 20 marzo 2012

Di dietro liceo, davanti museo

Stavo camminando in corridoio con un'alunna quando un collega ci ha urlato "Ehi voi, cosa ci fate in giro?".
Lo ammetto: fa bene all'autostima quando ti scambiano per una sedicenne.
Poi però mi ritorna in mente il modo di dire marchigiano "Di dietro liceo, davanti museo", riferito a un paio di personaggi folcloristici, signore con 40 anni per gamba che girano in jeans attillati e t-shirt di Titti, poi si girano e vedi degli orridi mascheroni con trucco da battona e capelli supercotonati.
Mi chiedo anche se sono io che mantengo un'aria giovanile, complice il look jeans e maglione, o se il fatto che mi confondano con le mie alunne sia un ennesimo chiaro indice del grado di alienazione prodotto dalla professione di docente in alcuni miei colleghi.

lunedì 19 marzo 2012

Uomini in anticipo sui tempi

Regole d'oro per gli uomini circa la puntualità, a seconda delle diverse modalità di appuntamento.

Caso 1. Avete appuntamento in un luogo pubblico: arrivate precisi o meglio qualche minuto in anticipo, non si fa aspettare una signora.
Una volta mi è capitata una scena pietosa: io e altre due donne sconosciute che aspettavamo altrettanti uomini ritardatari sedute sconsolatamente sul muretto davanti al locale. Non sta bene, decisamente.

Caso 2: Dovete passare a prenderla o siete invitati a casa sua: MAI arrivare in anticipo.
Una volta dovevo andare a un matrimonio, l'amico che mi passava a prendere arrivò con mezz'ora di anticipo: ero in mutande, appena uscita dalla doccia.
Un altro amico arriva a casa mia sistematicamente tra i 20 e i 40 minuti prima dell'ora fissata. Prima o poi capirà perchè gli apro la porta senza occhiali, con lo sguardo da talpa post-sonnellino pomeridiano?
Semmai arrivate qualche minuto in ritardo, lei userà quei 5-10 minuti per finire di cucinare la cena, lavare i piatti, passare l'aspirapolvere, truccarsi e darsi lo smalto alle unghie (voi nello stesso tempo avrete tirato fuori l'auto dal garage).

Caso 3: Vi viene voglia di invitare una donna all'improvviso: datele almeno una mezz'oretta buona di preparativi, meglio un'ora.
Immaginate la scena. Io sul divano in tutona di pile e avanzato stadio di abrutimento da smanettamento al pc. Arriva un sms "Ti va una passeggiata? Arrivo tra 10 minuti". Panico! Riesco a negoziare carinamente per ottenere almeno 15 minuti, che poi diventeranno 20. In questo lasso di tempo riesco a fare doccia, capelli, piastra, vestirmi da gnocca, mettermi le lenti, truccarmi.
Il top però è uno dei miei ex, che aveva la simpatica abitudine di invitarmi a uscire sistematicamente con 3 minuti di preavviso, salvo poi  lanciare frecciatine sul fatto che non ero abbastanza gnocca, tirata, truccata e ben vestita. Bello, deciditi: mi metto in tiro quanto ti pare, però non lamentarti se ti faccio aspettare un'ora.

Fatti l'uno per l'altra

Per chi non lo sapesse, il magico mondo del ballo latino americano si divide in due: chi balla salsa cubana (la maggioranza) e chi balla salsa portoricana (detta anche "salsa in linea"). Naturalmente questa divisione esiste grossomodo solo in Italia, e farebbe scompisciare sia i cubani che i portoricani, i quali ignorano di appartenere a due scuole diverse e quindi ballano serenamente insieme senza battere ciglio.
Questo produce scambi di battute surreali, tipo quello che mi è capitato ieri.
"Vuoi ballare? Però io non ballo cubana, ballo solo in linea".
Risposta mia: "Guarda, io ballo solo cubana, e pure male".
"Perfetto".

venerdì 16 marzo 2012

Un Decameron per favore

Spiego ai miei alunni dell'istituto professionale che Decameron deriva da "deka", dieci (infatti è organizzato in dieci giornate).
Noto un'alunna con lo sguardo delle grandi illuminazioni:
"Ah, prof, per questo al bar se voglio un decaffeinato chiedo un deka!".

martedì 13 marzo 2012

Alunni spiritosi

Chi combatte nella battaglia di Filippi?
Maria, ovviamente

giovedì 8 marzo 2012

Mimosa

Come sentirsi stupido con un mazzo di mimose in mano?
Io associo la festa della donna al ricordo del bellissimo albero di mimosa che si trovava nel giardino di mia nonna, proprio vicino alla porta d'ingresso.
Ecco, immaginatevi di arrivare con in mano il vostro bel ramettino striminzito e incellofanato, e di trovarvi davanti una pianta del genere...

Metrica italiana

Grazie a una mia alunna, scopro che tra i versi più diffusi nella poesia italiana ci sono gli endecasillabi e i sette nani.

mercoledì 7 marzo 2012

Carinerie al ballo 2

Ho rivisto il ragazzo che (vedi post del 2 novembre) mi aveva detto a mo' di complimento "Sono contento di ballare con te perchè sei meno brava di me". Un uomo di gran classe.
Mi mangio le mani per non avergli risposto "Anche io sono contenta di parlare con te perchè sei meno intelligente di me, e pure sul livello di bon ton esprimerei qualche riserva".

Bene, ieri l'ho incrociato all'uscita da un locale e l'ho salutato dicendo "Che peccato, non abbiamo neanche ballato insieme stasera". Risposta di lui: "Eh, ma ti ho vista ballare, ormai sei diventata bravina". Embè, allora non mi inviti più a ballare?
Mi mangio le mani per non avergli risposto "Tu no, guarda, sei sempre allo stesso livello, sia con la salsa sia con il quoziente intellettivo".