(ex?) zitella... ex precaria!

martedì 23 ottobre 2012

Consigli per le single

Alle single consiglio di essere sempre in ordine, perfettamente lisce e depilate, fresche di manicure/pedicure e lo smalto impeccabile, i capelli vaporosi e profumati di balsamo, nell'ipotesi che il principe azzurro finalmente si decida a passarvi la sua mano.
Corollario: il giorno in cui dopo mesi/anni di zitellaggine incontrerete finalmente un uomo speciale, avrete inevitabilmente i capelli sporchi, le unghie troppo lunghe, le gambe pelose e le mutande con il buco.
Corollario 2: se lui è davvero così speciale, non ci farà caso.

A proposito di gessi

Il gesso è lo strumento di lavoro principale per le insegnanti di lettere grafomani quali la sottoscritta.
Nelle scuole i gessetti sono merce rara, tanto che da anni ho l'abitudine di imboscarne sempre un pezzetto nel mio astuccio, lo tengo in serbo per i momenti di carestia. E devo dire che mi capita spesso di usarlo.
Quest'anno credo che la mia scuola abbia acquistato uno stock di gessi in un hard discount di Pechino. Si spezzano mentre scrivi, si sbriciolano tra le dita, una cosa mai vista.
In compenso, sembra che siano diventati sempre più preziosi.
Oggi mi è capitato di avere un paio di minuti liberi, così ho pensato bene di approfittarne per chiedere il gesso alla bidella, visto che in classe era finito.
Vedo che la bidella estrae dal suo cassetto una scatolina nera di cartone ondulato e lucido, sembra un portagioie. La apre e compare una nuvola di carta velina color panna. Scansa la carta velina e in fondo alla scatolina emergono 4-5 gessetti, custoditi gelosamente, neanche fossero d'oro.
A quel punto non ho avuto il coraggio di chiedere se poteva darmene 2-3, anziché uno solo. Sono tornata in classe tenendo in mano il gessetto come se fosse stato un prezioso cristallo.
Se continua così, avremo dei gessi composti da segatura tenuta insieme con lo sputo, ma li custodiremo nei reliquari.

Analisi logica

Lezione di grammatica: il soggetto.
Il soggetto di una frase non è per forza un nome. Ad esempio, nella frase "Fumare nuoce alla salute", "fumare" è il soggetto.
Ragazzi, e se io ho la frase "Studiare è bello", che cos'è?
"Una cazzata, prof".

Rime pericolose

Anche quest'anno mi toccano le lezioni di poesia, in cui spiego ai futuri meccanici i diversi tipi di verso, la rima, che cos'è un sonetto, ecc...
Oggi lezione su rima, assonanza e consonanza.
"Lavagna" rima con "castagna" e "Spagna".
Invece non rima con "legna".
Ragazzi, che cosa fa rima con "legna"?
"FREGNA"
Vero, ma ragazzi, magari cerchiamo un'altra parola più adatta.
"Prof, FREGNA! Perchè FREGNA non va bene?".
Quando faccio queste lezioni, devo ricordarmi di non chiedere mai che cosa rima con fatica, persona, mazzo, ecc...

giovedì 4 ottobre 2012

Autocensura

Nel mio post di settembre"Restiamo amici" citavo il nome cretino di un gruppo cretino ispirato a parti anatomiche femminili collocate sul lato B. A corredare il post, avevo inserito un'immagine che esponeva una serie di lati B in fila.
Di conseguenza, a questo post approdavano centinaia di persone che su Google evidentemente cercavano ben altro tipo di sito.
All'inizio la cosa mi ha fatto ridere, pensavo che un po' di pubblicità non guasta mai, e immaginavo che magari qualcuno si sarebbe incuriosito e avrebbe letto il blog.
Dopo aver superato le 400 visualizzazioni per questo post, ho rimosso le parole incriminate e la foto.
Questo farà drasticamente calare gli afflussi al mio blog, ma ho deciso che non ho tanta voglia che qui approdino uomini pippaioli alla ricerca di immagini soft-porno.

mercoledì 3 ottobre 2012

Latrin lover 3

Il marpionazzo mi aveva detto: "Mi piacerebbe rivederti. Ti lascio il mio numero di telefono, fanne l'uso che vuoi".
Ecco, appunto. Il bigliettino con il numero di telefono è finito nella raccolta differenziata appena ho svuotato la borsa. Sono fiera di aver contribuito a non abbattere alberi nella foresta amazzonica, direi che ne ho fatto il miglior uso possibile.

lunedì 1 ottobre 2012

Ricordi

Mi capita spesso di pensare che ogni storia, ogni avventura pseudosentimentale, per quanto squallida, mi ha lasciato qualcosa.
Il mio primo, lungo amore mi ha insegnato a riconoscere qualche costellazione.
Il mio secondo amore mi ha lasciato una serie di orologi,  indice di scarsa fantasia (me ne aveva regalati ben 3).
Il porco-verme con cui ci scappò un bacio e poi sparì tanti anni fa, mi ha lasciato una ricetta originale per la pasta con il tonno.
Il mio ultimo partner, che mi ha scaricata qualche settimana fa, ha lasciato nella mia dispensa una scorta di ottime freselle al finocchietto selvatico. Ho buttato via le sue foto, i suoi messaggi, ma non le freselle, che sono buonissime e che mi hanno risolto la cena di stasera. Decisamente, non tutto il male vien per nuocere!