(ex?) zitella... ex precaria!

lunedì 31 gennaio 2011

la regola dell'accento

Oggi a scuola ho sfoderato il mio grande classico:
accento sì o accento no? Ad esempio:
"né questo, né quello", però "ne vorrei ancora un po'";
"là nella capanna", "la mamma ride"
E poi ragazzi? Si/sì, se/sé, da/dà.
"Vengo da Padova" senza accento.
E un esempio con l'accento, ragazzi?
"Prof, la mia ragazza me la dà".
Perfetto, te la dà con l'accento.
E se invece non te la dà?
Ti dà il due di picche, ma sempre con l'accento.
Credo che non l'avessero mai pensata da questo punto di vista.

domenica 30 gennaio 2011

Altro che brain drain

Oggi una mia amica che vive in Germania mi ha benevolmente sgridata perchè non mi do abbastanza da fare per trovare uno straccio di uomo, gli anni passano e io resto zitella. Eppure, le ho assicurato, non è che sto sempre chiusa in casa: esco, vedo persone, faccio cose, corso di spagnolo, di ballo liscio/tango/nazionalpopolare/salsaemerenghe, conferenze, cineforum. Solo che ovunque io vada trovo solo donne o eventualmente qualche maschio con fidanzata al seguito. "Ma come" ha reclamato lei, "se qui in Germania i corsi di lingue/ballo/fotografia sono pieni di uomini single, e spesso proprio italiani!".
Ecco, appunto: a quanto pare gli uomini single, intraprendenti e con qualche interesse diverso dal calcio hanno preferito espatriare. In Italia gli uomini single over 35 passano la serata a guardare la tv. Insomma, o sono cretini oppure sono pigri/timidi/insicuri.
Qui non si tratta solo della fuga dei cervelli, l'avvenire della nazione è messo in pericolo da ben più gravi dinamiche sociali. Per le donne single, due soluzioni possibili: espatriare o provare a rassicurare l'uomo insicuro. Nel secondo caso, meglio ricorrere a metodi molto basic, niente sottointesi, niente allusioni che non capirà, nessuna speranza che si tolga il prosciutto dagli occhi: io suggerirei un disegnino.

sabato 29 gennaio 2011

E Beatrice disse "Hello!"

A scuola ci sono momenti in cui ti cadono le braccia, ma obiettivamente ti viene da ridere. Finora ho usato facebook per condividere quelle perle di saggezza che proprio non potevano essere lasciate all'oblio; ora provo con il blog, ma mi piacerebbe poter recuperare anche qualche perla del passato, perchè a scuola non si finisce mai di imparare.
Ad esempio, ho recentemente scoperto che Beatrice era poliglotta, infatti "Tanto gentile e tanto onesta pare la mia donna quando saluta in tutte le lingue del mondo".
Petrarca a passi tardi e lenti, attraversò le Ande.
Mazzini invece aprì un locale, "la Giovine Italia".

Viva la ricerca

Quando il sabato sera ti ritrovi davanti al computer e cerchi invano di scrivere un articolo, ti rendi conto che devi davvero amare molto la ricerca.

venerdì 28 gennaio 2011

Giorno della memoria

Ieri era il giorno della memoria.
Nella mia scuola abbiamo portato qualche centinaio di ragazzini a vedere un film straziante, uno di quei film che parlano dei campi di concentramento e che ti prendono allo stomaco, ti lasciano senza parole. Peccato che ogni 15 minuti sul grande schermo apparisse la scritta "Aggiornamento automatico di Windows. Riavvia ora".
Comunque è andata meglio dello scorso anno, quando una circolare invitò i docenti a rispettare un minuto di silenzio per commemorare le vittime dell'Olocausto; il minuto di silenzio sarebbe stato annunciato da tre squilli di campanella. Peccato che pochi insegnanti avessero letto la circolare, visto che era uscita all'ultimo minuto; di conseguenza il ripetuto suono della campanella fu liberamente interpretato da ognuno... Io ad esempio mi trovavo in un'ala della scuola in cui la campanella non si sentiva assolutamente, quindi continuai a far lezione (cosa che feci, peraltro, anche il giorno della prova di evacuazione, quando i bidelli vennero a chiamarci in classe; in caso di incendio saremmo rimasti allegramente carbonizzati). Alcuni colleghi invece sentendo la campanella ripetuta tre volte la scambiarono per il segnale antincendio, quindi portarono le classi in cortile.
Per la serie: come mandare in vacca anche i più nobili intenti.

martedì 25 gennaio 2011

Bene, è ufficiale: il blog dideltaindelta era una solenne boiata.
L'avevo creato solo ed esclusivamente perchè ero costretta a farlo per superare un esame SSIS. L'avevo creato la sera dell'ultimo giorno valido e avevo elemosinato commenti tra le mie coinquiline per mostrare che funzionava.
E ora? Ora che non sono più costretta a farlo, quasi quasi lo riapro solo per il gusto di vedere se funziona ancora. Scrivo spesso su facebook commenti sulle mie disavventure scolastiche, quasi quasi potrei iniziare a scriverle qui.