(ex?) zitella... ex precaria!

martedì 30 dicembre 2014

Emicrania e dintorni

Soffro di emicrania.
Per chi non lo sapesse, l'emicrania non è il mal di testa comune, quello che ti viene quando magari sei un po' stanca e ti passa in un moment. L'emicrania è una vera e propria malattia, quando hai le crisi impazzisci dal dolore e l'unico modo per resistere è imbottirsi di farmaci appositi, i triptani.

Ebbene, da qualche mese mi sono iscritta su facebook a un gruppo di gente con emicrania o cefalea cronica. Per me è stata una rivelazione: c'è gente che è nella mia stessa situazione, che sa cosa vuol dire impazzire dal mal di testa. Gente che non ti dirà mai "E' perchè sei stressata" e non cercherà mai di convincerti che "dovresti reagire e uscire a prendere un po' d'aria anziché restartene a letto".
E cosa ancora più importante, ho trovato gente che soffre di cefalee tanto da avere l'invalidità, ma sa riderci sopra.
In effetti, un lato comico c'è sempre, in tutte le situazioni.

Io ad esempio quando ho attacchi di emicrania in pubblico ho la sensazione di essere scambiata per una tossica o per un'alcolista in crisi di astinenza.

Ieri sono andata a fare degli esami del sangue: roba lunga 3 ore, con un prelievo ogni mezz'ora per un totale di 7 prelievi. Ovviamente tutti sullo stesso braccio tranne l'ultimo, quando un'illuminata infermiera ha pensato di chiedermi su quale braccio avessero fatto i 6 precedenti.
Naturalmente per l'occasione mi è venuto un bell'attacco di emicrania. Fin dal primo prelievo avevo una faccia da zombie, tanto da far spaventare medici e infermiere. Tra un prelievo e l'altro dovevo restare in sala d'aspetto. Immaginatevi una completamente sfatta, che non si regge in piedi, che piagnucola dal dolore e ha le braccia piene di forellini: voi cosa pensereste?
Dopo il sesto prelievo le infermiere si sono impietosite e mi hanno messa su un lettino in attesa del prelievo successivo: mentre ero lì accasciata, una gentilissima dottoressa mi ha vista e ha commentato "Questa è proprio presa bene".
Le infermiere nel frattempo si erano scordate che ero lì per fare un prelievo, e si stavano scordando di farmelo, mandando a monte tutta l'operazione... per fortuna me ne sono ricordata io, in qualche modo.

Insomma, se vedi uno preso molto, ma molto male, che barcolla e blatera cose a vanvera, non necessariamente è sbronzo o strafatto: potrebbe avere l'emicrania.


Liberi di scrivere?

Come avevo scritto tempo fa, da qualche tempo la mia dolce metà, familiari, amici stretti, compagni di balli e di serate hanno accesso al mio blog.
Ahimè, il fatto di non avere più l'anonimato un pochino limita la mia voglia di scrivere.
A volte vorrei mettere nero su bianco le meravigliose uscite del mio lui, subito prontamente rigirate male da me. Ma sapere che poi lui potrebbe leggerle mi blocca.
A volte vorrei trascrivere i sempre più rutilanti complimenti dei miei compagni di merende e serate danzanti, ma poi penso che potrebbero leggere e riconoscersi.
A questo punto mi restano le chicche dei miei studenti, contando sul fatto che la loro propensione all'analfabetismo li tenga lontani da qualsiasi cosa abbia attinenza con la lettura, inclusa la frequentazione di un blog. Ma confesso che a volte è più sbrigativo scrivere su facebook, dove il mio ego gongola perchè i miei post scolastici riscuotono sempre vasti consensi.
Insomma, spero che i fedeli lettori del blog si accontentino e quando ne avrò voglia scriverò. Intanto auguro a tutti buone feste e buon anno con il mio ormai celebre cactus di Natale, che imperterrito resiste al mio pollice non esattamente verde.  Auguri!


martedì 16 dicembre 2014

Segreti del mestiere

- Prof, lei davvero non ha mai fumato una canna? Neanche una? Neanche una pasticca, una sniffatina?
No, mai fatto niente di tutto questo.
- Prof, ma allora come fa a essere sempre così calma e tranquilla?

Eh certo ragazzi, di solito i vostri insegnanti si sparano un cannone prima di venire in classe, per sopportarvi meglio. Trucchi del mestiere.