(ex?) zitella... ex precaria!

sabato 28 aprile 2012

VIta da single

Ultimamente cado spesso nei soliti luoghi comuni, ma qualche volta calzano a pennello.
Quando stavo con il mio ex, immancabilmente lui si vantava di qualche donna che ci provava con lui, ovunque andasse (lavoro, vacanze, ...). E lui naturalmente diceva di no solo perchè aveva me, sennò sai quante occasioni, tutte dietro a lui.
Quando mi sono decisa a mollarlo, dopo anni di indecisioni (lui non era convinto della nostra relazione, poverino...)  lui è caduto nel più totale abbrutimento: casa lavoro lavoro casa. A distanza di un anno ancora mi telefonava e si illudeva che potessimo tornare insieme.
Quando stavo con il mio ex, la mia vita sociale era simile a quella di una tenia.
Quando l'ho mollato, a 36 anni, con davanti a me la prospettiva della zitellaggine perpetua, ho deciso di farmi un regalo: mi sono iscritta a un corso di balli latino-americani. All'inizio mi fermavo a chiaccherare dopo le lezioni, quando sentivo di qualche gruppetto che si organizzava per uscire mi aggregavo sempre, senza aspettare che me lo chiedessero. Dopo la terza lezione ero già in pista, sapevo fare a malapena il passo base ma avevo voglia di ballare e di stare in compagnia.
Ora nella mia bacheca di facebook troneggia una foto, scattata a tradimento durante una serata, in cui io sono più o meno identica alla tizia della foto qui sotto: risate, minigonna e stivaletti con il tacco, cinque baldi amici che mi sollevano. 20 "Mi piace" nel giro di pochi minuti.
Devo dire che rispecchia molto la mia vita in questo periodo: non mi sono mai divertita tanto.





giovedì 26 aprile 2012

Alle terme

Mi arriva un sms da un amico: "Ci vediamo alle 18.30, poi andiamo alle terme e dopo a cena, mangeremo molto tardi".
Ok, eravamo d'accordo per una cena con un gruppetto di amici ma un bagnetto nella piscina termale non mi dispiace. Rispondo al messaggio, preparo il borsone con costume, ciabatte, accappatoio e mi avvio.
Sì, peccato che "Alle terme" sia semplicemente il nome di un bar conosciutissimo (da tutti tranne che da me, a quanto pare) dove siamo andati a prendere l'aperitivo...

lunedì 23 aprile 2012

Se lo dicono i Maya...

"Ragazzi, se non vi esercitate fin d'ora a scrivere dei saggi brevi, come farete tra un paio d'anni all'esame di maturità?"
"Prof, tanto il mondo finisce a dicembre 2012"

sabato 21 aprile 2012

Un amico in più

L'appuntamento "Ti confermo" si è poi realizzato secondo la modalità "Invito last minute".
Confesso che quando mi sono data al magico mondo del latino americano, un pochino in fondo in fondo speravo che la cosa mi  avrebbe ampliato l'orizzonte di conoscenze maschili. E chissà che tra una lezione e un ballo guancia a guancia, non ci scappasse qualche conoscenza interessante.
In effetti ho conosciuto gente interessante e ci sono pure uscita. Messaggini, facebook, balli appassionati, passeggiate al chiaro di luna, caffè e tante chiacchere con tutti.
Il primo in realtà era perso per un'altra e mi considerava tanto una cara amica.
Il secondo è già impegnato ma con me si trova tanto bene, mi considera una vera amica.
Il terzo, fresco di ieri sera, aveva voglia di andare a ballare e quindi mi ha invitata a uscire perchè il latino americano si balla in coppia, con me si trova bene e mi considera un'amica.
Oh, ma vi siete messi d'accordo?!

venerdì 20 aprile 2012

L'invito "Ti confermo"

Sto collezionando una serie di inviti in modalità "Ti confermo", da uomini diversi.
Funziona così: una settimana prima ti dicono "Sabato si potrebbe uscire". Poi aggiungono un "Ci sentiamo", che potrebbe anche starci. Io lo capisco: non sei in grado di dirmi con 7 giorni di anticipo dove e quando ci incontremo, non importa. E vuoi anche tenerti un ragionevole margine di indecisione, non sia mai che poi ti inviti a uscire Monica Bellucci e tu ti sei già impegnato con me.
Ma porca miseria, arriva il giorno dell'appuntamento e ancora non so se ci vediamo oppure no. A dire il vero, non so neanche se considerare che ho un impegno con te, o se posso accettare gli inviti delle amiche.
L'esperienza poi mostra che l'invito "Ti confermo" il più delle volte si rivela una sola.
Metà delle volte, l'invito effettivo arriverà all'ultimo minuto, lasciandoti appena il tempo per darti una sistemata.
L'altra metà delle volte, non ricevendo segni di vita, decidi di mettere via lo stile e chiamare la persona in questione per chiedere conferma: oh quanto gli dispiace, ha proprio tanto da fare, oggi davvero non ce la fa.
Bello, se hai fatto il primo passo buttando là che si potrebbe uscire, decenza vorrebbe che al più tardi il giorno precedente tu mi dica a che ora mi passi a prendere, dove ci troviamo, dove andiamo e che cosa facciamo. Sennò fai a meno di buttarla là, almeno mi sento libera di organizzarmi per i fatti miei.

Disguidi ospedalieri

Stavolta c'è poco da ridere...
Avevo prenotato una gastroscopia, data prevista lunedì 16 aprile (tempo di attesa: 1 mese).
Il venerdì nel tardo pomeriggio trovo un messaggio nella segreteria telefonica del cellulare: causa sciopero degli specializzandi, l'esame è rinviato di due settimane. "Se ha bisogno di ulteriori informazioni, può telefonare a partire da lunedì alle 8".
Non ho bisogno di ulteriori informazioni, quindi mi segno in agenda la nuova data e mi riorganizzo.
Oggi telefono perchè la nuova data che mi propongono mi crea problemi, quindi vorrei sapere se è possibile fissarne una diversa.
Mi rispondono che siccome il 16 non ho chiamato, loro mi aspettavano per fare l'esame e siccome non mi sono presentata, hanno annullato la prenotazione e mi arriverà il ticket da pagare.
Ora, ho spiegato che io non ho chiamato semplicemente perchè non mi era stato detto di farlo.
Mi faranno sapere la prossima settimana, quindi per incazzarmi aspetto, ma una cosa è certa: non ho la minima intenzione di pagare il ticket per una gastroscopia alla quale non mi sono presentata perchè l'ospedale mi ha detto di non farlo. A costo di mobilitare avvocati di grido e associazioni consumatori...

mercoledì 18 aprile 2012

Fuori il dente, fuori il dolore

Stamattina ho tolto uno dei denti del giudizio.
Tutto bene, a parte il fatto che l'anestesia stentava a farmi effetto, così mi sono beccata dosi da cavallo. Dopo la quarta puntura, il dentista ha pensato bene di lanciarsi in battute: "Signora, se non fa effetto neanche questa che cosa le facciamo?" Una botta in testa o un grappino, suggerisco.
Poi comincia a manipolare il dente.  Mi dice che prova a vedere se ora l'anestesia funziona provando a muovere un po' il dente. Alla faccia... sento scricchiolare come se venisse giù una casa.
"Le ha fatto male?" Mi son sempre chiesta per quale motivo i dentisti facciano domande alle quali tu evidentemente non puoi rispondere se non con lo sguardo, visto che tu sei lì con in bocca un paio di pinze, tubicini e garze varie. 
"Bene, allora cominciamo con l'estrazione... Oh, ma questo cos'è? Un dente? Ma guarda, l'abbiamo già tolto".
Spiritoso! Effettivamente il sospetto mi era venuto, ma non ho detto niente (anche perchè avevo sempre la bocca piena di garze, tubi, ecc.)
Esco con una borsa del ghiaccio sulla guancia e una lista di cose da fare e da non fare nei prossimi giorni: niente sforzi, niente bicicletta, niente ballo, niente cibi caldi e niente da masticare.
Io ero arrivata dal dentista convinta che subito dopo l'estrazione avrei potuto tranquillamente tornare a casa in bici, dare ripetizioni, andare al corso di spagnolo, partecipare a una riunione a scuola.
Insomma, avevo un po' sottovalutato la cosa... ma a parte questo, è andata.

lunedì 16 aprile 2012

Al cuor si comanda, eccome

Ok, è ora di rinsavire.
Qualche mese fa avevo perso la testa per un uomo, poi è arrivata la frase fatidica "Per me sei solo un'amica". Siamo rimasti amici ma amici un corno, se mi dicesse che ha cambiato idea abboccherei come una triglia lessa.
Ebbene, è ora di accettare la realtà: lui è un emerito deficiente. Come qualificare altrimenti uno che scrive dediche struggenti su facebook al suo nuovo ammoooore, alla sua piccola zuccherina, che la amerà per sempre. Per sempre? Ma se l'ultima volta ti ha mandato a cagare dopo due settimane. Come lo so? Semplice tesoro, se continui a spiattellare tutto su facebook. Oh, il tipo ha 40 anni suonati, mica 15.

Il ritorno delle buone maniere

Sono uscita con un uomo che mi è passato a prendere sotto casa. Scendo e lo trovo che mi aspetta in piedi vicino all'auto, con qualche minuto di anticipo: buon segno.
Mi saluta poi si dirige verso il lato passeggero. Mi chiedo se sia stupido: non vorrà mica che guidi io? Invece mi apre la portiera e mi fa salire. Sono talmente abituata a frequentare bifolchi che non mi era proprio venuto in mente.
Al massimo la portiera qualche volta me la sono presa sul naso, quando ero seduta dietro in una macchina a 3 porte e l'uomo seduto sul lato passeggero si è scordato che io stavo scendendo dopo di lui.

giovedì 12 aprile 2012

Il visitone

Oggi è stato giorno di visitone, alias ricevimento generale, quella cosa per cui due volte all'anno tutti i professori sono a scuola per parlare con masse di genitori.
Mezz'ora prima dell'inizio, le orde genitoriali già si aggirano per il cortile.Cercano di accaparrarsi un posto per parlare con la prof di matematica, di italiano, di inglese: fanno la coda nei corridoi e girano da un piano all'altro a caccia di un prof libero. Per tre ore si prosegue fino al più totale rincoglionimento del corpo docente.
Alle sei di sera, quando ormai la bidella di è affacciata per sollecitare i prof a sgomberare (tra breve scatterà l'allarme), arriva una ragazzotta fresca come una rosa, elegante, ben vestita e ben truccata. Io ho l'occhiaia che arriva al mento, sono in giro dalle 7 del mattino, a pranzo ho mangiato un tramezzino quindi ho una fame devastante. La ragazzotta mi sorride e mi chiede "Si ricorda chi sono?".  Assolutamente no, vuoto totale. Mi chiedo se non sia un'ex alunna o qualcosa del genere; invece è solo la mamma di una mia alunna, è venuta a parlarmi qualche mese fa.
Ma signora mia, ho circa 80 alunni, per un totale di 160 genitori, figuriamoci se li posso ricordare tutti. Senza contare che dopo 3 ore di visitone è già tanto se mi ricordo come mi chiamo io.

venerdì 6 aprile 2012

Questa sì che è eleganza

Mi sono lanciata nell'acquisto di ben 3 paia di scarpe con tacco, complice il fatto che il negozio aveva ancora in saldo le scarpe della collezione invernale, nonostante i saldi siano finiti da un pezzo.
Per me è un duplice evento: uno, non ricordo di aver mai comprato tante scarpe in contemporanea in vita mia; due, finora gli unici tacchi che avevo erano quelli delle scarpe da ballo, per il resto solo ballerine e scarpe da ginnastica.
Deve averlo intuito anche la commessa, quando mi ha chiesto come andavano gli stivaletti e io le ho risposto "Mah, per ora non mi sono cappottata".
Si pone adesso il problema: riuscirò a camminarci? E non ditemi che posso metterle per una serata in cui non devo camminare, perchè tanto lo so che mi invitano a uscire per un aperitivo e poi a tradimento mi propongono di fare la stramaratona, cosa già vista.
Qui urge far pratica, quindi per oggi abbandono l'elegante ciabatta con gli orsetti (sullo sfondo della foto) e mi dedico alle attività domestiche indossando le scarpe nuove sotto la tutona...

mercoledì 4 aprile 2012

Ancora complimenti

Fa certamente piacere sentirsi dire da un uomo "Ho visto su facebook che sei giovanissima, non credevo". Come dire: hai 37 anni ma ne dimostri 82. Benone!