(ex?) zitella... ex precaria!

domenica 26 maggio 2013

Colazioni indigeste

Vedo strani traffici in classe, una bustina passa di mano in mano fino ad arrivare nelle mani di un ragazzino in seconda fila. Lo richiamo e gli ricordo che non può prendere medicine in classe senza un'autorizzazione scritta dei genitori. Ma quella è una medicina?
"No, prof! E' un digestivo!"
Ora, a meno che i miei alunni a colazione non mangino bue allo spiedo, mi chiedo a che cosa possa servire un digestivo alle 10 di mattina.
Il mistero è presto risolto: il "digestivo" in realtà è un integratore.  "Vabbè, prof, è lo stesso". Buono a sapersi

mercoledì 15 maggio 2013

Paura dei cani, paura dei padroni

Stamattina ascoltavo "Il ruggito del coniglio" su Radio2, l'argomento del giorno era "Chi è che non vi invita più o che non invitate più?".
A un certo punto i conduttori Presta e Dose hanno letto il messaggio scritto da una tizia sulla pagina facebook del Ruggito, subito coronato dal plauso di ben 8 "Mi piace".
Vorrei scrivere un messaggio alla simpaticona (non per niente si fa chiamare "BivPernienteSimpa), ma come saprete ho fatto solenne giuramento di non rispondere a nessuna delle innumerevoli idiozie che leggo su facebook. Non mi prendo più la briga di rispondere quando a scrivere boiate sono i miei amici, figuriamoci se mi vado a prender parole da una perfetta sconosciuta. Però la bile è tanta e il blog non è facebook... quindi mi sfogo qui.
Riporto di seguito il commento pubblicato dalla simpaticona:

Allora, grandissima merda umana... se tu non fossi così ignorante, sapresti che la paura dei cani è un problema molto diffuso, spesso all'origine ci sono eventi traumatici (aggressioni da parte di cani) avvenuti nei primi anni di vita; chi ne soffre può avere attacchi di panico anche alla vista del cane più innocuo e minuscolo del mondo. A volte si configura come una vera e propria fobia, e in tal caso è consigliabile rivolgersi a uno specialista. Nei casi meno gravi invece è possibile risolvere il problema con l'aiuto di un amico che abbia un cane: basta prendere confidenza con il quadrupede in modo graduale, alla presenza del padrone.
Quando una persona che ha una fobia è esposta all'oggetto delle sue paure, perde completamente l'uso della ragione. Dirle che il cane è buono non serve assolutamente a niente. 
Ho paura dei cani da quando, in tenerissima età, sono stata aggredita. Ho avuto amici intelligenti e sensibili che hanno capito la situazione e mi hanno permesso di familiarizzare con i loro quadrupedi in modo graduale. Ho incontrato tonnellate di idioti che, quando li imploravo di tenere il loro bestione lontano da me, mi hanno risposto "Non preoccuparti, è buono".
Ora, cara BivPernienteSimpa, complimenti per la tua sensibilità.
Spero che tu ti sia divertita a umiliare una poveretta che ha un problema.
Spero soprattutto che con l'avanzare degli anni tu inizi a soffrire di vertigini, e quando ti inviteranno a cena su un ponte sospeso vorrei essere lì per dirti "Ma non preoccuparti, non c'è nessun pericolo".
E agli 8 cretini che hanno cliccato "Mi piace" dico che se per loro la compagnia di un cane durante una cena conta di più di un'amicizia, allora la loro vita deve essere davvero molto squallida.




Viva Groupon

Sono una fanatica di Groupon. Ci compro di tutto, dalle sedute dal parrucchiere, ai massaggi, alle cerette.
Domenica ho usato un buono per una cena a quattro in un agriturismo dal nome ispirato al culto del fagiolo: Magnafasoi. Sul menù troneggiava il mitico quadro del vecchio che mangia fagioli, omaggio a Teomondo Scrofalo. Un successone comunque. Alla faccia delle premesse fagiolare, il locale è molto elegante, il cibo saporito e il gestore una specie di efficacissimo cyborg (scorrazzava da un tavolo all'altro servendo da solo, alla velocità della luce, una sala piena di clienti, e trovava pure il tempo per fare due chiacchere).

Bene, oggi toccava all'estetista per lo smalto semipermanente su mani e piedi. Le mani sono ok, un colorino neutro che sembra quasi che non ci sia. Ma i piedi...
COMMESSA - Che colore vuoi?
IO - Ma, farei qualcosa di neutro...
- Noooo! Sarebbe un peccato, con delle unghie così belle. ti faccio vedere i colori nuovi
- Allora magari questo rosso scuro...
- Noooo! Com'è cupo! Lascia stare, arriva l'estate. Guarda questo colore, è meraviglioso
- Mmmm... un po' troppo rosa shocking... magari qualcosa di più tranquillo?
- Guarda, questo è me-ra-vi-glio-so, è arrivato stamattina, un colore pesca stu-pen-do
E fu così che mi ritrovai ad avere per un mese le unghie dei piedi di un arancione assolutamente improponibile. Penso che comprerò un paio di stivaletti estivi.




martedì 7 maggio 2013

Improbabili assedi

Oggi a scuola guardiamo un film: "Le crociate".
La città sta per essere assediata, i musulmani arriveranno a breve. L'eroico cavaliere cristiano predispone la difesa: dall'alto delle mura dà indicazioni a degli uomini che segnano con delle pietre bianche delle distanze, in base alla gittata delle armi di cui dispongono.
"Prof, che cosa fanno quelli? Una strada?".
Certo, mi pare geniale. Per difendere una città che sta per subire un assedio preparo una bella strada che faciliti l'ingresso dell'invasore.
Se le Crociate le avessero combattute i miei alunni, Gerusalemme sarebbe stata persa in un quarto d'ora.

sabato 4 maggio 2013

I molti significati del verbo "bruciare"

Sabato mattina, ore 7.30, io e 4 colleghe di scuola e di car sharing (grande invenzione!) ci fermiamo a prendere un caffè.
Una delle colleghe sbircia un quotidiano locale e annuncia: "Hanno bruciato una scuola!". L'articolo si riferisce proprio al ridente paesino in cui si trova il nostro istituto. Le facce cambiano colore, grandi sorrisi: "Dai che è la nostra! Controlla, controlla".
Falso allarme: la notizia in realtà si riferisce a quattro ragazzini pizzicati dai vigili mentre "bruciavano" le lezioni, nel senso che non erano andati a scuola.
Solo chi sa cosa vuol dire insegnare in classi di 30 animali in un istituto professionale della profonda provincia, un sabato mattina di maggio, può capire cosa spinge cinque rispettabili professoresse a tali inconfessabili desideri. Quando poi l'equivoco è stato chiarito, confesso che la tentazione di dar fuoco noi stesse alla scuola è stata forte.
Ma poi alle 8 eravamo in classe sorridenti, pronte ad affrontare un altro sabato mattina a scuola: grazie a Dio ne mancano solo 5 prima delle vacanze estive.

venerdì 3 maggio 2013

La mia agenda

Scrivo tutto sulla mia agendina, senza mi sento persa. Un paio d'anni fa la dimenticai a casa dei miei e per due settimane continuai a telefonare a mio padre per farmi dire che cosa dovevo fare.
Ebbene, è successa la catastrofe: ho dimenticato l'agendina da qualche parte a scuola.
Ho vissuto due giorni nel panico, temendo che l'avesse trovata uno dei miei studenti. Avrebbe potuto dilettarsi a leggere annotazioni quali "Prendere la pillola" o le date di inizio del ciclo. Per non parlare di "Visita ginecologica: no sesso per 48 ore".
Già mi vedevo sputtanata a vita con murales o foto su scuolazoo (del tipo: "Sapete perché la prof XXX era nervosa lunedì? Perché non trombava da ben 48 ore").
L'SMS più bello che abbia mai ricevuto? Non "Ti amo tesoro", bensì "Ciao collega, ho trovato la tua agendina, te la lascio nel cassetto".

giovedì 2 maggio 2013

Basta un cane in braccio

Non sono una grande amante degli animali e ho paura dei cani.
Mi ha sempre infastidita però vedere come delle bestie ignare siano strumentalizzate da vip e politici. In particolare, ricordo che alle scorse elezioni non c'era politico che non si facesse ritrarre con una belva pelosa tra le braccia.
Domenica scorsa ero a casa del moroso e lui
mi ha scattato una foto mentre tenevo in braccio uno dei cuccioli della sua cagna. Poi ho usato la foto come immagine del profilo su facebook. Risultato: 43 "Mi piace" in poche ore.
Se mai dovessi darmi alla politica, mi farò ritrarre con una nidiata tipo carica dei 101.

Carramba che sorpresa

Sono in ritardo, il moroso arriva e io ancora devo inserire al computer i voti delle pagelline.
Soluzione? "Amore, mi dai una mano, vero? Basta che mi detti questi voti nella colonnina".
Quando una persona che non sia un prof vede registri, compiti in classe, verifiche, si commuove e si fa prendere subito. Lui non è da meno, e subito comincia con i commenti...
"Guarda questo, ha preso 7, che bravo! E quest'altro 8, addirittura! Aaaahhh, e chi è questo scemo qui che ha preso 4???". Chissà come si chiama questo genio, diamo una sbirciatina alla colonna dei nomi. Carramba che sorpresa! Abbiamo appena scoperto che suo nipote è mio alunno.