(ex?) zitella... ex precaria!

lunedì 23 settembre 2013

Dieci (o quasi) frasi da non dire alla tua donna

Tempo fa ho pubblicato una lista delle 10 frasi da non dire a una donna quando la scarichi (ovviamente, tutte frasi che mi ero sentita dire).
Ed ecco ora le frasi da non dire a una donna quando ci stai insieme, variamente ricavate da esperienze personali nel corso degli anni:
1. Ma quanto mangi?
2. Ma come ti sei vestita?
3. Vieni meglio nelle foto da lontano
4. Uh, quanti brufoli!
5. Non sei tanto alta
6. Non sei tanto giovane
7. Non è che non mi piaccia il tuo vestito, è che ho visto di meglio
8. Ma di un altro colore non ce l'avevano questo vestito?

Vediamo tra quanto riesco a completare il decalogo? Si accettano consigli, ovviamente

Equivoci in classe

Lezione su Baudelaire e il Decadentismo.
"L'albatros è un uccello. Personalmente non ne ho mai visto uno... però Baudelaire ci racconta che è goffo quando sta a terra, mentre è splendido quando vola in alto".
Questa era la frase che avevo intenzione di dire. Peccato che prima del "però", mezza classe stesse già ridendo.

giovedì 12 settembre 2013

Riunioni preliminari

Sono all'undicesima ora di programmazione di dipartimento in due giorni. Siamo al punto in cui si propongono le attività interdisciplinari.
Una prof propone un lavoro con il collega che insegna inglese (o francese, spagno, tedesco) su come si scrive una relazione. Un gran classico.
Un'altra rilancia: "Ma non si potrebbe pensare a qualcosa di più originale da fare con il collega di lingue? Qualcosa di più carino, al posto della solita relazione?"
Silenzio. Tutte pensiamo la stessa cosa, finché una la dice: "Dipende da chi è il collega di lingue".
Bene, una volta tanto mi fa piacere non essere io quella che tira fuori involontariamente frasi hard.
Buon anno scolastico a tutti!

lunedì 9 settembre 2013

Sabato libero

Collegio docenti nella nuova scuola, l'incaricato degli orari annuncia orgoglioso che quest'anno praticamente tutti i docenti che hanno chiesto il sabato libero (e si sa che sono la maggioranza) l'hanno ottenuto.
Sono molto felice per i colleghi che, avendo potuto esprimere lo scorso giugno i propri "desiderata" in merito all'orario, potranno ora godersi una vita sociale il venerdì sera ed evitare di condividere le ultime ore del sabato con una trentina di adolescenti già proiettati in selvaggi week-end a base di vasche in centro, pigiama party e sbronze collettive.
Tuttavia, sono un po' meno felice di apprendere che per assicurare ciò al maggior numero possibile di colleghi di ruolo, a me viene richiesto:
- di fare le prime 2 ore del sabato nella scuola A, dalle 8 alle 10, e di essere alle 11 per altre 2 ore di lezione nella scuola B, a 30km di distanza dalla scuola A (45 minuti in macchina, se non mi si fonde il motore; in treno o corriera meglio sorvolare), facendo nel mentre anche ricevimento genitori
- di svolgere le mie uniche 2 ore di lavoro settimanali nella scuola B insegnando storia per 2 ore consecutive nella stessa classe dalle 11.15 alle 13.15 del sabato, con risvolti didattici sicuramente pregevoli.
 Mi viene in mente una scena di un film in cui qualcuno si arrabbiava per un macellaio che tratta molto bene i suoi clienti, dando loro i pezzi migliori... "Perchè dopo i peggiori li dà a me". Appunto.


venerdì 6 settembre 2013

Stipendi precari?

Segreteria della scuola, stamattina: "Ci dia il suo IBAN, casomai dovessimo farle dei pagamenti".
Ok, ho capito, intendeva dire che lo stipendio me lo paga il MIUR e la scuola solo occasionalmente avrà bisogno di farmi un bonifico per gli extra. Ma a me quel "casomai" ha fatto un brutto effetto lo stesso...

giovedì 5 settembre 2013

Quante zollette?

C'è chi dice che una lattina contiene 10 zollette di zucchero. C'è chi dice addirittura 15.
Ok, la Coca Cola è una multinazionale cattiva cattiva e di certo le bevande zuccherate non aiutano la glicemia. Ma detto questo, facciamo due conti:
1 zolletta di zucchero = 20 calorie
1 lattina di coca da 33cl = 122 calorie
Quindi 1 lattina di coca contiene 6 zollette di zucchero.
Son tante, ma se fai a metà con un amico (come faccio io di solito) sono 3 zollette a testa. C'è chi le mette nel caffè... Insomma, se avrò il diabete non sarà perché quando esco a volte mi bevo una coca.
Mi chiedo come mai nessuno abbia mai fatto lo stesso conto che ho fatto io.


martedì 3 settembre 2013

Il pressapochismo fa scuola

Giovedì, ore 20.30, ricevo una convocazione via mail: ho vinto il concorsone docenti, devo presentarmi la mattina dopo alle 9 per scegliere la sede. Ma le graduatorie?
Giovedì ore 23.30, escono le graduatorie del concorso.
Venerdì ore 9: si fanno le nomine in ruolo, si fermano a pochi posti prima di me in graduatoria. Amen.
Sabato, ore 9.15: sto salendo sul treno quando squilla il telefono: una signora imbufalita mi chiede perché non mi sono presentata alle 9 in tanta malora per la scelta della sede in cui entrare in ruolo. Spiego che nessuno mi aveva convocata. "Vabbè, fa lo stesso, lei accetta la nomina in ruolo in provincia di Tanta Malora, a 100 km da casa sua? Le diamo 10 minuti per decidere". Io mi faccio due conti: se accetto ho l'obbligo di permanenza in tanta malora per 5 anni, senza deroghe, e vengo depennata dalle graduatorie della mia provincia, dove ho comunque lavoro sicuro. Non mi conviene. Rifiuto.
Sabato resto in casa, attaccata al computer, in attesa di altre notizie. Alle 19 mi arriva un'altra convocazione "Scusate, ci siamo sbagliati, dobbiamo rifare tutto domani mattina".
Lunedì ci si ritrova tutti. C'è chi venerdì sera ha festeggiato il ruolo, si è licenziato da un altro lavoro e ha già preso servizio a scuola. Ora deve rimettere tutto in gioco.
Cominciano a chiamare la prima della graduatoria. Lei dichiara di essere lì per caso, perché la ha avvisata un'amica, visto che non aveva avuto la mail di convocazione. Facciamo finta di niente, ecco il ruolo e tanti saluti.
C'è un'altra che è andata per prendere servizio a scuola, solo che in quella scuola le hanno detto che c'è un errore, il posto non c'è.
C'è gente che è sparita dalla graduatoria.
Mi offrono il posto in tantamalora, e rifiuto, con grossissimi dubbi esistenziali.
Le graduatorie scorrono e arrivano all'ultima convocata. Porca miseria, avanzano posti e non abbiamo convocato nessuno! Che si fa?
Tanti saluti, ci spiace, lei avrebbe potuto entrare in ruolo ma non abbiamo pensato a mandarle la mail. Entrerà tra un anno.
Tanti saluti, ci vediamo l'anno prossimo per altre raccapriccianti nomine.