(ex?) zitella... ex precaria!

martedì 24 dicembre 2013

Cactus di Natale

Vigilia di Natale.
Ieri sono andata dal medico che mi ha ordinato riposo per 20-30 giorni a causa di una distorsione alla caviglia: niente ballo, niente passeggiate, niente acquagym. Tradotto: mi ingozzerò di panettone e non farò nulla per smaltirlo; dopo Natale rotolerò.
Poi sono andata in un negozio di telefonini perché il mio Scarraphone (così l'ho ribattezzato, ispirata dal Ruggito del coniglio), ha deciso di piantarmi in asso proprio alla vigilia delle feste. Il commesso ha sostituito la SIM e solo DOPO aver cancellato tutti i dati mi ha chiesto "Aveva fatto una copia, vero?".
Natale senza mail,whatsapp, facebook, visto che vado in tour parenti, in località non raggiunte dalle tecnologie internet (quantomeno, non a casa della nonna).
Tutto sommato, non è neanche una brutta cosa.
Ho riesumato il vecchio indistruttibile Nokia 3310, che dopo due anni si è imperturbabilmente acceso e ricaricato: scommetto che la batteria durerà una settimana come ai bei vecchi tempi.
E un nuovo passatempo per le lunghe giornate festive: ricopiare su una rubrichetta di carta i numeri di telefono.
Eppure a me le feste piacciono tanto, mi perdo dietro agli addobbi, all'alberello e al presepe. Ma viste le dimensioni del mio superattico (superficie totale di casa mia = 25 mq), ho deciso che un abete sarebbe stato troppo impegnativo. Ed ecco a voi, il mio cactus di Natale: visto come stanno iniziando le feste, direi che è pure più adeguato. Sulla sinistra, l'angelo Godzilla, sulla destra il presepe (Giuseppe si è accasciato su Maria, sonno o sbronza?), sullo sfondo la radio e due bollette da pagare (doni per il bambinello?)
Buon Natale a tutti!



sabato 21 dicembre 2013

Conversazioni nel corridoio di una scuola

Oggi festa di Natale, i ragazzi vagano per i corridoi. Un ragazzino sta indicando a un mio collega una mia alunna, capto la seguente conversazione:
"Prof, la vede quella? E' la mia ragazza"
"E lei lo sa?"


lunedì 16 dicembre 2013

Imperatori

Correggendo le verifiche di storia, scopro un imperatore romano di cui ignoravo l'esistenza: OTELLIO.
Diventò imperatore dopo GARBA e, ovviamente, prima di Vitellio.
A proposito di quest'ultimo, apprendo che in realtà si chiamava VITIELLO: origini napoletane?
E soprattutto, avevano tutti "doti e attributi da imperatore". Apperò, ben dotati?

PS: per chi non se li ricordasse, sono i tre imperatori del 69 d.C.: Galba, Otone e Vitellio.

Il calcio serve alla cultura

Preparo con cura i compiti in classe di italiano, modello maturità: raccolgo un bel dossier di documenti su Mandela e lo propongo ai miei alunni di quinta.
Tra gli altri testi e foto, inserisco questa immagine e la commento dicendo ai ragazzi "Vedete Mandela che stringe la coppa di rugby?".
"Ooooohhhh..." la classe esprime il proprio dissenso.
"Ma prof, non vede che è una coppa di calcio?"
Oh, porca miseria, io non ho idea di come sia fatta una coppa, né di rugby né di calcio, so solo che contro l'apartheid è stata importante la squadra sudafricana di rugby, per questo avevo pensato...
"Ma prof, ci sono stati i mondiali di calcio in Sudafrica"
Non mi sono mai sentita così ignorante. Penso che forse è ora di iniziare a seguire un po' il calcio, almeno i mondiali. Ma anche no.
Solidarietà (si fa per dire) agli esperti del Ministero che fanno errori nelle domande delle prove di maturità...





martedì 10 dicembre 2013

Papa virale?

Il telegiornale spiega che papa Francesco, nonostante il raffreddore che lo affligge da oltre 10 giorni, non ha rinunciato al consueto bagno di folla; in prima fila come sempre i malati.
E mentre il tigì mostrava il papa che bacia sulla fronte un signore su un lettino, confesso che ho pensato: "Ben fatto. Così oltre alle rogne che già deve avere, adesso si becca pure il raffreddore".



Pascoli e proposte oscene

Dopo un'ora di lezione sulla poetica del fanciullino di Pascoli, suona la campanella. Uscendo, sento sulle scale un mio alunno che propone a una compagna: "Vuoi conoscere il mio fanciullino?". Decisamente, lo studio della letteratura può avere risvolti imprevisti.

giovedì 28 novembre 2013

Le dieci frasi da non dire a una single senza figli

So di non essere originale, so di aver visto qualcosa di simile in giro (mi scuso e giurin giurello, non sto copiando), ma dopo l'ennesima frase scema che mi sento dire, provo l'urgente bisogno di pubblicare un altro vademecum. Hai un'amica single, che si avvia alla quarantina e non dà cenni di sposarsi e figliare nell'immediato? Ecco cosa non devi dirle (a meno che tu non voglia rompere l'amicizia, ma questo è un altro paio di maniche):

1. "Che cosa stai aspettando? Non sei più giovane". Miseria, meno male che me lo hai detto tu, io credevo che i figli si facessero solo dopo i 50 anni. Adesso che lo so, provvederò a farmi immediatamente inseminare dal primo portatore di spermatozoi che incontro per strada.

2. "Solo una madre lo può capire". Tuo figlio è un animale ma gli vuoi bene lo stesso, penso di arrivarci comunque.
Variante sentita a scuola, detta da una collega alla madre di un figlio teppista: "Signora, la capiamo, siam tutte madri": non mi è sembrato il caso di precisare che io, pur non essendo madre, capisco ugualmente.

4. "Tu che non hai figli, goditi l'acquagym/il ballo latino americano/le vacanze".
Variante: "Eh, fai bene, non sposarti, non aver figli, goditi la vita!" Grazie, ma davvero tu trovi più allettante andare ad acquagym che avere un figlio? Capisco il desiderio di fuga estemporanea, ma possibile che non ti venga in mente che forse io scambierei volentieri il mio corso di tango con la gioia di avere un figlio?

5. "Il lavoro è importante, ma non trascurare la famiglia". Cosa ti fa pensare che io sia single perché lavoro? Peraltro non faccio la manager rampante di una multinazionale, faccio la prof, non mi pare proprio che sia "colpa" del lavoro se ancora non ho provveduto all'attività riproduttiva.

Ammiro invece le mie amiche mamme, o meglio supermamme, che riescono a star dietro a lavoro-casa-figli-marito e a rimanere delle donne stupende. Ammiro le mie amiche che, con figli o senza figli, hanno la delicatezza di non rinfacciarmi il fatto che io non ne ho, come se fosse una colpa. Ammiro le mie amiche single, sposate, mamme, non mamme, che vivono serenamente la propria vita. E non sentono quindi il bisogno di rompere i maroni su come io vivo la mia.

Pesci guerrieri

- Prof, ma "ittici" e "ittiti" è la stessa cosa, vero? Perché ho un filmato sugli ittici, lo possiamo vedere in classe?
Insegnare la storia antica in una prima superiore presenta sempre interessanti risvolti. Resto in trepidante attesa del documentario ittico, immaginando pesci-guerrieri sul tipico carro da guerra ittita. Surreale.


Status sentimentale: "Ma non aveva detto che..."

Certa gente sente il bisogno di condividere il proprio status sentimentale su facebook. Io no. Sono stata felicemente single per lungo tempo, e non avevo ritenuto utile indicarlo a chiare lettere su facebook: saranno anche cavoli miei.
Poi sono passata da "felicemente zitella" a "felicemente accoppiata con l'uomo migliore del mondo" (sì, sono di parte): e ho ancora ritenuto fossero cavoli miei. Chi mi conosce sa che sono in dolce compagnia, non ha bisogno di curiosare nel mio profilo per scoprirlo, e di tutti gli altri, chi se ne...
Per carità, ognuno è libero di fare quel che gli pare. A volte mi è venuta la tentazione di scrivere su facebook che sono impegnata, tanto per tener lontani i lumaconi: ma tanto i lumaconi sbavano lo stesso, non c'è anello di fidanzamento che tenga.
Stupisce però vedere che lo stesso soggetto che un paio di anni fa mi ha scaricata in quanto non era più "capace di innamorarsi", stava bene da solo, non era pronto ad avere una storia, oggi senta l'impellente esigenza di sbandierare su facebook che è "passato da single a impegnato". Impegnato a far che, a limarti le unghie? A comprarti l'ennesimo maglioncino firmato che costa quanto metà del mio stipendio?
Seguono ovviamente i complimenti e i rallegramenti degli amici.
E allora permettetemi di aggiungermi al coro ed esprimere di tutto cuore alla fortunata eletta il mio augurio: spero che ti tratti di merda come aveva trattato me, spero che ti fracassi i maroni con tutte le sue turbe esistenziali, spero che ti sfrutti ben bene e poi ti metta giù come un paio di calzini usati, il tutto il prima possibile, così eviti di perdere il tuo tempo.
Ma adesso che mi viene in mente, lui non era quello che "non voglio pubblicità, la mia vita privata son fatti miei"?. Non c'è che dire, se non altro è coerente. Auguri e figli scemi!

lunedì 25 novembre 2013

Lapsus freudiani in classe

- Le "Odi barbare" vennero scritte da Giosuè Cantucci.
Buoni. Ma inzuppati nel caffelatte o nel vin santo?
Considerando che siamo in classe e sono solo le 10 di mattina, mi auguro che si tratti della prima opzione (ma a giudicare dall'interrogazione, forse è valida la seconda)


martedì 19 novembre 2013

Cattolici, non dementi

Due persone in due giorni mi hanno chiesto un parere su un blog, "risposte cristiane". Su facebook gira in particolare un post in cui una persona scrive agli esperti "Illuminati cattolici" per chiedere se ci sia un modo per evitare di sprecare il sangue mestruale. L'esperto risponde a suon di citazioni bibliche, sostenendo che le Sacre Scritture non scrivono da nessuna parte che è vietato mangiare i prodotti del corpo umano; suggerisce quindi di cucinare il sangue, fornendo anche consigli culinari.
Ora, a me è parso ovvio all'istante che fosse uno scherzo. Per serietà inquisitoria sono andata a leggere il blog: c'era uno che scriveva all'esperto perché pensava di essere il Messia, tanto per capirsi. Non farà tanto ridere ma mi è sembrato palesemente ironico.
Tuttavia mi stupisce come su internet proliferino altri siti, sedicenti cattolici intransigenti.
Due persone nel giro di 12 ore, pur avanzando il dubbio che si trattasse di uno scherzo, mi hanno chiesto un parere teologico: qual è la posizione dei cristiani su antropofagia/teofagia/sanguinacciofagia?
Ora, il fatto che io vada a Messa non mi autorizza certo a definirmi un'esperta di questioni teologiche, quindi ho evitato di addentrarmi nella questione.
Visti da fuori i cattolici devono sembrare parecchio fuori di testa, e soprattutto deve sfuggire la sottile differenza tra persone normali e pazzi furiosi.

lunedì 18 novembre 2013

Stufi di Candy Crush?

Sei stufo di ricevere su facebook inviti a giochini tipo Farmville, Candy crush o simili?
A te la scelta:
a - puoi condividere in bacheca appelli farlocchi e autolesionistici in cui inviti tutti i tuoi amici a bloccarti
b - puoi cincionare 5 minuti tra le impostazioni (se ci sono arrivata io...)
c - puoi seguire le istruzioni qui sotto.

Apri facebook.
A sinistra, clicca su Applicazioni, Giochi
Si apre una pagina detta "App Center" (c'è scritto in alto a sinistra, subito sotto il logo di facebook)
Nella colonna di sinistra c'è una voce, Richieste, con a fianco il numerino in rosso che indica le notifica. Cliccaci sopra.
Si apre una pagina "Richieste": al centro ci sono delle schedine che indicano il nome di chi ti ha invitato e il giochino per il quale sei stato invitato.
A destra di ogni singola scheda c'è una crocetta; cliccaci sopra e compare la scritta:
"Hai nascosto una richiesta per Candy Crush inviata da XXX.
Vuoi bloccare Candy Crush?
Vuoi ignorare tutte le richieste di XXX?"
Clicca su "Vuoi bloccare Candy Crush?".
Ti arriva la conferma, hai bloccato Candy Crush e sei a posto: non riceverai più inviti a iscriverti, notifiche sulle performance dei tuoi amici o simili. Fai lo stesso con gli altri giochini e in 10 minuti ti sei tolto il pensiero.
Ah, ovviamente, se prima hai seguito l'opzione "a", forse è meglio precisare: ho scritto "Candy crush" solo per fare un esempio, ma vale anche per gli altri giochini. A scanso di equivoci...

Chiedo a tutti i miei contatti...

... di collegare il cervello prima di usare facebook, evitando così di condividere tutte le panzane che gli capitano a tiro.
Adesso va tanto di moda condividere status di questo tipo:

"Chiedo a tutti gli amici un favore (pena la cancellazione e dico sul serio).
Vi prego di posizionare il cursore sopra il mio nome (senza cliccare), apparirà una finestra.
Spostate ora il mouse su "Amici" (senza cliccare), poi su "Impostazioni": Cliccate e apparirà una lista.
Deselezionate "Giochi" e "Foto"e "aggiornamento di stato"
Ora, copiate e incollate questo nella vostra bacheca (Attenzione!: Copia e incolla, "non Condividere").
Quando lo vedrò pubblicato nella vostra bacheca, io farò lo stesso. Grazie! In questo modo la gente che non conosciamo non può accedere alle immagini di familiari ed amici"


Ovviamente è una bufala, per tanti motivi. Molte delle frasi non hanno senso, altre invitano a fare cose autolesionistiche
1 - "pena la cancellazione": dirai anche sul serio, ma mi spieghi come fai a controllare che i tuoi 248 amici abbiano fatto quanto chiedi?
2 -  su facebook ognuno può e deve gestire le impostazioni di privacy del proprio account: puoi decidere chi vede quello che pubblichi, chi può scrivere sulla tua bacheca, ecc. Basta andare su Impostazioni account
3 - l'operazione descritta in realtà serve a un altro scopo. Ad esempio, se io ho uno scassaballe che scrive commenti sgradevoli ai miei post, però non voglio togliergli l'amicizia, posso decidere che quella persona non vedrà i miei aggiornamenti di stato (sì, confesso, l'ho fatto con diverse persone!)
4 - "Attenzione!: Copia e incolla, non Condividere": e perchè? è esattamente identico
5 - "Quando lo vedrò pubblicato nella vostra bacheca, io farò lo stesso". Cioè, tu farai cosa? copierai e incollerai il messaggio? Ma non l'hai già fatto?
6 - "In questo modo la gente che non conosciamo non può accedere alle immagini di familiari ed amici": dipende da quali sono le tue impostazioni della privacy. Sei tu a decidere chi vede cosa. Di regola, le immagini possono essere viste solo dai tuoi amici, a meno che tu non abbia impostato diversamente il tuo account.


Sì, ma allora come faccio a non ricevere più inviti per i vari giochini? Semplice, leggi il post successivo


venerdì 15 novembre 2013

Badoo: asocial network?

Ho ricevuto l'ennesima mail da Badoo: "C'è un messaggio per te da Pinco Pallino, per scoprire che cosa ti ha scritto clicca subito qui!" . Col piffero. Onestamente non credo che uno sconosciuto possa avere un messaggio di vitale importanza da comunicarmi, e se anche fosse non vedo perché dovrebbe affidarsi a un sito di incontri on line.
Oggi però ho rischiato di cedere alla curiosità: Badoo mi ha gentilmente informata che ho un messaggio dal mio ex. Costui non mi rivolge parola da mesi, cioè da quando io gli ho comunicato che non avevo la benché minima voglia di mantenere i contatti con lui.
Ebbene, cosa lo spingerebbe ora a inviarmi un messaggio su Badoo? Niente, ovviamente. Una rapida occhiata a google e scopro che quando ti iscrivi a Badoo, in automatico parte un invito a tutti i tuoi contatti. Se per disgrazia uno di loro cede alla curiosità e clicca per leggere il messaggio, si trova iscritto a sua insaputa.
Resta però una sensazione sgradevole. Quando io e l'ex stavamo insieme, sembrava che lui avesse tutte le donne del mondo ai suoi piedi, e solo la sua grande fedeltà nei miei confronti gli impediva di farsi mantenere da donne belle, ricche e vogliose. Ora che ci siamo lasciati, però, a quanto pare non ha neanche uno straccio di donna, visto che se la va a cercare su Badoo.
Ebbene, se mai doveste essere single e disperati, sappiate che iscriversi su Badoo è come appendere alla porta un cartello con scritto "So' morto de fame".

martedì 5 novembre 2013

Melanzane e bocca da baci

Mia madre mi ha dato un vasetto di favolose melanzane sott'olio fatte da lei. Buonissime, deliziose, peccato che siano talmente infarcite d'aglio da appestare la bocca per minimo 36 ore. Non c'è speranza: ho provato a scartare uno a uno i microscopici pezzettini d'aglio, ma le melanzane sono talmente impregnate che mangiarle implica la rinuncia a qualsiasi contatto umano ravvicinato per i giorni successivi.
E ora si pone il problema: che me ne faccio? Troppo buone per buttarle via, ma troppo pericoloso mangiarle confidando nel fatto che "tanto oggi non bacio nessuno" (l'ultima volta che le ho mangiate a pranzo il mio bello mi ha fatto un'improvvisata alle nove di sera, e ancora avevo la bocca impraticabile).
E all'improvviso, ho avuto un'illuminazione: tra non molto a scuola ci sarà il visitone, cioè quella cosa massacrante per cui i professori ricevono i genitori degli alunni ininterrottamente 3 ore di fila, e i genitori si azzuffano nei corridoi per accaparrarsi un posto dai prof più gettonati. Ecco, forse quest'anno ho trovato un sistema per sveltire i colloqui con me...


Suggerimenti inopportuni

Facebook ultimamente mi suggerisce con una certa insistenza di stringere amicizia con "Alcune persone che potresti conoscere". Nella fattispecie trattasi del mio ex e della di lui consorte.
A questo punto, aspetto con ansia che la signora Zuckenberg dia il benservito al marito: forse a quel punto Mark capirà che se mi ostino a ignorare i suoi suggerimenti di amicizia, magari ho le mie buone ragioni.


sabato 26 ottobre 2013

Istruzioni per l'uso del Kindle

Mi sono finalmente comprata un Kindle! Per chi non lo sapesse, si tratta di un e-book reader, cioè un attrezzino delle dimensioni di un piccolo libro tascabile, che serve per leggere su uno schermo che fa un effetto molto, molto simile alla carta.
Così adesso posso provare l'ebrezza di avere in borsetta centinaia di libri tra cui scegliere, posso comprarmi romanzi a un prezzo ridicolo e soprattutto non devo più pormi il problema dell' "Adesso dove li metto" nel mio microappartamentino di 25 mq (la libreria è strapiena da quando l'ho comprata, sotto il letto non entra più neanche uno spillo).
O meglio, potrò provare l'ebrezza di cui sopra quando riuscirò a connettermi al wifi e a scaricare tutti i libri che voglio, per ora è tristemente vuoto.

Decido per la prima volta nella vita di andarmi a prendere del cibo nel ristorante cinese sotto casa. E mentre aspetto che mi impacchettino il riso alla cantonese, cosa faccio? Tiro fuori il kindle dalla borsetta! Però non c'è dentro niente, così mi ritrovo a leggere appassionatamente il file con le istruzioni, scoprendo alcuni risvolti inquietanti:
"Si sconsiglia l'uso durante la guida" (Ma va, e io che di solito leggo al volante!).
"Nei Paesi il cui codice della strada autorizza l'uso di Kindle durante la guida, si raccomanda di prestare la massima attenzione".
A questo punto vorrei tanto sapere quali sono i Paesi che autorizzano il conducente a leggersi un romanzo mentre sta guidando. Per evitare di andarci.

Ovviamente, il tema si copia da internet

E anche quest'anno, i soliti furbetti hanno pensato bene di copiare il tema del compito in classe di italiano da internet. Tutti dallo stesso sito, ovviamente (skuola.net). Perchè i professori sono tutti rincitrulliti, ovviamente, e non si stupiscono del fatto che un semi-analfabeta all'improvviso scrive alla perfezione. E ovviamente, i professori son tutti matusa per definizione, quindi non sanno usare google. E ovviamente, i prof son così rincitrulliti che non si accorgono se due temi sono identici, parola per parola. Ovviamente.
Che voto gli ho messo? Come disse un mio alunno tempo fa sollevando orgoglioso la sua verifica di grammatica, "Italia..." "...DUE!".

martedì 22 ottobre 2013

Alla faccia della mastercard


Ecco il resoconto del mio primo romantico anniversario con la mia dolce metà...

- Regalino tecnologico per il mio Lui: 39 €
- Messa in piega dal parrucchiere cinese: 8 €
- Fermenti lattici in farmacia, nel disperato tentativo di ripristinare l'equilibrio intestinale in tempo per la cena romantica: 15€
- Una telefonata al tuo bello per avvisarlo che hai la febbre quindi dovrete rimandare i festeggiamenti: 15 cent
- Una serata a casa da sola abbracciata alla tazza del water con l'influenza intestinale: non ha prezzo.

E già che ci siamo, 2 giorni di assenza dal lavoro per malattia: metà stipendio, grazie a Brunetta.
Certe cose non hanno prezzo. Per tutto il resto, c'è Renato Brunetta.



Dalla parte delle merendine



Stamattina mi è venuta la malsana idea di leggere il cartoncino colorato inserito nella scatola delle mie merendine.
Ci sono quattro mostriciattoli senza corpo (solo testa, braccia e gambe) che dovrebbero essere gli eroi che con i loro poteri e i loro improbabili nomi, difendono la natura. Tre sono maschi: c'è Goccio, l'intrepido, che insegue i nemici con l'energia di un tornado; Ciock, il grande esploratore e conoscitore delle leggi della natura; e Milk, l'inventore geniale, un gran cervellone. E poi c'è una femmina, Cocca, il cui superpotere è il seguente: "prepara tisane e profumi che danno a tutti serenità!".
Cioè, praticamente l'unica femmina è un mix tra una fattona e una cuoca. Alla faccia dell'emancipazione femminile.

lunedì 21 ottobre 2013

Primo anniversario

Da un anno esatto non sono più una zitella acida, avendo avuto la fortuna di incontrare un uomo fantastico, di cui potrei dire ogni bene.
E ovviamente, questo pubblico tripudio di cuori, rose e romantici amorini, non ha nulla a che vedere con il fatto che l'uomo di cui sopra, ieri ha casualmente scoperto dell'esistenza di questo blog...
(Sì, sì, Tesoro, stai tranquillo. No, non ho scritto niente di compromettente, giuro!).

Love is... e arredamento

Andare con il tuo bello a trovare un vecchio amico che ti mostra con orgoglio il suo nuovo salotto...
Simulare entusiasmo e approvazione nei confronti dell'acquisto...
Tornare a casa con il tuo Lui e alla domanda "Tesoro, cosa pensi del salotto che abbiamo visto?", sentirsi rispondere in modo vago, da cui si capisca che anche lui l'ha trovato raccapricciante...
... questo è Amore, specie se si ha in programma di scegliere prossimamente i mobili di casa.

Il web e le comunicazioni scuola/famiglia

Come più volte sbandierato da ministri dell'istruzione presenti, passati e futuri, l'informatica è il futuro della scuola.
I genitori, muniti di password, possono verificare in tempo reale nel sito della scuola se il pargolo è entrato regolarmente in classe oppure ha "bruciato". Possono, sempre tramite il sito della scuola, controllare i voti, le note disciplinari, gli avvisi. Possono poi prendere appuntamento per il ricevimento genitori. Anche per i ragazzi è una grande opportunità: possono scaricare dal sito l'orario delle lezioni, i compiti, il calendario delle verifiche e il materiale didattico messo a disposizione dai prof.
Tutto questo grazie a un sito aggiornato in tempo reale e alla novità di quest'anno, il registro elettronico (sorvoliamo sul fatto che questo registro elettronico si pianti di continuo, la connessione è assente una volta sì e l'altra pure, e se c'è procede alla velocità di un pachiderma).
Qualche giorno fa, in classe stavo parlando di questioni organizzative e mi è scappato di dire ai ragazzi che avrebbero comunque trovato on line la circolare con tutte le indicazioni del caso.
- Prof, on line dove?
Nella rubrica "Comunicazioni scuola famiglia"
- Sì prof, ma di quale sito?
Come sarebbe a dire di quale sito, quello della scuola, ovviamente
- Ma perchè prof, la scuola ha un sito?
E a questo punto, ho capito che tutta la tecnologia del mondo non potrà mai garantire una comunicazione efficace. E nel frattempo mi cadevano le braccia, mentre tutta la classe (tranne il malcapitato) si dava a grasse risate.

Geni maschili

Per qualche strano problema con il browser, da un po' di giorni non riuscivo ad aggiornare il blog. Adesso che si è sbloccato (grazie a smanettamento, disinstalla, installa), non so da dove iniziare a scrivere. Allora, già che ci siamo, facciamo un po' di revival...
Un paio di mesi fa, io e la mia dolce metà portiamo al mare i miei adorati nipotini, sulla cui boccuccia dorata ho già avuto modo di dilungarmi in precedenza. Mentre camminiamo, il mio nipotino maschio (8 anni) scruta perplesso le mie splendide unghie laccate rosso/arancio, che spiccano tra le infradito.
- Zia, ma perché le donne si colorano le unghie?
Perché così sono più belle, gli spiego. Ma lui è sempre più perplesso.
- Mah... le donne sono complicate, zia.
Ovviamente, l'uscita del bimbo ha suscitato l'entusiasmo del mio Lui ("Ecco, vedi? Tuo nipote ha già capito tutto"). Io resto di stucco a chiedermi se li programmano così fin da piccoli o se è una questione genetica.

giovedì 10 ottobre 2013

Refusi

Da quando faccio l'insegnante, sono abituata a correggere gli strafalcioni dei miei alunni. Quello che mi infastidisce sono invece gli errori ortografici nelle circolari, nei registri e nei comunicati ufficiali della scuola.
Dopo le prove di EVACQUAZIONE e l'avviso di segnalare chi FA' le fotocopie, dopo innumerevoli virgole tra soggetto e verbo, oggi finalmente è arrivato un refuso che ha rallegrato un grigio Collegio Docenti. Alla terza ora consecutiva di blateramenti, una ventata di ilarità si è diffusa quando ho notato un punto all'ordine del giorno: "Gli insegnanti sono pregati di leggere i verbali in VISONE presso la segreteria".


giovedì 3 ottobre 2013

Giulietta e Romelo

Sono a casa sola soletta. Divano, copertina, tisana, stasera in tv c'è il musical di Giulietta e Romeo.
Accendo e vedo una che dovrebbe essere una cantante in costume d'epoca: è una specie di cornacchia gracidante che stecca una nota sì e l'altra pure. Penso con tristezza a quante mie amiche dalla voce di usignolo non guadagnano un euro, mentre questa sta in prima serata grazie al mio canone Rai.
Cambio canale, poi in un guizzo di masochismo rimetto sul musical. E lì è l'apoteosi.
I cantanti sembrano usciti dalle selezioni di "Amici", tra i concorrenti scartati però. Lo stile è pop strillone di chi non ha mai studiato canto 10 minuti in vita sua, ma fa il cantante lo stesso. L'intonazione non esiste, il colpo di glottide è ostentato con orgoglio, si fa a gara a chi strilla di più. Sembra che si stiano strangolando, e sotto sotto spero che lo facciano davvero.
Giulietta e Romeo poi spiccano per le doti di recitazione: un po' la stessa raffinata tecnica che si ammira quando prendono una Miss Italia e la buttano davanti a una cinepresa spacciandola per attrice, per intendersi.
Menzione speciale per chi ha scritto i testi, a titolo di esempio: 
"Quale stella curiosa/ 
sorvoleranno il cielo/ 
di Giulietta e Romelo". 
Romelo? Splendida rima, per non parlare della sintassi.
Poi all'improvviso salta fuori un ballerino mezzo nudo che si mette a saltare e striscia di sghembo come un ragno. Non ho ben capito che cosa rappresenti, ma almeno mi rifaccio gli occhi.
Coro: "Per pietà per pietà!". Sì, proprio per pietà, piantatela di produrre queste porcherie, quando i nostri conservatori sfornano centinaia di cantanti veri.
"Quale amore mi brucia?" "Quello che dà fiducia".
Mi consola solo il pensiero che alla fine muoiono. Sì, ma ci vorranno almeno altre due ore, come argutamente mi ha fatto notare un'amica.
Conclusione: cambio canale e mi affogo nei Ferrero Rocher.

lunedì 23 settembre 2013

Dieci (o quasi) frasi da non dire alla tua donna

Tempo fa ho pubblicato una lista delle 10 frasi da non dire a una donna quando la scarichi (ovviamente, tutte frasi che mi ero sentita dire).
Ed ecco ora le frasi da non dire a una donna quando ci stai insieme, variamente ricavate da esperienze personali nel corso degli anni:
1. Ma quanto mangi?
2. Ma come ti sei vestita?
3. Vieni meglio nelle foto da lontano
4. Uh, quanti brufoli!
5. Non sei tanto alta
6. Non sei tanto giovane
7. Non è che non mi piaccia il tuo vestito, è che ho visto di meglio
8. Ma di un altro colore non ce l'avevano questo vestito?

Vediamo tra quanto riesco a completare il decalogo? Si accettano consigli, ovviamente

Equivoci in classe

Lezione su Baudelaire e il Decadentismo.
"L'albatros è un uccello. Personalmente non ne ho mai visto uno... però Baudelaire ci racconta che è goffo quando sta a terra, mentre è splendido quando vola in alto".
Questa era la frase che avevo intenzione di dire. Peccato che prima del "però", mezza classe stesse già ridendo.

giovedì 12 settembre 2013

Riunioni preliminari

Sono all'undicesima ora di programmazione di dipartimento in due giorni. Siamo al punto in cui si propongono le attività interdisciplinari.
Una prof propone un lavoro con il collega che insegna inglese (o francese, spagno, tedesco) su come si scrive una relazione. Un gran classico.
Un'altra rilancia: "Ma non si potrebbe pensare a qualcosa di più originale da fare con il collega di lingue? Qualcosa di più carino, al posto della solita relazione?"
Silenzio. Tutte pensiamo la stessa cosa, finché una la dice: "Dipende da chi è il collega di lingue".
Bene, una volta tanto mi fa piacere non essere io quella che tira fuori involontariamente frasi hard.
Buon anno scolastico a tutti!

lunedì 9 settembre 2013

Sabato libero

Collegio docenti nella nuova scuola, l'incaricato degli orari annuncia orgoglioso che quest'anno praticamente tutti i docenti che hanno chiesto il sabato libero (e si sa che sono la maggioranza) l'hanno ottenuto.
Sono molto felice per i colleghi che, avendo potuto esprimere lo scorso giugno i propri "desiderata" in merito all'orario, potranno ora godersi una vita sociale il venerdì sera ed evitare di condividere le ultime ore del sabato con una trentina di adolescenti già proiettati in selvaggi week-end a base di vasche in centro, pigiama party e sbronze collettive.
Tuttavia, sono un po' meno felice di apprendere che per assicurare ciò al maggior numero possibile di colleghi di ruolo, a me viene richiesto:
- di fare le prime 2 ore del sabato nella scuola A, dalle 8 alle 10, e di essere alle 11 per altre 2 ore di lezione nella scuola B, a 30km di distanza dalla scuola A (45 minuti in macchina, se non mi si fonde il motore; in treno o corriera meglio sorvolare), facendo nel mentre anche ricevimento genitori
- di svolgere le mie uniche 2 ore di lavoro settimanali nella scuola B insegnando storia per 2 ore consecutive nella stessa classe dalle 11.15 alle 13.15 del sabato, con risvolti didattici sicuramente pregevoli.
 Mi viene in mente una scena di un film in cui qualcuno si arrabbiava per un macellaio che tratta molto bene i suoi clienti, dando loro i pezzi migliori... "Perchè dopo i peggiori li dà a me". Appunto.


venerdì 6 settembre 2013

Stipendi precari?

Segreteria della scuola, stamattina: "Ci dia il suo IBAN, casomai dovessimo farle dei pagamenti".
Ok, ho capito, intendeva dire che lo stipendio me lo paga il MIUR e la scuola solo occasionalmente avrà bisogno di farmi un bonifico per gli extra. Ma a me quel "casomai" ha fatto un brutto effetto lo stesso...

giovedì 5 settembre 2013

Quante zollette?

C'è chi dice che una lattina contiene 10 zollette di zucchero. C'è chi dice addirittura 15.
Ok, la Coca Cola è una multinazionale cattiva cattiva e di certo le bevande zuccherate non aiutano la glicemia. Ma detto questo, facciamo due conti:
1 zolletta di zucchero = 20 calorie
1 lattina di coca da 33cl = 122 calorie
Quindi 1 lattina di coca contiene 6 zollette di zucchero.
Son tante, ma se fai a metà con un amico (come faccio io di solito) sono 3 zollette a testa. C'è chi le mette nel caffè... Insomma, se avrò il diabete non sarà perché quando esco a volte mi bevo una coca.
Mi chiedo come mai nessuno abbia mai fatto lo stesso conto che ho fatto io.


martedì 3 settembre 2013

Il pressapochismo fa scuola

Giovedì, ore 20.30, ricevo una convocazione via mail: ho vinto il concorsone docenti, devo presentarmi la mattina dopo alle 9 per scegliere la sede. Ma le graduatorie?
Giovedì ore 23.30, escono le graduatorie del concorso.
Venerdì ore 9: si fanno le nomine in ruolo, si fermano a pochi posti prima di me in graduatoria. Amen.
Sabato, ore 9.15: sto salendo sul treno quando squilla il telefono: una signora imbufalita mi chiede perché non mi sono presentata alle 9 in tanta malora per la scelta della sede in cui entrare in ruolo. Spiego che nessuno mi aveva convocata. "Vabbè, fa lo stesso, lei accetta la nomina in ruolo in provincia di Tanta Malora, a 100 km da casa sua? Le diamo 10 minuti per decidere". Io mi faccio due conti: se accetto ho l'obbligo di permanenza in tanta malora per 5 anni, senza deroghe, e vengo depennata dalle graduatorie della mia provincia, dove ho comunque lavoro sicuro. Non mi conviene. Rifiuto.
Sabato resto in casa, attaccata al computer, in attesa di altre notizie. Alle 19 mi arriva un'altra convocazione "Scusate, ci siamo sbagliati, dobbiamo rifare tutto domani mattina".
Lunedì ci si ritrova tutti. C'è chi venerdì sera ha festeggiato il ruolo, si è licenziato da un altro lavoro e ha già preso servizio a scuola. Ora deve rimettere tutto in gioco.
Cominciano a chiamare la prima della graduatoria. Lei dichiara di essere lì per caso, perché la ha avvisata un'amica, visto che non aveva avuto la mail di convocazione. Facciamo finta di niente, ecco il ruolo e tanti saluti.
C'è un'altra che è andata per prendere servizio a scuola, solo che in quella scuola le hanno detto che c'è un errore, il posto non c'è.
C'è gente che è sparita dalla graduatoria.
Mi offrono il posto in tantamalora, e rifiuto, con grossissimi dubbi esistenziali.
Le graduatorie scorrono e arrivano all'ultima convocata. Porca miseria, avanzano posti e non abbiamo convocato nessuno! Che si fa?
Tanti saluti, ci spiace, lei avrebbe potuto entrare in ruolo ma non abbiamo pensato a mandarle la mail. Entrerà tra un anno.
Tanti saluti, ci vediamo l'anno prossimo per altre raccapriccianti nomine.

venerdì 30 agosto 2013

Docenti per caso

Ho scelto di fare l'insegnante: due anni di scuola di specializzazione, esame di Stato, anni di gavetta fatta di supplenze brevi (un solo giorno, una settimana, quattro mesi...) e "spezzoni" (cioè orario dimezzato, e stipendio pure).
Poi arriva un ministro che si sogna di fare un concorso per partecipare al quale basta la laurea, mentre l'abilitazione non serve più e l'esperienza di insegnamento non conta. Per premiare i giovani meritevoli, diceva. Faccio anche questo concorso: nonostante io sia a quanto pare vecchia e priva di merito, l'ho superato abbastanza bene. Ok, passi anche questo.
Ma un giorno una che fa tutt'altro mestiere ti viene a raccontare che ha fatto il concorsone perché vuole un posto fisso e poco impegnativo, ovviamente lo ha vinto e così entra in ruolo, tempo indeterminato subito. Ovviamente non abbandonerà la sua attuale attività professionale, tanto avrà tutti i pomeriggi liberi.
Allora ... ti auguro di avere una classe di 32 adolescenti selvaggi, che fanno il verso della mucca quando abbassi la testa e che ti lanciano i gessetti sulla schiena quando ti volti per scrivere alla lavagna. Ti auguro di avere una cattedra spezzata tra due scuole diverse, possibilmente a 100 km da casa con obbligo di permanenza per 5 anni. Ti auguro un orario pieno di ore buche, che ti obblighi a uscire di casa alle 6.30 e a rientrare alle 16, di avere genitori sempre alle calcagna e riunioni tutti i pomeriggi.
Se hai già deciso che il pomeriggio non avrai alcun bisogno di prepararti le lezioni, le verifiche, i compiti, perché farai lezione improvvisando e raccontando barzellette, fammi un favore: almeno abbi il buon gusto di non venirmelo a raccontare.

giovedì 29 agosto 2013

Concorso docenti: siamo al delirio

Sono giorni di totale delirio per chi ha partecipato al concorsone per docenti 2012.
Domani ci sono le convocazioni per la mia materia, e ad oggi ancora non sono uscite le graduatorie definitive. Le graduatorie provvisorie sono così infarcite di errori che non è proprio il caso di farci affidamento.
I vincitori dovrebbero ricevere una mail con la convocazione per domani mattina, ma finora il sistema che invia le mail ha rivelato falle ovunque, c'è chi riceve le mail e chi no.
Io sarei in posizione limite, forse ce la faccio forse no.
E la fantasia dei precari si scatena...
Uno stimato collega propone di fingerci zoppi per avere diritto alla preferenza come disabili.
Mia zia mi ha suggerito di sposarmi e far figli subito per avere punti in graduatoria.  Quando le ho detto che come ragazza madre avrei ancora più punti, lei mi ha detto "Allora non ti sposare, fai il figlio e basta".
Mia madre, maestra in pensione assolutamente pacifista, mi ha suggerito di organizzare una spedizione punitiva contro il ministro Carrozza. Offre anche ospitalità ai miei colleghi che volessero unirsi alla comitiva.
E in tutto ciò, amici e parenti continuano a chiedermi perchè i telegiornali non parlino di questa situazione, delle continue irregolarità, delle smentite, dei retro-front del ministro. Perchè?
Perchè i giornali preferiscono dar voce al ministro che annuncia gongolante che "quest'anno saliranno in cattedra nuovi docenti" (ma va? succede tutti gli anni). Oppure pubblicano notizie palesemente farlocche come questa.


mercoledì 28 agosto 2013

Un esercito di nuovi docenti?

Ho fatto il concorsone per docenti.
Il ministro Profumo, che ha organizzato il concorso, aveva annunciato che i vincitori sarebbero entrati in ruolo il 1° settembre 2013, per sostituire docenti vecchi, precari e demotivati con docenti giovani e selezionati con criteri meritocratici.
Il neo-ministro Carrozza ha ribadito il concetto: gli insegnanti devono essere giovani selezionati in base al merito, tramite concorsi, perché la scuola merita nuova linfa.
I telegiornali annunciano: in arrivo un esercito di nuovi docenti, più di 11.000!
Allora, chiariamo un paio di cose...

1. Ogni anno si devono assumere dei docenti perché le scuole per legge devono esserci, per quanto si tagli qualcuno in cattedra ci deve andare per forza. All'epoca della Gelmini, famosa per aver tagliato a più non posso, dovettero comunque assumere nell'anno peggiore 15.000 docenti. Quindi quest'anno si è toccato il minimo storico, altro che un esercito di nuovi docenti. I neo assunti in ruolo coprono solo pochi dei posti disponibili, sugli altri verranno assunti dei precari tappabuchi che saranno licenziati a giugno.

2. Io sarei una docente vecchia (quasi 40 anni) e priva di merito, visto che da anni sono precaria. Tuttavia, se insegno da anni è perché ho passato un concorso per l'ammissione alla SSIS (Scuola di Specializzazione), ho fatto 2 anni di corsi e esami, nonché un esame di Stato con valore concorsuale. Quindi, se io sono in graduatoria non è per caso, ma perché sono stata selezionata con criteri di merito molto più seri di quelli che sono stati adottati per il concorso del 2012.
Se sono precaria, non è perché mancano i posti ma perché si preferisce assumere docenti precari, licenziarli a giugno e riassumerli a settembre, piuttosto che assumerli a tempo indeterminato. La conseguenza è che ogni anno si investono energie e soldi per ridistribuire insegnanti che si trovano sballottati di qua e di là, cambiando istituto di continuo. Per i ragazzi, questo significa cambiare professore ogni anno, se va bene.

Per concludere, faccio notare che nelle graduatorie di merito, quelle dei "giovani meritevoli", l'età media è oltre i 40 anni e la maggior parte dei candidati sono già inseriti anche nelle graduatorie a esaurimento.
Ho fatto il concorso, mi sono piazzata in posizione utile in graduatoria ma non sarò assunta perché si è deciso di risparmiare assumendo solo una manciata di persone. Allora non si capisce a cosa sia servito spendere soldi per organizzare un concorso del genere, visto che c'erano ancora delle graduatorie valide non potevano usare quelle?
La cosa peggiore è ricevere telefonate di amici e parenti entusiasti perché finalmente nelle scuole si assume... Aprite gli occhi, le assunzioni in ruolo non sono mai state così poche, disorganizzate e in ritardo come quest'anno, e in più ce le fanno passare come un gran risultato. La sensazione più diffusa è lo schifo.


Quasi omonimi

Passeggiando con il mio bello in un ridente paesino del padovano, vedo il programma di una sagra e mi prende un colpo: un concerto di Renzo Biondi!
Lui mi guarda perplessa e mi chiede se lo conosco.
Certo che lo conosco, è quel cantante favoloso, con quella bella voce profonda, calda...
"Ma quello non si chiamava Mario?".
In effetti, non me lo vedo Mario Biondi alla Festa della Porchetta.
Ho rischiato di presentarmi alla sagra con ore di anticipo per prendere il posto, chiedendomi come mai non ci fossero altre groupies, salvo poi trovarmi davanti a un'orchestra di liscio.  Pericolose omonimie...

Aspettando il corriere...

Suona il telefono, una voce minacciosa mi intima: "Corriere DHL, siamo passati due volte a casa sua e lei non era in casa".
Oddio, mi spiace, sono stata fuori spesso in questi ultimi giorni...
Quella adesso sta quasi urlando "Allora il pacco ce lo teniamo in sede".
No, ma veramente, il pacco mi serve, io sono a casa in questi giorni, solo che non avendo idea del giorno di consegna non è che posso passare la vita senza uscire di casa finché non arriva il pacco. Ovviamente non uso queste parole, ma le penso intensamente.
Adesso si sente proprio che è imbufalita: "Ma non li ha letti gli avvisi?!"
Io veramente non ho ricevuto nessun avviso. Chiedo se mi possono dire in quale giorno avverrà la consegna.
"Eh, ma non possiamo mica darle un appuntamento!".
E perché no? Non mi sembra tanto un sistema intelligente questo del fare le consegne a caso, senza preavviso, basandosi sul presupposto che la gente sia sempre in casa. Continuo a pensare che sarebbe più semplice fare una telefonata anziché fare due viaggi a vuoto. Il tutto facendomi sentire terribilmente in colpa perché sono uscita di casa ben due volte.
E adesso sono in trepidante attesa, mi hanno promesso il pacco entro mezzogiorno, arriverà?


mercoledì 7 agosto 2013

Alla faccia dell'interpretazione dei sogni

Una mia cara amica, nonché autrice di uno dei miei blog preferiti, ha descritto in un post  un suo sogno che avrebbe messo definitivamente in crisi Freud o chiunque volesse cimentarsi nell'interpretazion.
Ecco, anche i miei sogni non scherzano. Ho sognato che gli animali dello zoo decidevano di fuggire in massa. Così salivano su un autobus e si sedevano composti. Per passare inosservati avevano indossato un'uniforme: una magliettina celeste chiaro.
La cosa migliore però è stata al risveglio, quando ho raccontato il sogno alla mia dolce metà. Lui con logica razionale mascolina mi ha chiesto ridacchiando come facessero a starci su un autobus l'ippopotamo e l'elefante, e io, ancora mezza addormentata, gli ho risposto come se fosse la cosa più ovvia del mondo: "Seduti, uno per posto". Poi siccome lui mi sembrava perplesso ho aggiunto "Con la magliettina celeste, ovviamente". Volevo spiegare anche che si reggevano alla sbarra per essere sicuri di non cadere, ma non mi è sembrato il caso. A quel punto credo che lui avesse già valutato l'ipotesi di farmi vedere da uno bravo.

Se una rondine non fa primavera...

... una nuvola non fa autunno.
Ignorando la saggezza dei proverbi, quando al mio risveglio ho visto il cielo nuvoloso e ho percepito un netto calo delle temperature, ho pensato bene di darmi alla cucina. Tutto faceva presagire un acquazzone. Ho preriscaldato il forno e ho preparato una bella teglia di verdure, nonché le melanzante in barchetta gratinate.
Risultato: 30 secondi dopo aver infornato il tutto, le nuvole sono all'improvviso scomparse. E ora mi ritrovo nel mio superattico di 25 metri quadri con il forno acceso in una torrida mattina padana d'agosto. Ammetto di non sentirmi particolarmente intelligente in questo momento.

venerdì 26 luglio 2013

Piccola bufala fatta in casa....

SCANDALOSO! E in arrivo un ondata di marziani . Sono pericolosissimi! Assumono l'aspetto di bambini cenciosi e agrediscono per strada le donne sole lanciando uova collose sul parabrezza. Poi infilano un microchip nella borsetta della vittima e fanno segni sulla sua casa per avisare i altri marziani che li c'è da rubare. E se gli spari al marziano i comunisti ti fanno condannare per odio raziale. Attenzione! Se non condividi subito questo post il marziano se ne accorge, capisce che sei un stupido e ti ruba tutti i tuoi dati dal computer. E ORA VOGLIO VEDERE CHI HA IL CORAGGIO DI NON CONDIVIDERE QUESTO!!!
Perchè la gente quando accende facebook spegne il cervello? Com'è possibile che abbocchino a qualsiasi boiata venga scritta, soprattutto se a sfondo xenofobo o complottista?
Allora dopo aver perso la stima nei confronti di chi, tra i miei amici, si beve con convinzione la notizia che lo Stato italiano regala 2000 euro a tutti gli "stracomunitari", ho deciso che una piccola bufala fatta in casa me la posso confezionare anche io: ho scritto quanto sopra sulla mia pagina facebook, resto in attesa delle numerose condivisioni. 
Confesso la mia scarsa fantasia: quanto ho scritto qui sopra (errori ortografici inclusi) è in realtà un collage di bufale genuine che circolano sul web. Purtroppo.

sabato 20 luglio 2013

La grande bruttezza

Dopo mesi di assenza dalle sale cinematografiche, approfittando del cinema all'aperto sono andata con due amiche a vedere "La grande bellezza" di Sorrentino". Ne avevo sentito parlare in tv con parole colme di entusiasmo, ero convinta di andare a vedere un filmone. Bene, adesso mi lancio a scrivere la mia prima (e ultima?) recensione cinematografica.

"La grande bellezza" è una palla micidiale. Il protagonista è Jep, un 65enne mondano, molto mondano, che vive a Roma, passa la vita tra il suo attico vista Colosseo (quello di Scajola?) e festini. In pratica, il film è una carrellata di scene con vecchie baldracche che si dimenano e fanno i trenini, e nel mentre si fumano qualsiasi cosa si possa inalare. Ogni tanto salta fuori una riflessione finto-filosofica di una banalità totale, il tutto condito da periodiche comparse di tette e culi.
240 minuti di flash introspettivi e pipponi nemmeno originali: a queste feste superfiche in realtà sono tutti infelici. Ma va, e io che ero convinta che i divi fossero tutti strafelici, per questo si circondano di coca e zoccole.
Fantastici i commenti del pubblico. Alle nostre spalle c'erano le signore della Padova bene: "Effettivamente è un film che descrive la realtà, queste feste sono così tristi". Detto da siorette che al massimo saranno andate alla sagra del bigolo in salsa.
A un certo punto, in un flash-back il protagonista ricorda la sua prima volta, un momento che dovrebbe essere appunto un attimo di grande bellezza. Lei e lui in riva al mare, lei si sbottona la camicetta (ovviamente non fa uso di reggiseno nonostante la volumetria poco pratica da gestire) e gli dice "Adesso ti faccio vedere una cosa". E al mio fianco qualcuno sbotta "To', un'altra tetta" "Ma se sono due ore che non vediamo altro!".
Oltretutto le sedie di plastica massiccia erano scomodissime, alla fine del secondo tempo avevo il sedere quadrato e mal di schiena. Alcuni spettatori, tra cui me e le mie amiche, cercano sugli smartphone la durata del film e calcolano quanto può ancora mancare: "Ce ne andiamo?", "Non ci obbliga nessuno a 'sto supplizio".
Tornata a casa ho letto qualche recensione su google. Film visionario, innovativo, felliniano.
La mia teoria è che nessuno di questi critici ha capito una mina, ma si vergognano di dirlo e allora fanno gli intellettuali.
L'unica recensione sensata che ho letto? Eccola qua:  
Lampante e stracitato il canone FF (Fellini-Flaiano, o forse sarebbe il caso di scrivere Flaiano-Fellini) per quanto tra “La dolce vita” e “La grande bellezza” ci sia lo stesso rapporto che intercorre tra la carriera militare di Napoleone e il gioco del Risiko.
 (http://www.linkiesta.it/la-grande-bellezza#ixzz2Zad81ZB0):



lunedì 15 luglio 2013

Orango a chi?

Sento parlare degli ennesimi insulti al ministro Kienge. Giusto per curiosità, leggo una notizia al riguardo e scopro che il signore dall'inconfondibile aria suina sulla sinistra dell'immagine, ha paragonato a un orango la signora sulla destra.
Scusate la banalità della mia osservazione ... Anche solo sulla base di criteri prettamente estetici, senza nemmeno considerarne le nobili gesta, il linguaggio e il curriculum, c'è bisogno di ulteriori commenti?



sabato 13 luglio 2013

Sfogo semiserio su un post razzista su facebook

Resto fedele ai miei propositi: quando qualcuno pubblica su facebook un'idiozia, io resto zen, non gli rispondo, e mi sfogo scrivendo qui.
Un mio amico ha condiviso uno slogan: "sono gli immigrati che devono adattarsi, non gli italiani".
Allora, grandissima mente illuminata...
Devo dire al mio parrucchiere cinese, che mi fa sempre la ricevuta, di adattarsi: non serve.
Ai genitori africani dei miei alunni, che sono convinti che l'insegnante sia persona degna di massimo rispetto, devo dire di adattarsi alle usanze italiane: il loro figlio è un genio e se prende una nota, loro devono andare a lamentarsi e fare la voce grossa con i professori.
Alle mie alunne rumene della scuola professionale, che prendono 9 in storia e 8 in italiano perché non vogliono deludere i genitori portando a casa voti bassi, che badano ai fratellini e che vengono assunte da aziende italiane prima ancora del diploma perché sono in gamba e parlano alla perfezione 3-4 lingue, devo dire che devono imitare i loro colleghi italiani: tira a campà, che venire a scuola è meno faticoso che andare a lavorare.
Alla mia studentessa marocchina e al suo compagno di classe algerino, che sono tornati a casa entusiasti cantando " Fratelli d'Italia" il giorno in cui a scuola abbiamo letto e commentato le parole, devo dire di adattarsi: l'amor di patria e l'inno nazionale servono solo se l'Italia vince ai mondiali di calcio, e anche in quel caso non è necessario conoscerne le parole, va benissimo il play-back o anche un ostentato menefreghismo.
Lavoratori  immigrati che lavorate, producete il 10% del PIL e pagate le tasse, prendete esempio dagli italiani: evasione fiscale!
E che dire dei più illuminanti esempi di italiani celebri? Politici che si vantano di andare a letto con le minorenni, ad esempio.
Insomma, immigrati, prendete esempio dagli italiani. Imparate a usare dei capri espiatori: se in Italia tutto va a puttane, non prendetevela con chi manca di rispetto alla dignità della persona e del Paese. Trovate qualcuno con cui prendervela, e tutto andrà meglio.

Romanticherie estive

Cosa c'è di più dolce che mangiare biscotti al cioccolato a notte fonda, a letto con il tuo bello?
Peccato che, complici le temperature finalmente estive, il cioccolato fosse semisquagliato. Giusto per aggiungere un tocco di classe, ho anche provveduto a far cadere la scatola per terra, cospargendo il pavimento di biscotti sfracellati.
Risultato: macchie sulle lenzuola pulite e sul copriletto, briciole ovunque.
La prossima volta che ho voglia di dolcezza, mi mangio una caramella. Possibilmente in cucina.

mercoledì 10 luglio 2013

Ricordi dai corsi di recupero

Lunedì comincio i corsi di recupero in una scuola superiore. Obiettivo: trasformare un gruppo di analfabeti sgrammaticoni in esseri linguisticamente civilizzati in una settimana. Mission impossible, insomma.

Buon gusto da cerimonia

Sono di ritorno da un paio di matrimoni.
Il mio sport da matrimonio preferito è fare a gara con zie e cugine su quale delle invitate indossi l'abito di peggior gusto. Per motivi di privacy non posso pubblicare le foto, ma ecco qui la classifica dell'ultima stagione:
- 3° classificato = il "disco volante": cerchio di tulle nero montato su fil di ferro, diametro 30 cm, depositato sulla testa su una specie di chignon supertirato, con sopra una specie di fiore stilizzato
- 2° classificato = l'abat-jour: un vestitino giallo canarino sbiadito, attillato sul busto, stretto in vita, che si allarga all'improvviso sull'enorme culone dell'invitata, creando un inconfondibile effetto lampadario. La modella aveva due gambe del diametro di un baobab secolare, le caviglie grosse quanto il ginocchio, e per slanciare il tutto una bella scarpa gialla con plateau da 10 cm e tacco di conseguenza
- 1° classificato = il cigno padano: minigonna color verde padania acceso, composta di finte piume e straccetti di tessuto, inizia sotto il seno e finisce all'altezza dell'inguine. Sopra indossa un top/reggiseno bianco e un coprispalle trasparente. Per completare l'effetto zoccola, scarpa verde con tacco 12. Solo che 12 non è l'altezza del tacco (che è sui 20 cm) bensì la larghezza.
Quasi quasi rimpiango il matrimonio dello scorso anno, al quale erano presenti diverse tedesche con sandalo e calzino.

martedì 9 luglio 2013

Docenti precari: riflessioni semiserie

Una delle massime gioie per un professore: i propri alunni dell'anno precedente che, vedendoti nei corridoi della loro scuola, ti corrono incontro gridando "Prof, è tornata, che bello!" "Avremo lei l'anno prossimo, vero?" "La prego, ci scelga".
Puoi spiegarglielo 100 volte ai ragazzi che non ho scelto io di andarmene, che non l'ha scelto neppure il preside. Che se sono precaria non è perchè ho meno titoli della collega di ruolo, né perché i posti di lavoro nella scuola manchino, ma semplicemente perché allo Stato un docente precario costa meno di uno di ruolo.
Provo per l'ennesima volta a spiegare che ci sono delle graduatorie, che chi è in lista prima di me ha il diritto di scegliere per primo, e io devo prendere quello che resta.
"Prof, non c'è problema. Lei ci fa sapere chi c'è in lista prima di lei e ci penso io, stia tranquilla".
Ok ragazzi, se sentite che a inizio settembre una ventina di docenti precari sono stati vittime di attentati, sapete di chi è la colpa.

martedì 2 luglio 2013

Metodi innaturali

Dopo mesi di utilizzo della pillola, ho dovuto rinunciare a causa dell'evidente peggioramento della mia emicrania.
Dopo varie ricerche, un colloquio inutile con la ginecologa e sostanzialmente andando a esclusione, ho deciso di investire la bellezza di 480 euro per comprare un apparecchietto che misura la temperatura basale e tiene il conto dei giorni del ciclo.
Ho iniziato a usarlo da un paio di giorni e mi sembra una cosa utile. Metti che ti venga voglia di sapere se stai ovulando... et voilà! l'apparecchietto ti fa iniziare ogni giornata con la consapevolezza della tua temperatura, ti dice a che giorno del ciclo ti trovi, e soprattutto se sei fertile oppure no.
Fin qui tutto bene. Quello che mi suscita perplessità sono i forum e i materiali informativi... Nel forum c'è tutto un pullulare di "Ladyfertiline", cioè di donne che usano questa macchinetta. Le Ladyfertiline conoscono il proprio corpo, non lo avvelenano con gli ormoni artificiali (cioè la pillola), osservano il muco vaginale, non usano medicine e sono in armonia con l'universo. Non ho capito per quale nesso, dovrebbero possibilmente essere vegane, aborrire lo zucchero e la farina e vivere di alimentazione naturale.
Cioè, adesso sono diventata una Ladyfertilina, son soddisfazioni.
Ma chiariamo una cosa: se potessi prenderei la pillola più potente che ci sia sul mercato e vivrei serenamente. Se ho mal di testa mi imbottisco di antidolorifici. Non rinuncerei mai al salame, ai dolci e ai farinacei. E credo che la chimica sia la cosa più naturale che ci sia.

sabato 29 giugno 2013

Piccoli mostri crescono

L'occasione è un pranzo di famiglia: la mia dolce metà ufficiale incontrerà per la prima volta i miei genitori, mio fratello e i suoi due adorabili bimbi.
Tutto bene, fino a quando la mia dolcissima nipotina, seduta sulle mie ginocchia, sente nominare Parigi e mi chiede: "Zia, ma tu quanti fidanzati hai?"
"Tesoro, ho un fidanzato solo, eccolo qui davanti"
"E l'altro? Pinco Pallino?". Dove al posto di Pinco Pallino si legga il nome del mio ex, africano residente appunto a Parigi. Improvviso una spiegazione sul fatto che le persone si lasciano e io e quello lì ci siamo lasciati 3 anni fa, adesso il mio fidanzato è questo qua davanti e se mi nomini ancora l'altro ti prendo a sberle.

Poi si pernotta a casa dei miei genitori, naturalmente in camere separate visto che io e il mio amato bene non siamo legittimamente sposati. Ma di prima mattina decido di sgattaiolare nel suo letto per un abbraccio e un bacino di consolazione.
Colazione. "Zia, perchè stamattina sei andata nel letto del tuo fidanzato?".

La cosa incredibile è come una creaturina così piccola e dolce possa avere una bocca grande come un altoforno, e sia già capace in così tenera età di produrre frecciatine degne della più acida delle zitelle. Avrà preso dalla zia?

lunedì 24 giugno 2013

Passerotti

Finalmente ho un uomo che apprezza i miei pigiamini estivi. Anche se a dire il vero, suscita qualche perplessità la sua percezione del mio pantaloncino rosa costellato di passerotti...

- Ma che carino il tuo pigiamino con gli acari, tesoro!

 

domenica 26 maggio 2013

Colazioni indigeste

Vedo strani traffici in classe, una bustina passa di mano in mano fino ad arrivare nelle mani di un ragazzino in seconda fila. Lo richiamo e gli ricordo che non può prendere medicine in classe senza un'autorizzazione scritta dei genitori. Ma quella è una medicina?
"No, prof! E' un digestivo!"
Ora, a meno che i miei alunni a colazione non mangino bue allo spiedo, mi chiedo a che cosa possa servire un digestivo alle 10 di mattina.
Il mistero è presto risolto: il "digestivo" in realtà è un integratore.  "Vabbè, prof, è lo stesso". Buono a sapersi

mercoledì 15 maggio 2013

Paura dei cani, paura dei padroni

Stamattina ascoltavo "Il ruggito del coniglio" su Radio2, l'argomento del giorno era "Chi è che non vi invita più o che non invitate più?".
A un certo punto i conduttori Presta e Dose hanno letto il messaggio scritto da una tizia sulla pagina facebook del Ruggito, subito coronato dal plauso di ben 8 "Mi piace".
Vorrei scrivere un messaggio alla simpaticona (non per niente si fa chiamare "BivPernienteSimpa), ma come saprete ho fatto solenne giuramento di non rispondere a nessuna delle innumerevoli idiozie che leggo su facebook. Non mi prendo più la briga di rispondere quando a scrivere boiate sono i miei amici, figuriamoci se mi vado a prender parole da una perfetta sconosciuta. Però la bile è tanta e il blog non è facebook... quindi mi sfogo qui.
Riporto di seguito il commento pubblicato dalla simpaticona:

Allora, grandissima merda umana... se tu non fossi così ignorante, sapresti che la paura dei cani è un problema molto diffuso, spesso all'origine ci sono eventi traumatici (aggressioni da parte di cani) avvenuti nei primi anni di vita; chi ne soffre può avere attacchi di panico anche alla vista del cane più innocuo e minuscolo del mondo. A volte si configura come una vera e propria fobia, e in tal caso è consigliabile rivolgersi a uno specialista. Nei casi meno gravi invece è possibile risolvere il problema con l'aiuto di un amico che abbia un cane: basta prendere confidenza con il quadrupede in modo graduale, alla presenza del padrone.
Quando una persona che ha una fobia è esposta all'oggetto delle sue paure, perde completamente l'uso della ragione. Dirle che il cane è buono non serve assolutamente a niente. 
Ho paura dei cani da quando, in tenerissima età, sono stata aggredita. Ho avuto amici intelligenti e sensibili che hanno capito la situazione e mi hanno permesso di familiarizzare con i loro quadrupedi in modo graduale. Ho incontrato tonnellate di idioti che, quando li imploravo di tenere il loro bestione lontano da me, mi hanno risposto "Non preoccuparti, è buono".
Ora, cara BivPernienteSimpa, complimenti per la tua sensibilità.
Spero che tu ti sia divertita a umiliare una poveretta che ha un problema.
Spero soprattutto che con l'avanzare degli anni tu inizi a soffrire di vertigini, e quando ti inviteranno a cena su un ponte sospeso vorrei essere lì per dirti "Ma non preoccuparti, non c'è nessun pericolo".
E agli 8 cretini che hanno cliccato "Mi piace" dico che se per loro la compagnia di un cane durante una cena conta di più di un'amicizia, allora la loro vita deve essere davvero molto squallida.




Viva Groupon

Sono una fanatica di Groupon. Ci compro di tutto, dalle sedute dal parrucchiere, ai massaggi, alle cerette.
Domenica ho usato un buono per una cena a quattro in un agriturismo dal nome ispirato al culto del fagiolo: Magnafasoi. Sul menù troneggiava il mitico quadro del vecchio che mangia fagioli, omaggio a Teomondo Scrofalo. Un successone comunque. Alla faccia delle premesse fagiolare, il locale è molto elegante, il cibo saporito e il gestore una specie di efficacissimo cyborg (scorrazzava da un tavolo all'altro servendo da solo, alla velocità della luce, una sala piena di clienti, e trovava pure il tempo per fare due chiacchere).

Bene, oggi toccava all'estetista per lo smalto semipermanente su mani e piedi. Le mani sono ok, un colorino neutro che sembra quasi che non ci sia. Ma i piedi...
COMMESSA - Che colore vuoi?
IO - Ma, farei qualcosa di neutro...
- Noooo! Sarebbe un peccato, con delle unghie così belle. ti faccio vedere i colori nuovi
- Allora magari questo rosso scuro...
- Noooo! Com'è cupo! Lascia stare, arriva l'estate. Guarda questo colore, è meraviglioso
- Mmmm... un po' troppo rosa shocking... magari qualcosa di più tranquillo?
- Guarda, questo è me-ra-vi-glio-so, è arrivato stamattina, un colore pesca stu-pen-do
E fu così che mi ritrovai ad avere per un mese le unghie dei piedi di un arancione assolutamente improponibile. Penso che comprerò un paio di stivaletti estivi.




martedì 7 maggio 2013

Improbabili assedi

Oggi a scuola guardiamo un film: "Le crociate".
La città sta per essere assediata, i musulmani arriveranno a breve. L'eroico cavaliere cristiano predispone la difesa: dall'alto delle mura dà indicazioni a degli uomini che segnano con delle pietre bianche delle distanze, in base alla gittata delle armi di cui dispongono.
"Prof, che cosa fanno quelli? Una strada?".
Certo, mi pare geniale. Per difendere una città che sta per subire un assedio preparo una bella strada che faciliti l'ingresso dell'invasore.
Se le Crociate le avessero combattute i miei alunni, Gerusalemme sarebbe stata persa in un quarto d'ora.

sabato 4 maggio 2013

I molti significati del verbo "bruciare"

Sabato mattina, ore 7.30, io e 4 colleghe di scuola e di car sharing (grande invenzione!) ci fermiamo a prendere un caffè.
Una delle colleghe sbircia un quotidiano locale e annuncia: "Hanno bruciato una scuola!". L'articolo si riferisce proprio al ridente paesino in cui si trova il nostro istituto. Le facce cambiano colore, grandi sorrisi: "Dai che è la nostra! Controlla, controlla".
Falso allarme: la notizia in realtà si riferisce a quattro ragazzini pizzicati dai vigili mentre "bruciavano" le lezioni, nel senso che non erano andati a scuola.
Solo chi sa cosa vuol dire insegnare in classi di 30 animali in un istituto professionale della profonda provincia, un sabato mattina di maggio, può capire cosa spinge cinque rispettabili professoresse a tali inconfessabili desideri. Quando poi l'equivoco è stato chiarito, confesso che la tentazione di dar fuoco noi stesse alla scuola è stata forte.
Ma poi alle 8 eravamo in classe sorridenti, pronte ad affrontare un altro sabato mattina a scuola: grazie a Dio ne mancano solo 5 prima delle vacanze estive.

venerdì 3 maggio 2013

La mia agenda

Scrivo tutto sulla mia agendina, senza mi sento persa. Un paio d'anni fa la dimenticai a casa dei miei e per due settimane continuai a telefonare a mio padre per farmi dire che cosa dovevo fare.
Ebbene, è successa la catastrofe: ho dimenticato l'agendina da qualche parte a scuola.
Ho vissuto due giorni nel panico, temendo che l'avesse trovata uno dei miei studenti. Avrebbe potuto dilettarsi a leggere annotazioni quali "Prendere la pillola" o le date di inizio del ciclo. Per non parlare di "Visita ginecologica: no sesso per 48 ore".
Già mi vedevo sputtanata a vita con murales o foto su scuolazoo (del tipo: "Sapete perché la prof XXX era nervosa lunedì? Perché non trombava da ben 48 ore").
L'SMS più bello che abbia mai ricevuto? Non "Ti amo tesoro", bensì "Ciao collega, ho trovato la tua agendina, te la lascio nel cassetto".

giovedì 2 maggio 2013

Basta un cane in braccio

Non sono una grande amante degli animali e ho paura dei cani.
Mi ha sempre infastidita però vedere come delle bestie ignare siano strumentalizzate da vip e politici. In particolare, ricordo che alle scorse elezioni non c'era politico che non si facesse ritrarre con una belva pelosa tra le braccia.
Domenica scorsa ero a casa del moroso e lui
mi ha scattato una foto mentre tenevo in braccio uno dei cuccioli della sua cagna. Poi ho usato la foto come immagine del profilo su facebook. Risultato: 43 "Mi piace" in poche ore.
Se mai dovessi darmi alla politica, mi farò ritrarre con una nidiata tipo carica dei 101.

Carramba che sorpresa

Sono in ritardo, il moroso arriva e io ancora devo inserire al computer i voti delle pagelline.
Soluzione? "Amore, mi dai una mano, vero? Basta che mi detti questi voti nella colonnina".
Quando una persona che non sia un prof vede registri, compiti in classe, verifiche, si commuove e si fa prendere subito. Lui non è da meno, e subito comincia con i commenti...
"Guarda questo, ha preso 7, che bravo! E quest'altro 8, addirittura! Aaaahhh, e chi è questo scemo qui che ha preso 4???". Chissà come si chiama questo genio, diamo una sbirciatina alla colonna dei nomi. Carramba che sorpresa! Abbiamo appena scoperto che suo nipote è mio alunno.

giovedì 11 aprile 2013

Abiti da cerimonia

Mi aspettano un paio di matrimoni e non posso più riciclare il solito vestito usato per presenziare alle nozze di amiche e cugini negli ultimi cinque anni (o sei? o dieci? ...).
Alla ricerca della mise che mi farà sembrare una diva, ho sbirciato su un sito di abiti da cerimonia. Così (senza nessun secondo fine, lo giuro!) mi è caduto l'occhio sulla sezione dei vestiti da sposa. E mi sono chiesta: ma se tu, uomo, vedessi la tua promessa sposa conciata così, sinceramente, non scapperesti a gambe levate salendo sul primo autobus di passaggio?
E già che ci sono lancio un sondaggio. Attendo i commenti degli innumerevoli lettori e lettrici del blog: quale dei seguenti tre abiti sceglieresti per farti piantare sull'altare?
Modello A "La morte del cigno"
Modello B "Panna montata impazzita"
Modello C "Troione neoclassico dall'improbabile vitino da vespa"








mercoledì 10 aprile 2013

Sbagliato numero

Sono a casa da sola a correggere compiti in classe, squilla il telefono.
- Pronto?
Mi risponde una voce maschile, un po' da maniaco, sembra un uomo di una certa età:
- Dove ti trovo?
- Scusi, con chi sto parlando?
- Dove sei?
- Con chi sto parlando?
- Antonio
- Antonio chi?
- Ho trovato il tuo numero sul Messaggero. Dove ti trovo?
- No, guardi, non credo proprio
A quel punto il signor Antonio deve aver capito di aver sbagliato numero. Cambia improvvisamente tono di voce, è un amabile vecchietto dalle buone maniere.
- Mi scusi, non ho fatto lo XXY123456?
- No
Si scusa sinceramente e riattacca.
Cari signori anziani che vi siete decisi a dare una svolta alla vostra vita sessuale ricorrendo a una massaggiatrice professionista, vi consiglio vivamente di investire i vostri soldi in modo più utile: un paio di occhiali.

venerdì 5 aprile 2013

Visita medica per insegnante afona

Anche quest'anno sono rimasta muta: problema tipico degli insegnanti, si perde la voce.
L'anno scorso sono andata avanti settimane. Avevo per fortuna una bidella intelligente: quando telefonavo a scuola per avvisare che stavo male, lei sentiva un rantolo (nghhh) e rispondeva "Oh, buongiorno professoressa, di nuovo senza voce? Non si preoccupi, avviso io".
Bene, oggi di fronte all'evidente impossibilità di parlare, sono andata dal medico. Riporto il dialogo tra me e il luminare della scienza medica in questione.
Doc: - Lei può tornare al lavoro tra due giorni, ma deve parlare a voce bassa
Io (rantolando): - Ma faccio l'insegnante
- Appunto, si vede che in classe parla a voce alta. Parli più piano
- Ho classi di 25-30 alunni, se parlo piano non mi sentono
- Mmm... in effetti sono tantini. Dove insegna, alle elementari? I bimbi che età hanno?
- Tra i 14 e i 20, scuole superiori, tutti pluriripetenti
- E cosa insegna?
- Italiano
- Ah, ecco perchè parla, se insegnasse matematica potrebbe scrivere un'equazione alla lavagna e sarebbe a posto.
E su questo ho deciso che non valeva la pena sprecare fiato. Dottore, insegno in scuole dove l'ora di italiano è considerata appena poco più impegnativa della ricreazione, e anche la matematica non se la passa meglio. Se non sono in forma perfetta i miei cari alunni distruggono la classe, che peraltro è già di suo in condizioni alquanto precarie (ci è saltato il pavimento, le finestre stanno su grazie a dei pezzettini di carta inseriti per tappare i buchi tra vetro e cornice). Quindi se lei ritiene mi dia pure solo due giorni di malattia, io tornerò a scuola e nel giro di due ore sarò di nuovo afona.
Deve aver capito: cinque giorni di riposo.

lunedì 25 marzo 2013

Come sopravvivere a facebook

Regola numero 1: mai rispondere a chi scrive una boiata su facebook.
Non ne vale la pena, tanto continuerà a crederla, e in più si innescherà un botta/risposta senza fine.
Quindi continuate pure a sbandierare che i due marò sono eroi nazionali e che dovremo rimandare in India tutti gli indiani che vivono in Italia.
Continuate a riempirvi gli angoli della casa di cipolle perchè vi salveranno assorbendo tutte le malattie.
Continuate a illudervi che il vostro lavoro sia il più duro del mondo, e che gli insegnanti siano dei fancazzisti che "lavorano" mezza giornata e fanno 3 mesi di ferie. 
Continuate a schifarvi per le nefandezze dei cinesi, che producono elastici per capelli usando preservativi riciclati.
Condividete immediatamente la vostra sconvolgente scoperta in modo da renderne edotti tutti i vostri amici, conoscenti, colleghi, vicini di casa e compagni di ballo.
Già è abbastanza difficile avere a che fare con i tanti esaltati che ci circondano di persona, ti pare che devo complicarmi la vita anche con quelli che ci sono on line?

Mia moglie Adam

Valentino Rossi è testimonial di una macchina che si chiama Opel Adam.
Nulla da dire sullo spot tv (a parte la frase finale "Perchè sei uno che vale", spudoratamente copiata).
Ma lo spot radiofonico...

- Io sono Valentino Rossi
BRUMM BRUMM
- Traduco per lei. Lei è Adam, la mia macchina
- E andate d'accordo?
- Be', lei qualche volta si accende
BRUMM BRUMM

Ora, passi per la scelta di attribuire a un'auto il posto di una donna (del tutto plausibile, per alcuni uomini la macchina viene prima della moglie).
Ma all'illuminato pubblicitario che ha concepito questo intelligentissimo dialogo, non è venuto in mente che forse ADAM come nome femminile non è particolarmente indicato?

Boa di piume

Come ho già raccontato, ho frequentato uno stage per imparare a camminare con i tacchi, muovermi in modo sensuale, ballare come una diva latina e giocare con guanti e boa di piume di struzzo. Esperienza divertentissima, tra donne ci si diverte sempre.
Ma se speravo di dare un pizzico di brio alla mia vita di coppia... Ecco come la mia dolce metà percepisce i miei sforzi per diventare una bomba sexy: 
"Tesoro, ci vai ancora a fare quella cosa con i pitoni?"

giovedì 21 marzo 2013

Primavera: il risveglio dell'ormone

Chissà perchè a scuola riesco sempre a dire qualcosa che si presta a doppi sensi. Sarà forse la primavera che risveglia le passioni, o il fatto che i miei alunni adolescenti hanno notoriamente l'ormone selvaggio, o il fatto che insegno in classi quasi esclusivamente maschili...
Oggi ho spiegato ai miei alunni di seconda che sono abbastanza soddisfatta del lavoro che stiamo facendo: "Vedo un miglioramento rispetto all'inizio dell'anno, è una classe in cui si riesce anche a fare qualche discorso intelligente ogni tanto e con il programma siamo pure messi bene. D'altronde il programma di storia di seconda è obiettivamente abbastanza breve, chissà perchè ce l'hanno più lungo quelli di prima..."
A questo punto cala improvviso il silenzio.
"Prof, cosa ha detto?".
Insomma, di tutto il mio discorso ovviamente hanno sentito solo le ultime sette parole.

Effetto tacchi a spillo


Domenica mi aspetta una seratina con le amiche, corso di gestualità e sensualità per ballerine. L'istruttrice è una grande donna esperta di burlesque, ci insegnerà a muoverci tra guanti, boa di struzzo e tacchi a spillo. Quasi quasi sfoggio quel bel paio di sandali tacco 11 che ho comprato alle ultime svendite e che non ho mai avuto il coraggio di mettere... però essendo nuove magari è il caso che le porti un po' in casa per sformarle. Tanto più che stasera viene a trovarmi la mia dolce metà, cenetta insieme e seratina a casa...
Quando apro la porta al mio bello, lui si ferma un attimo e sgrana gli occhi. Per un momento crede di essersi sbagliato: "Oh cavoli, ma non avevi detto che saremmo rimasti a casa?".  Ricevo i complimenti più entusiastici che io abbia mai sentito in questi 5 mesi insieme.
A fronte del suo caldo entusiasmo, non ho avuto il coraggio di confessare che le avevo indossate solo per sformarle.
Senza parlare del fatto che, pur avendo limitato le mie camminate al tragitto camera/cucina, dopo poco più di un'ora avevo comunque i piedi massacrati... e chi glielo dice adesso che stasera mi troverà in pigiamone felpato e ciabatte con gli orsetti?

PS: Su internet ho trovato la foto dei miei sandali. Apprendo con soddisfazione che li ho pagati decisamente meno del loro prezzo. Fa sempre piacere...