(ex?) zitella... ex precaria!

sabato 29 dicembre 2012

La vie en rose

Finalmente è arrivato l'Amore con la A maiuscola. Tutto un tripudio di rose, fiori e amorini, una meraviglia, da non crederci.
Che dire? Trovare un quarantenne single, adorabile, pieno di attenzioni e privo di tare mentali è qualcosa che ha a che fare con il miracolo.
Me lo ricordano i commenti delle amiche, che quando do loro la bella notizia, mi chiedono "Com'è? Che lavoro fa? Non ha turbe psichiche?".
Per la serie... mai perdere la speranza.

Facce di bronzo su facebook

Uso questo blog per sfogo personale.
Il mondo è pieno di gente che non sa gestire la propria vita personale. Di gente che ti cerca solo quando ha bisogno di qualcosa, ad esempio di un passaggio in macchina. Gente che poi quando organizza una festa non ti invita, tanto il passaggio in macchina ce l'ha già.
Ora, già è seccante dover rispondere alle diverse persone che mi chiedono "ci vediamo stasera alla festa di xxx". Ma passi.
Quello che proprio non digerisco è il fatto che poi tu pubblichi su facebook le foto della tua festa e frasi del tipo "Grazie a tutti per il bellissimo festone".
Ma dico, mezzo neurone funzionante ce l'hai? A fronte di cotanta prova di tatto e sensibilità, non riesco neanche a offendermi, solo a stupirmi.

Giustificazioni 2

Prego di giustificare l'assenza dell'alunno XXX il giorno 21/12/2012 per motivi "pensavo ci fosse la fine del mondo". Ineccepibile.

martedì 4 dicembre 2012

Giustificazioni

"Prof, non so cosa scrivere sulla giustificazione come motivo"
Devi scrivere il motivo per cui sei non sei venuto a scuola.
"Ho fatto un musical, tre giorni tardi, ero stanco morto, non ce l'ho fatta ad alzarmi"
Direi che puoi scrivere "Indisposizione", è più dignitoso.
Ma la classe vuole sapere, cosa vuol dire indisposizione? Che sei malato? Lui non era malato, era solo sfatto. Spiego allora che "indisposizione" vuol dire che non sei in condizione di venire a scuola, per un motivo qualunque. "Ad esempio una sbornia?". Sì, ad esempio.
In sostanza, insegnamo ai ragazzi a usare il burocratese per evitare di dire la verità.
Tanto che poi restiamo spiazzati di fronte a giustificazioni del tipo:
"Si prega di giustificare l'assenza dell'alunno XXX per MATTANZA DEL MAIALE"

giovedì 22 novembre 2012

Ancora complimenti

"Sai, spesso mi dicono che dimostro meno anni di quelli che ho"
Lui mi guarda perplesso: "No, non direi".
Uomini, prima di rivolgere la parola a una donna, ricordatevi di collegare il cervello, grazie!

giovedì 15 novembre 2012

Sfigati su facebook


Già abitualmente non trovo particolarmente intelligente condividere su facebook frasi a effetto, perle di saggezza e stucchevolezze varie, con errori ortografici assortiti ("Un nubifraggio di coccole", "Amico e chi ti stà accanto nei momenti bui").
Ma in particolare, leggere frasi come "Ama appassionatamente, perché è l'amore il sale della vita" oppure "Felicità non è volere ciò che non si ha, ma è volere ciò che ti sta accanto", e sapere che chi scrive queste frasi mi ha scaricata (dopo un periodo variabile da un giorno a un mese) perché non se la sentiva di avere una relazione, perché diceva di non essere capace di innamorarsi a causa di traumi pre e post adolescenziali vari, perché aveva la maturità di un bambino di tre anni... ecco, tutto questo a me, onestamente, li fa sembrare tanto, ma tanto sfigati.

Pigiami

Decido che è ora di svecchiare il parco pigiami, il pigiamino azzurrino a pois che ho dalle scuole medie inizia a perdere colpi e il pigiamone XXL con i conigli ereditato da mia madre non si addice alle mie recenti frequentazioni. Non dico un intimo supersexy, ma quantomeno una cosina simpatica e non troppo da suora, giusto per non far brutta figura con il mio "lui".
Do un'occhiata agli scaffali di un negozio. Escludiamo la supertutona in pile (scritto "pail", naturalmente, così come "leghins"). Vedo un simpatico pigiamino blu con pantaloni a grossi pois, una mucca pacioccona in stile finto Benetton, prezzo stracciato, cotone buono: è fatta.
Ma stavolta non ci casco, controllo la scritta (contrariamente a quanto fatto in passato). La simpatica mucca è attorniata dallo slogan: "Gli uomini sono come i sogni" . Ma sotto, in piccolo, c'è la postilla "Non sono mai come li vorresti".
Salvata in corner!

mercoledì 14 novembre 2012

Le mie ragguardevoli conquiste

Mi invita a ballare uno che conosco di vista, devo averci ballato una volta.
In una decina di minuti di salsa, riesce a chiedermi: come mi chiamo, quanti anni ho, di dove sono, se sono sposata.
Ma soprattutto, mi parla di lui: dove è nato, quanti anni ha, che lavoro fa, dove abita, da quanto tempo si è trasferito in questa città, cosa fa, cosa non fa.
La conversazione, tra un passo di salsa e l'altro, è surreale: mi racconta che quando era al suo paese, frequentava solo gente "di un certo livello, tutti laureati". "Ah, e tu in cosa sei laureato?" "Io? No, io ho il diploma di ragioneria".
Poi mi parla della sua famiglia, in particolare dei suoi nipotini. Perchè a lui i bambini piacciono tanto, ma purtroppo non ha avuto figli, perchè non ha incontrato l'anima gemella, ma gli piacerebbe tanto e spera di incontrarla presto. "A proposito, a te piacciono i bambini?"
No, li odio, non li sopporto, non voglio averne... fugaaa!

martedì 23 ottobre 2012

Consigli per le single

Alle single consiglio di essere sempre in ordine, perfettamente lisce e depilate, fresche di manicure/pedicure e lo smalto impeccabile, i capelli vaporosi e profumati di balsamo, nell'ipotesi che il principe azzurro finalmente si decida a passarvi la sua mano.
Corollario: il giorno in cui dopo mesi/anni di zitellaggine incontrerete finalmente un uomo speciale, avrete inevitabilmente i capelli sporchi, le unghie troppo lunghe, le gambe pelose e le mutande con il buco.
Corollario 2: se lui è davvero così speciale, non ci farà caso.

A proposito di gessi

Il gesso è lo strumento di lavoro principale per le insegnanti di lettere grafomani quali la sottoscritta.
Nelle scuole i gessetti sono merce rara, tanto che da anni ho l'abitudine di imboscarne sempre un pezzetto nel mio astuccio, lo tengo in serbo per i momenti di carestia. E devo dire che mi capita spesso di usarlo.
Quest'anno credo che la mia scuola abbia acquistato uno stock di gessi in un hard discount di Pechino. Si spezzano mentre scrivi, si sbriciolano tra le dita, una cosa mai vista.
In compenso, sembra che siano diventati sempre più preziosi.
Oggi mi è capitato di avere un paio di minuti liberi, così ho pensato bene di approfittarne per chiedere il gesso alla bidella, visto che in classe era finito.
Vedo che la bidella estrae dal suo cassetto una scatolina nera di cartone ondulato e lucido, sembra un portagioie. La apre e compare una nuvola di carta velina color panna. Scansa la carta velina e in fondo alla scatolina emergono 4-5 gessetti, custoditi gelosamente, neanche fossero d'oro.
A quel punto non ho avuto il coraggio di chiedere se poteva darmene 2-3, anziché uno solo. Sono tornata in classe tenendo in mano il gessetto come se fosse stato un prezioso cristallo.
Se continua così, avremo dei gessi composti da segatura tenuta insieme con lo sputo, ma li custodiremo nei reliquari.

Analisi logica

Lezione di grammatica: il soggetto.
Il soggetto di una frase non è per forza un nome. Ad esempio, nella frase "Fumare nuoce alla salute", "fumare" è il soggetto.
Ragazzi, e se io ho la frase "Studiare è bello", che cos'è?
"Una cazzata, prof".

Rime pericolose

Anche quest'anno mi toccano le lezioni di poesia, in cui spiego ai futuri meccanici i diversi tipi di verso, la rima, che cos'è un sonetto, ecc...
Oggi lezione su rima, assonanza e consonanza.
"Lavagna" rima con "castagna" e "Spagna".
Invece non rima con "legna".
Ragazzi, che cosa fa rima con "legna"?
"FREGNA"
Vero, ma ragazzi, magari cerchiamo un'altra parola più adatta.
"Prof, FREGNA! Perchè FREGNA non va bene?".
Quando faccio queste lezioni, devo ricordarmi di non chiedere mai che cosa rima con fatica, persona, mazzo, ecc...

giovedì 4 ottobre 2012

Autocensura

Nel mio post di settembre"Restiamo amici" citavo il nome cretino di un gruppo cretino ispirato a parti anatomiche femminili collocate sul lato B. A corredare il post, avevo inserito un'immagine che esponeva una serie di lati B in fila.
Di conseguenza, a questo post approdavano centinaia di persone che su Google evidentemente cercavano ben altro tipo di sito.
All'inizio la cosa mi ha fatto ridere, pensavo che un po' di pubblicità non guasta mai, e immaginavo che magari qualcuno si sarebbe incuriosito e avrebbe letto il blog.
Dopo aver superato le 400 visualizzazioni per questo post, ho rimosso le parole incriminate e la foto.
Questo farà drasticamente calare gli afflussi al mio blog, ma ho deciso che non ho tanta voglia che qui approdino uomini pippaioli alla ricerca di immagini soft-porno.

mercoledì 3 ottobre 2012

Latrin lover 3

Il marpionazzo mi aveva detto: "Mi piacerebbe rivederti. Ti lascio il mio numero di telefono, fanne l'uso che vuoi".
Ecco, appunto. Il bigliettino con il numero di telefono è finito nella raccolta differenziata appena ho svuotato la borsa. Sono fiera di aver contribuito a non abbattere alberi nella foresta amazzonica, direi che ne ho fatto il miglior uso possibile.

lunedì 1 ottobre 2012

Ricordi

Mi capita spesso di pensare che ogni storia, ogni avventura pseudosentimentale, per quanto squallida, mi ha lasciato qualcosa.
Il mio primo, lungo amore mi ha insegnato a riconoscere qualche costellazione.
Il mio secondo amore mi ha lasciato una serie di orologi,  indice di scarsa fantasia (me ne aveva regalati ben 3).
Il porco-verme con cui ci scappò un bacio e poi sparì tanti anni fa, mi ha lasciato una ricetta originale per la pasta con il tonno.
Il mio ultimo partner, che mi ha scaricata qualche settimana fa, ha lasciato nella mia dispensa una scorta di ottime freselle al finocchietto selvatico. Ho buttato via le sue foto, i suoi messaggi, ma non le freselle, che sono buonissime e che mi hanno risolto la cena di stasera. Decisamente, non tutto il male vien per nuocere!

venerdì 28 settembre 2012

Cose da blogger

Ho scritto dei post di cui vado molto fiera, li trovo divertenti e ironici.
Ho scritto altri post così così, ne avevo bisogno per sfogarmi, ma non sono venuti fuori particolarmente brillanti.
Alcuni post sono stati letti da molti visitatori del mio blog, altri (di solito quelli migliori) chissà perchè non li clicca nessuno.
Ma qualcuno mi spiega perchè il post di settembre "Restiamo amici" ha avuto 160 visualizzazioni, contro le 3-4 in media degli altri post? Il fatto che per corredare quel post avessi inserito una foto di culi in fila, c'entra forse qualcosa?
Ecco amiche/amici, se avete un messaggio di fondamentale importanza da lanciare all'umanità attraverso i vostri blog, non dimenticate di inserire a caso le parole "culi fantastici": faranno schizzare alle stelle il vostro numero di lettori.

giovedì 27 settembre 2012

Latrin lover 2

"Come mai non mi hai chiamato? Hai perso il bigliettino con il mio numero?"
Prova a risponderti da solo.
Forse è perchè hai 20 anni più di me. Forse perchè ti consideravi molto galante a fare apprezzamenti sul mio "bel culetto". Forse perchè sei un marpionazzo da quattro soldi e ci provi con chiunque respiri e sia vagamente di sesso femminile.
Facciamo così: ti restituisco il tuo bigliettino e ti chiami da solo.

Buono a sapersi

A scuola devono aver deciso di risparmiare sulla qualità dei gessetti, forse c'era un'offertona alla LIDL. Fatto sta che questi gessetti ti si spezzano tra le dita con una facilità estrema.
Oggi me ne sono lamentata con i miei studenti. Uno di loro mi ha risposto "Prof, no ghemo neanca i schei pea carta igienica. Se netemo el cueo coe mani".

(Prof, non abbiamo neanche i soldi per la carta igienica, ci puliamo il culo con le mani"; chiedo venia per la trascrizione e ricordo che non sono veneta).


mercoledì 26 settembre 2012

Cene romantiche


Secondo Mami, le signorine per bene in pubblico piluccano  come cardellini, non si ingozzano come tacchini.
Io evidentemente non sono una signorina per bene, visto che mi piace mangiare e quando sono in compagnia mi viene ancora più appetito.
Sono uscita con uno che per il primo appuntamente mi ha invitata a cena in una sagra.
Dopo un piatto di gnocchi, passiamo alla grigliata. Verso metà bistecca mi fermo un secondo, lui sorride e osserva "Non ce la fai a finirla, vero?". Ce la faccio, tesoro, ce la faccio.
Nonostante io mangi abbastanza lentamente, finisco circa 30 secondi prima di lui. Quando ingoio l'ultimo boccone di polenta, lui visibilmente stupito esclama: "Ma ti sei mangiata tutto! E non solo, hai anche finito prima di me!".
Allora tesoro, chiariamoci: mi piace mangiare ma non son mica una fogna, e se anche per caso lo fossi non sarebbe il caso di farmelo notare. Circolare, prego.

martedì 25 settembre 2012

Geografia

"Prof, se ne intende di geografia?"
Un dottorato in geografia, una laurea straniera in geografia, direi di sì.
"Allora mi sa dire se c'è una squadra che si chiama NEWHAMP qualchecosa, a che città corrisponde? Londra?"
Ecco, anni e anni di studio non mi avevano preparata a questo.

lunedì 24 settembre 2012

Autoritratti



Ma quanto sfigato è un uomo che...
... si scatta foto da solo nella sua camera da letto
... in queste foto fa espressioni tipo "uomo che non deve chiedere mai"
... pubblica queste foto su facebook
... e soprattutto, si clicca "Mi piace" da solo?!


domenica 16 settembre 2012

Latrin lover

Sono incappata in un gran marpione: mezza età abbondante, fresco di divorzio, convinto di essere spiritoso. Si diverte a fare il galante, butta là una serie di battute per sondare il terreno, mi dice una serie di carinerie.
Ma tesoro, alla tua età dovresti sapere che prima di parlare a una donna è utile collegare il cervello, così eviteresti di farmi complimenti del tipo: "Ecco perchè pensavo che tu fossi più giovane, hai ancora i brufoli".

venerdì 14 settembre 2012

Matrimoni

Sono stata a un matrimonio il cui celebrante doveva essersi fatto un grappino per colazione.
"Siamo qui per unire Tizia e ... come si chiama lo sposo?"
Poi si è scusato perchè la metà dei presenti "non capiscerà" la predica, essendo stranieri.
Ma soprattutto, "non osi sparare l'uomo ciò che Dio ha unito".

Non è nulla però in confronto al prete che tempo fa, leggendo a una mia amica e al suo novello sposo gli articoli di legge su diritti e doveri dei coniugi, ricordò loro che entrambi sono tenuti a contribuire al mantenimento della famiglia con le loro attività "professionali e casalingue". 

E grazie a Dio, anche per quest'anno la stagione dei matrimoni si è conclusa.

La scuola delle nuove tecnologie

Entro nella mia nuova classe e con somma gioia vedo appesa al muro la LIM, lavagna interattiva multimediale, praticamente uno schermo digitale gigante. E già mi vedo a proiettare video, immagini, power point, per non parlare del collegamento a internet e delle molteplici funzioni di questa meraviglia.
Esprimo subito il mio entusiasmo ai ragazzi, che subito provvedono a smontarlo:
"Prof, no ghemo el computer, a cosa la tachemo a lim?" (Prof, non abbiamo il computer, a che cosa colleghiamo la lim?).
Ecco, appunto

Ricomincia la scuola

Quest'anno insegno in un ITIS. Cioè, stando al programma, devo spiegare a una ventina di futuri meccanici a leggere poesia e teatro. Oltre naturalmente a insegnare a scrivere con grafia leggibile e senza troppi strafalcioni. Strada facendo si cerca anche di usare ogni tanto il cervello, leggere, scrivere, parlare in un italiano plausibile dicendo cose vagamente sensate.
Che Dio ce la mandi buona!

mercoledì 12 settembre 2012

10 frasi da evitare quando si scarica una donna

Per carità di Dio, uomini che leggete questo blog, se dovete scaricare una donna evitate come la peste le seguenti frasi:
1- sto passando un periodo difficile
2- non riesco a innamorarmi
3- non sono capace di gestire una relazione
4- so che ti farei soffrire
5- non voglio farti soffrire
6- ho un brutto carattere
7- sono abituato a stare da solo
8- ti considero una cara amica
9- se avrò una figlia, la chiamerò con il tuo nome
10- restiamo amici.
Naturalmente questo elenco è frutto della mia decennale esperienza personale di bidonate.
Ecco, uomini, evitate tutte queste minchiate. Dite chiaramente: non sono innamorato di te, e tanti saluti.

mercoledì 29 agosto 2012

Stagioni universitarie

In prossimità degli esami, la mia casella di posta elettronica dell'università si riempie di mail come la seguente:
"Salve prof, mi dice le date degli appelli di settembre? Ho guardato il calendario della sessione estiva ma non ci sono".
Forse perchè settembre fa parte della sessione autunnale?

giovedì 16 agosto 2012

Lo zombie di Windjet

Finalmente mi sono fatta una bella vacanza degna di questo nome, in un posto bellissimo e in ottima compagnia di un'amica.
Unico neo: aver scelto una compagnia aerea, Windjet, che al momento del volo era sull'orlo del fallimento. 10 ore di attesa in un areoporto siciliano, con temperature polari per l'aria condizionata a palla, panchine scomodissime e hostess rassicuranti, del tipo "Forse partite alle 3 di notte, se non falliamo nel frattempo".
Il colmo? Come uno zombie, dopo una settimana dallo stop ai voli e dal fallimento, Windjet si manifesta periodicamente nella mia casella di posta elettronica: "Partecipa al grande concorso volaWindjet". Mi immagino le ondate di vaffa che partirano da cori di passeggeri rimasti a piedi, ma ben lieti di concorrere per vincere un prestigioso kit di prodotti di bellezza.

Crisi d'identità

Avendo appena rinnovato la mia carta d'identità, scopro di essere alta 189cm (anziché il più modesto 168 che avevo dichiarato io).
Peccato che, stando alla ASL, io sia nata nel 1915 (anziché 1975).
Insomma, stando ai miei documenti ufficiali, sono una top model attempata.


Annunci

1996, annuncio ai miei genitori che sto felicemente insieme al mio primo ragazzo.
Risposta di mia madre, in lacrime: "Credevo fossi votata alla zitellaggine".
Una decina di anni più tardi, quando ho annunciato che la storia era finita, mia madre voleva stappare lo spumante.

2009, annuncio ai miei genitori che sto con il mio secondo ragazzo, che peraltro è di colore e vive all'estero.
Risposta di mio padre "Pazienza". Pungolato da me, aggiunge "E' a te che deve piacere".

2012, non è proprio un annuncio ma insomma, avviso i miei che sto frequentando una persona.
Risposta di mia madre: "Non farti illusioni".
Risposta di mio padre: "Eeh?". Aveva dimenticato l'apparecchio acustico.

Ecco, forse quest'ultima risposta è la più normale.

martedì 24 luglio 2012

Corsi last minute

Sono un'esperta delle ripetizioni last minute, in ogni campo. Ecco un elenco delle richieste che ho ricevuto in passato:
- mia figlia ha preso 4 in latino tutto l'anno, domani ha compito, le puoi dare un paio d'ore di lezione? Sì, e magari anche un cero a Sant'Antonio in omaggio
- la settimana prossima ho un concorso, mi insegni a usare Excel? Basta un'ora?
- la settimana prossima ho un concorso, mi insegni il francese?
E adesso, fresca di giornata: mi insegni a ballare salsa? sono libero domani.
Certo, io ti insegno pure, però non credere di poter fare il figo in pista con un'ora di lezione data da me, che non sono neanche una maestra ma sgambetto malamente... ma tanto, neanche se ti insegnasse la Fracci impareresti a ballare in un paio d'ore. D'accordo, appuntamento domani, ti insegno a ballare la salsa. No problem.


venerdì 20 luglio 2012

Furti

Ieri sono andata a ballare in una specie di enorme sagra della salsa e mi hanno rubato la borsetta, che come al solito avevo appoggiato su una panchina per ballare.
Il ragguardevole bottino che il ladro ha ottenuto consiste in:
- borsa in plasticone, ormai vecchia
- bottiglietta d'acqua di rubinetto
- fazzoletti di carta
- assorbenti
- mentine
- mutande di ricambio.
Il borsellino, il cellulare e le chiavi di casa, invece, li avevo in tasca.
Gli amici mi hanno suggerito di preparare un cartello da lasciare in borsa per il prossimo furto, con scritto sopra "Tiè!"

lunedì 2 luglio 2012

La mia finale Italia-Spagna

Qual è il vantaggio dell'avere amiche straniere? Che durante la finale degli Europei, quando tutti si organizzavano per vedere la partita, noi abbiamo deciso di bere qualcosa e andare al cinema.
Ci siamo date appuntamento in piazza Duomo, dove c'è un bar sempre aperto e sempre affollato. Ieri sera sembrava il deserto, un'atmosfera surreale da post-guerra atomica.
A quel punto abbiamo rinunciato al cinema e ci siamo date al bere (e al mangiare) in uno dei pochi bar aperti, ovviamente munito di tv.
E lì, tra una chiacchera e l'altra, è emersa la mia totale incompetenza in fatto di calcio. Al primo goal ho esultato, imitando l'entusiasmo degli altri avventori, salvo poi scoprire che metà dei clienti del bar erano spagnoli.
Prima di arrivare al 4-0 per gli spagnoli, eravamo già in gelateria, e tanti saluti al calcio.

sabato 23 giugno 2012

Cene di fine anno

In questo periodo si accumulano le cene di fine anno: con i colleghi di scuola, con i compagni del corso di spagnolo, la scuola di ballo, ...
Ieri toccava ai colleghi. Io ho sempre sostenuto che fuori dalla scuola siamo tutti più belli, abbiamo un'aria più curata e più rilassata, siamo irriconoscibili. Dentro la scuola, per quanti sforzi facciamo, abbiamo tutti irrimediabilmente la faccia da prof.
A tavola un collega mi ha detto "Non ti ho vista tanto a scuola quest'anno".
L'ho guardato perplesso "Ma se ero la coordinatrice della tua classe. Quella che ti rincorreva nei corridoi perchè non scrivevi nel registro quando c'era qualche attività, che ti inseguiva per farti inserire i voti in pagella, che ti rompeva le balle perchè portavi i ragazzi fuori dalla classe durante le ore di lezione".
"AAAAAAH, sei tu".
Non mi aveva riconosciuta. Va be', ho capito: un bel vestito, un po' di trucco e una piega fanno miracoli. Ma anche il fisiologico rimbecillimento da fine anno scolastico dà una mano.

sabato 16 giugno 2012

Sentirsi giovani

Stamattina, mentre andavo a scuola per fare scrutini, un tizio in tram ha tentato un abbordaggio chiedendomi "Com'è andata a scuola? Sei stata promossa?". Alla soglia dei 37 anni, devo dire che questa domanda fa anche piacere

venerdì 8 giugno 2012

Ultime chicche

Ultimi giorni di scuola, ultime perle di saggezza.



Il famoso Owens, un atleta UN PO' SCURO DI CARNAGIONE, si distinse nella specialità del SANTO IN LUNGO.








Nella foto qui a fianco, invece, si vedono i SOLDATI DELL'ESERCITO FASCISTA, che naturalmente si chiamavano BARILLA.
Certo, visto il fattore anagrafico, non stupiamoci poi se l'esercito fascista si prese qualche solenne batosta.




A questo punto, direi che l'anno scolastico può finire.


venerdì 25 maggio 2012

Uscite a costo zero


Premetto che non sono una che scrocca, quando sono in compagnia maschile non mi aspetto che sia sempre lui a pagare.
Però c'è uno che esagera in senso opposto. Siamo usciti 2-3 volte a bere un aperitivo. Ogni volta, aspetto che lui accenni il gesto di pagare il conto ma siccome non lo fa immancabilmente finisco per offrire io, che a quel punto ne ho comunque le scatole piene e non vedo l'ora di andarmene.
Ecco, lo stesso personaggio mi ha appena invitata con il seguente messaggio: "Mi hanno regalato i biglietti per un concerto, vieni? Io però sono a piedi. Tu hai la macchina, vero?".
Tesoro, io la macchina ce l'ho ma ti assicuro che la userò in modo molto più utile: ci carico sopra 4 amiche e vado a ballare.

giovedì 17 maggio 2012

Amore carnale

Ripasso su Dante, i lussuriosi: sono quelli che peccano di amore carnale.
"Cioè prof?"
"Cioè, ragazzi, amore fisico"
"Eh?"
"Amore inteso in senso materiale, l'amore fisico, passionale, invece quello che Dante ha per Beatrice è un amore spirituale"
"Prof, non ho capito"
"Insomma ragazzi, il SESSO!"
E finalmente scorgo un bagliore di interesse nei loro sguardi.
"Prof, allora qua siam tutti peccatori"

domenica 6 maggio 2012

Laura era un trans

Verifica di letteratura su Petrarca, ho chiesto la parafrasi di
"Chiare, fresche et dolci acque,
ove le belle membra
pose colei che sola a me par donna".
Trovo diverse chicche del tipo:
"Chiare, fresche e dolci acque dove si immerse quella che a me sembra una donna".
Perchè, invece Laura che cos'era, un travestito?
"Chiare, fresche e dolci acque dove vidi le belle braccia di quella che a me sembra una donna".
Oltre che trans, pure amputata.
Concludiamo con
"Date udienza insieme
a le dolenti mie parole estreme"
che parafrasato diventa
"giudicate insieme le mie parole dolose".
Cioè, sto zozzone di Petrarca andava con i trans, con giochini sadomaso gli mozzava le braccia, e giustamente alla fine viene processato. Mi pare chiarissimo.

martedì 1 maggio 2012

Scatena il truzzo che c'è in te

Quando esco, ballo con persone anche simpatiche e ben educate. Poi ci si scambia l'amicizia su facebook, indispensabile per organizzare uscite e serate. Ma ahimè, la formula "Ballo + facebook" tira fuori il truzzo che c'è in te, complice l'evidente difficoltà nell'espressione scritta.
Alcuni esempi di messaggi da me ricevuti:
- "La prossima volta balli con me, devo adattarti al mio stile". No, guarda, non son mica una Barbie: al limite io decido di adattarmi al tuo stile, ammesso che tu ne abbia uno.
- "La prossima volta vienimi vicino, perchè c'è sempre tanta gente da salutare e da ballare (SIC) e magari non ti vedo". Tesoro, se sei orbo non è colpa mia: se ti va di invitarmi a ballare bene, sennò ti assicuro che ne faccio anche a meno.
- "Hai lo sguardo assassino". Cioè, scusa? Sarebbe un modo di dirmi che ti guardo storto? 
Ah, naturalmente ho eliminato quei 3-4 errori ortografici per frase.

sabato 28 aprile 2012

VIta da single

Ultimamente cado spesso nei soliti luoghi comuni, ma qualche volta calzano a pennello.
Quando stavo con il mio ex, immancabilmente lui si vantava di qualche donna che ci provava con lui, ovunque andasse (lavoro, vacanze, ...). E lui naturalmente diceva di no solo perchè aveva me, sennò sai quante occasioni, tutte dietro a lui.
Quando mi sono decisa a mollarlo, dopo anni di indecisioni (lui non era convinto della nostra relazione, poverino...)  lui è caduto nel più totale abbrutimento: casa lavoro lavoro casa. A distanza di un anno ancora mi telefonava e si illudeva che potessimo tornare insieme.
Quando stavo con il mio ex, la mia vita sociale era simile a quella di una tenia.
Quando l'ho mollato, a 36 anni, con davanti a me la prospettiva della zitellaggine perpetua, ho deciso di farmi un regalo: mi sono iscritta a un corso di balli latino-americani. All'inizio mi fermavo a chiaccherare dopo le lezioni, quando sentivo di qualche gruppetto che si organizzava per uscire mi aggregavo sempre, senza aspettare che me lo chiedessero. Dopo la terza lezione ero già in pista, sapevo fare a malapena il passo base ma avevo voglia di ballare e di stare in compagnia.
Ora nella mia bacheca di facebook troneggia una foto, scattata a tradimento durante una serata, in cui io sono più o meno identica alla tizia della foto qui sotto: risate, minigonna e stivaletti con il tacco, cinque baldi amici che mi sollevano. 20 "Mi piace" nel giro di pochi minuti.
Devo dire che rispecchia molto la mia vita in questo periodo: non mi sono mai divertita tanto.





giovedì 26 aprile 2012

Alle terme

Mi arriva un sms da un amico: "Ci vediamo alle 18.30, poi andiamo alle terme e dopo a cena, mangeremo molto tardi".
Ok, eravamo d'accordo per una cena con un gruppetto di amici ma un bagnetto nella piscina termale non mi dispiace. Rispondo al messaggio, preparo il borsone con costume, ciabatte, accappatoio e mi avvio.
Sì, peccato che "Alle terme" sia semplicemente il nome di un bar conosciutissimo (da tutti tranne che da me, a quanto pare) dove siamo andati a prendere l'aperitivo...

lunedì 23 aprile 2012

Se lo dicono i Maya...

"Ragazzi, se non vi esercitate fin d'ora a scrivere dei saggi brevi, come farete tra un paio d'anni all'esame di maturità?"
"Prof, tanto il mondo finisce a dicembre 2012"

sabato 21 aprile 2012

Un amico in più

L'appuntamento "Ti confermo" si è poi realizzato secondo la modalità "Invito last minute".
Confesso che quando mi sono data al magico mondo del latino americano, un pochino in fondo in fondo speravo che la cosa mi  avrebbe ampliato l'orizzonte di conoscenze maschili. E chissà che tra una lezione e un ballo guancia a guancia, non ci scappasse qualche conoscenza interessante.
In effetti ho conosciuto gente interessante e ci sono pure uscita. Messaggini, facebook, balli appassionati, passeggiate al chiaro di luna, caffè e tante chiacchere con tutti.
Il primo in realtà era perso per un'altra e mi considerava tanto una cara amica.
Il secondo è già impegnato ma con me si trova tanto bene, mi considera una vera amica.
Il terzo, fresco di ieri sera, aveva voglia di andare a ballare e quindi mi ha invitata a uscire perchè il latino americano si balla in coppia, con me si trova bene e mi considera un'amica.
Oh, ma vi siete messi d'accordo?!

venerdì 20 aprile 2012

L'invito "Ti confermo"

Sto collezionando una serie di inviti in modalità "Ti confermo", da uomini diversi.
Funziona così: una settimana prima ti dicono "Sabato si potrebbe uscire". Poi aggiungono un "Ci sentiamo", che potrebbe anche starci. Io lo capisco: non sei in grado di dirmi con 7 giorni di anticipo dove e quando ci incontremo, non importa. E vuoi anche tenerti un ragionevole margine di indecisione, non sia mai che poi ti inviti a uscire Monica Bellucci e tu ti sei già impegnato con me.
Ma porca miseria, arriva il giorno dell'appuntamento e ancora non so se ci vediamo oppure no. A dire il vero, non so neanche se considerare che ho un impegno con te, o se posso accettare gli inviti delle amiche.
L'esperienza poi mostra che l'invito "Ti confermo" il più delle volte si rivela una sola.
Metà delle volte, l'invito effettivo arriverà all'ultimo minuto, lasciandoti appena il tempo per darti una sistemata.
L'altra metà delle volte, non ricevendo segni di vita, decidi di mettere via lo stile e chiamare la persona in questione per chiedere conferma: oh quanto gli dispiace, ha proprio tanto da fare, oggi davvero non ce la fa.
Bello, se hai fatto il primo passo buttando là che si potrebbe uscire, decenza vorrebbe che al più tardi il giorno precedente tu mi dica a che ora mi passi a prendere, dove ci troviamo, dove andiamo e che cosa facciamo. Sennò fai a meno di buttarla là, almeno mi sento libera di organizzarmi per i fatti miei.

Disguidi ospedalieri

Stavolta c'è poco da ridere...
Avevo prenotato una gastroscopia, data prevista lunedì 16 aprile (tempo di attesa: 1 mese).
Il venerdì nel tardo pomeriggio trovo un messaggio nella segreteria telefonica del cellulare: causa sciopero degli specializzandi, l'esame è rinviato di due settimane. "Se ha bisogno di ulteriori informazioni, può telefonare a partire da lunedì alle 8".
Non ho bisogno di ulteriori informazioni, quindi mi segno in agenda la nuova data e mi riorganizzo.
Oggi telefono perchè la nuova data che mi propongono mi crea problemi, quindi vorrei sapere se è possibile fissarne una diversa.
Mi rispondono che siccome il 16 non ho chiamato, loro mi aspettavano per fare l'esame e siccome non mi sono presentata, hanno annullato la prenotazione e mi arriverà il ticket da pagare.
Ora, ho spiegato che io non ho chiamato semplicemente perchè non mi era stato detto di farlo.
Mi faranno sapere la prossima settimana, quindi per incazzarmi aspetto, ma una cosa è certa: non ho la minima intenzione di pagare il ticket per una gastroscopia alla quale non mi sono presentata perchè l'ospedale mi ha detto di non farlo. A costo di mobilitare avvocati di grido e associazioni consumatori...

mercoledì 18 aprile 2012

Fuori il dente, fuori il dolore

Stamattina ho tolto uno dei denti del giudizio.
Tutto bene, a parte il fatto che l'anestesia stentava a farmi effetto, così mi sono beccata dosi da cavallo. Dopo la quarta puntura, il dentista ha pensato bene di lanciarsi in battute: "Signora, se non fa effetto neanche questa che cosa le facciamo?" Una botta in testa o un grappino, suggerisco.
Poi comincia a manipolare il dente.  Mi dice che prova a vedere se ora l'anestesia funziona provando a muovere un po' il dente. Alla faccia... sento scricchiolare come se venisse giù una casa.
"Le ha fatto male?" Mi son sempre chiesta per quale motivo i dentisti facciano domande alle quali tu evidentemente non puoi rispondere se non con lo sguardo, visto che tu sei lì con in bocca un paio di pinze, tubicini e garze varie. 
"Bene, allora cominciamo con l'estrazione... Oh, ma questo cos'è? Un dente? Ma guarda, l'abbiamo già tolto".
Spiritoso! Effettivamente il sospetto mi era venuto, ma non ho detto niente (anche perchè avevo sempre la bocca piena di garze, tubi, ecc.)
Esco con una borsa del ghiaccio sulla guancia e una lista di cose da fare e da non fare nei prossimi giorni: niente sforzi, niente bicicletta, niente ballo, niente cibi caldi e niente da masticare.
Io ero arrivata dal dentista convinta che subito dopo l'estrazione avrei potuto tranquillamente tornare a casa in bici, dare ripetizioni, andare al corso di spagnolo, partecipare a una riunione a scuola.
Insomma, avevo un po' sottovalutato la cosa... ma a parte questo, è andata.

lunedì 16 aprile 2012

Al cuor si comanda, eccome

Ok, è ora di rinsavire.
Qualche mese fa avevo perso la testa per un uomo, poi è arrivata la frase fatidica "Per me sei solo un'amica". Siamo rimasti amici ma amici un corno, se mi dicesse che ha cambiato idea abboccherei come una triglia lessa.
Ebbene, è ora di accettare la realtà: lui è un emerito deficiente. Come qualificare altrimenti uno che scrive dediche struggenti su facebook al suo nuovo ammoooore, alla sua piccola zuccherina, che la amerà per sempre. Per sempre? Ma se l'ultima volta ti ha mandato a cagare dopo due settimane. Come lo so? Semplice tesoro, se continui a spiattellare tutto su facebook. Oh, il tipo ha 40 anni suonati, mica 15.

Il ritorno delle buone maniere

Sono uscita con un uomo che mi è passato a prendere sotto casa. Scendo e lo trovo che mi aspetta in piedi vicino all'auto, con qualche minuto di anticipo: buon segno.
Mi saluta poi si dirige verso il lato passeggero. Mi chiedo se sia stupido: non vorrà mica che guidi io? Invece mi apre la portiera e mi fa salire. Sono talmente abituata a frequentare bifolchi che non mi era proprio venuto in mente.
Al massimo la portiera qualche volta me la sono presa sul naso, quando ero seduta dietro in una macchina a 3 porte e l'uomo seduto sul lato passeggero si è scordato che io stavo scendendo dopo di lui.

giovedì 12 aprile 2012

Il visitone

Oggi è stato giorno di visitone, alias ricevimento generale, quella cosa per cui due volte all'anno tutti i professori sono a scuola per parlare con masse di genitori.
Mezz'ora prima dell'inizio, le orde genitoriali già si aggirano per il cortile.Cercano di accaparrarsi un posto per parlare con la prof di matematica, di italiano, di inglese: fanno la coda nei corridoi e girano da un piano all'altro a caccia di un prof libero. Per tre ore si prosegue fino al più totale rincoglionimento del corpo docente.
Alle sei di sera, quando ormai la bidella di è affacciata per sollecitare i prof a sgomberare (tra breve scatterà l'allarme), arriva una ragazzotta fresca come una rosa, elegante, ben vestita e ben truccata. Io ho l'occhiaia che arriva al mento, sono in giro dalle 7 del mattino, a pranzo ho mangiato un tramezzino quindi ho una fame devastante. La ragazzotta mi sorride e mi chiede "Si ricorda chi sono?".  Assolutamente no, vuoto totale. Mi chiedo se non sia un'ex alunna o qualcosa del genere; invece è solo la mamma di una mia alunna, è venuta a parlarmi qualche mese fa.
Ma signora mia, ho circa 80 alunni, per un totale di 160 genitori, figuriamoci se li posso ricordare tutti. Senza contare che dopo 3 ore di visitone è già tanto se mi ricordo come mi chiamo io.

venerdì 6 aprile 2012

Questa sì che è eleganza

Mi sono lanciata nell'acquisto di ben 3 paia di scarpe con tacco, complice il fatto che il negozio aveva ancora in saldo le scarpe della collezione invernale, nonostante i saldi siano finiti da un pezzo.
Per me è un duplice evento: uno, non ricordo di aver mai comprato tante scarpe in contemporanea in vita mia; due, finora gli unici tacchi che avevo erano quelli delle scarpe da ballo, per il resto solo ballerine e scarpe da ginnastica.
Deve averlo intuito anche la commessa, quando mi ha chiesto come andavano gli stivaletti e io le ho risposto "Mah, per ora non mi sono cappottata".
Si pone adesso il problema: riuscirò a camminarci? E non ditemi che posso metterle per una serata in cui non devo camminare, perchè tanto lo so che mi invitano a uscire per un aperitivo e poi a tradimento mi propongono di fare la stramaratona, cosa già vista.
Qui urge far pratica, quindi per oggi abbandono l'elegante ciabatta con gli orsetti (sullo sfondo della foto) e mi dedico alle attività domestiche indossando le scarpe nuove sotto la tutona...

mercoledì 4 aprile 2012

Ancora complimenti

Fa certamente piacere sentirsi dire da un uomo "Ho visto su facebook che sei giovanissima, non credevo". Come dire: hai 37 anni ma ne dimostri 82. Benone!

lunedì 26 marzo 2012

La vista a raggi x delle donne

Salgono in tram i controllori. Un signore grasso e sudato vicino a me non trova più il biglietto. Inizia freneticamente a cercare nelle tasche dei pantaloni, si solleva la felpa per frugare nel taschino della camicia, guarda ripetutamente dentro una cartellina. Niente da fare, non lo trova e i minuti passano. Il controllore inizia a chiedergli un documento di identità e a preparare la multa.
Decido di intromettermi: "Ha guardato nelle tasche della felpa?". Il signore grasso si mette le mani in tasca e il biglietto naturalmente è lì. Mi ringrazia e si chiede come diavolo io facessi a sapere dove si trovava il suo biglietto.
Ma signore, si sa che le donne sono dotate di vista a raggi x per vedere attraverso le cose.
Come quando il mio ex vagava per la stanza cercando le chiavi e io riuscii a trovarle senza nemmeno muovere un dito: "Guarda sulla scrivania, sotto il cappello".
O quando il mio capo sconvolto credeva che gli avessimo rubato la sua preziosa penna, e io gli dissi "Guarda nella tasca della giacca". "Ci ho già guardato, cosa credi?" "Non quella giacca, l'altra giacca, quella appesa all'attaccapanni". E naturalmente, la penna era lì.

Concorrenza sleale

Mi invita a ballare un ragazzo dall'aria triste da rappresentante di commercio. Balliamo ed è gentile, mi offre da bere, mi dice che ballo bene, mi chiede se ci sarò la prossima settimana. Insomma, mi sembra incoraggiante.
E a quel punto, quando già mi immagino possibili sviluppi, lui mi chiede "Chi è quel bel ragazzo con cui parlavi prima?".
Sbong.
Ora, passi ancora che le amiche mi facciano concorrenza. Ma se ci si mettono anche gli amici, siamo a posto!

martedì 20 marzo 2012

Di dietro liceo, davanti museo

Stavo camminando in corridoio con un'alunna quando un collega ci ha urlato "Ehi voi, cosa ci fate in giro?".
Lo ammetto: fa bene all'autostima quando ti scambiano per una sedicenne.
Poi però mi ritorna in mente il modo di dire marchigiano "Di dietro liceo, davanti museo", riferito a un paio di personaggi folcloristici, signore con 40 anni per gamba che girano in jeans attillati e t-shirt di Titti, poi si girano e vedi degli orridi mascheroni con trucco da battona e capelli supercotonati.
Mi chiedo anche se sono io che mantengo un'aria giovanile, complice il look jeans e maglione, o se il fatto che mi confondano con le mie alunne sia un ennesimo chiaro indice del grado di alienazione prodotto dalla professione di docente in alcuni miei colleghi.

lunedì 19 marzo 2012

Uomini in anticipo sui tempi

Regole d'oro per gli uomini circa la puntualità, a seconda delle diverse modalità di appuntamento.

Caso 1. Avete appuntamento in un luogo pubblico: arrivate precisi o meglio qualche minuto in anticipo, non si fa aspettare una signora.
Una volta mi è capitata una scena pietosa: io e altre due donne sconosciute che aspettavamo altrettanti uomini ritardatari sedute sconsolatamente sul muretto davanti al locale. Non sta bene, decisamente.

Caso 2: Dovete passare a prenderla o siete invitati a casa sua: MAI arrivare in anticipo.
Una volta dovevo andare a un matrimonio, l'amico che mi passava a prendere arrivò con mezz'ora di anticipo: ero in mutande, appena uscita dalla doccia.
Un altro amico arriva a casa mia sistematicamente tra i 20 e i 40 minuti prima dell'ora fissata. Prima o poi capirà perchè gli apro la porta senza occhiali, con lo sguardo da talpa post-sonnellino pomeridiano?
Semmai arrivate qualche minuto in ritardo, lei userà quei 5-10 minuti per finire di cucinare la cena, lavare i piatti, passare l'aspirapolvere, truccarsi e darsi lo smalto alle unghie (voi nello stesso tempo avrete tirato fuori l'auto dal garage).

Caso 3: Vi viene voglia di invitare una donna all'improvviso: datele almeno una mezz'oretta buona di preparativi, meglio un'ora.
Immaginate la scena. Io sul divano in tutona di pile e avanzato stadio di abrutimento da smanettamento al pc. Arriva un sms "Ti va una passeggiata? Arrivo tra 10 minuti". Panico! Riesco a negoziare carinamente per ottenere almeno 15 minuti, che poi diventeranno 20. In questo lasso di tempo riesco a fare doccia, capelli, piastra, vestirmi da gnocca, mettermi le lenti, truccarmi.
Il top però è uno dei miei ex, che aveva la simpatica abitudine di invitarmi a uscire sistematicamente con 3 minuti di preavviso, salvo poi  lanciare frecciatine sul fatto che non ero abbastanza gnocca, tirata, truccata e ben vestita. Bello, deciditi: mi metto in tiro quanto ti pare, però non lamentarti se ti faccio aspettare un'ora.

Fatti l'uno per l'altra

Per chi non lo sapesse, il magico mondo del ballo latino americano si divide in due: chi balla salsa cubana (la maggioranza) e chi balla salsa portoricana (detta anche "salsa in linea"). Naturalmente questa divisione esiste grossomodo solo in Italia, e farebbe scompisciare sia i cubani che i portoricani, i quali ignorano di appartenere a due scuole diverse e quindi ballano serenamente insieme senza battere ciglio.
Questo produce scambi di battute surreali, tipo quello che mi è capitato ieri.
"Vuoi ballare? Però io non ballo cubana, ballo solo in linea".
Risposta mia: "Guarda, io ballo solo cubana, e pure male".
"Perfetto".

venerdì 16 marzo 2012

Un Decameron per favore

Spiego ai miei alunni dell'istituto professionale che Decameron deriva da "deka", dieci (infatti è organizzato in dieci giornate).
Noto un'alunna con lo sguardo delle grandi illuminazioni:
"Ah, prof, per questo al bar se voglio un decaffeinato chiedo un deka!".

martedì 13 marzo 2012

Alunni spiritosi

Chi combatte nella battaglia di Filippi?
Maria, ovviamente

giovedì 8 marzo 2012

Mimosa

Come sentirsi stupido con un mazzo di mimose in mano?
Io associo la festa della donna al ricordo del bellissimo albero di mimosa che si trovava nel giardino di mia nonna, proprio vicino alla porta d'ingresso.
Ecco, immaginatevi di arrivare con in mano il vostro bel ramettino striminzito e incellofanato, e di trovarvi davanti una pianta del genere...

Metrica italiana

Grazie a una mia alunna, scopro che tra i versi più diffusi nella poesia italiana ci sono gli endecasillabi e i sette nani.

mercoledì 7 marzo 2012

Carinerie al ballo 2

Ho rivisto il ragazzo che (vedi post del 2 novembre) mi aveva detto a mo' di complimento "Sono contento di ballare con te perchè sei meno brava di me". Un uomo di gran classe.
Mi mangio le mani per non avergli risposto "Anche io sono contenta di parlare con te perchè sei meno intelligente di me, e pure sul livello di bon ton esprimerei qualche riserva".

Bene, ieri l'ho incrociato all'uscita da un locale e l'ho salutato dicendo "Che peccato, non abbiamo neanche ballato insieme stasera". Risposta di lui: "Eh, ma ti ho vista ballare, ormai sei diventata bravina". Embè, allora non mi inviti più a ballare?
Mi mangio le mani per non avergli risposto "Tu no, guarda, sei sempre allo stesso livello, sia con la salsa sia con il quoziente intellettivo".

venerdì 24 febbraio 2012

Disservizi clienti

Devo traslocare dal 2° al 1° piano dello stesso condominio. Da due settimane mi sto quindi dedicando a telefonate ai servizi clienti per comunicare il trasloco.
Telecom se la cava. Conseguenze negative: un costo esorbitante per il trasloco e un odio profondo nei confronti di Rafael Gualazzi, scelto per lo stacchetto che ti mettono durante l'attesa in linea.
Tiscali è un incubo. Chiamo il numero verde e dopo un quarto d'ora di scelte (prema 1 per questo, 2 per quell'altro), arrivo al messaggio "Chiami il numero commerciale a pagamento". Bene, chiamo il numero commerciale a pagamento. Lo chiamo per due settimane senza riuscire a prendere la linea. Dopo di che richiamo il numero verde e decido di bluffare: scelgo l'opzione "Nuovi clienti", scommetto che lì la linea la prendo subito. E infatti la prendo, ma l'operatrice non può fare nulla, se non consigliarmi un reclamo.
Allora chiamo l'apposito numero verde per fare un reclamo: il numero commerciale è inaccessibile. Risposta dell'operatrice: "Ma signora, per questo reclamo, deve chiamare il numero commerciale". Ecco, appunto.

domenica 19 febbraio 2012

Globalizzazione

Perle di saggezza dai miei compiti d'esame universitario.
"La globalizzazione è l'estensione dei flussi a questo globo e all'altro".
Cioè? Alla luna? Boh...

Facce di bronzo

Continuo la mia brillante attività di collaborazione con l'università.
In tempo di esami si miete un abbondante raccolto di mail del tipo:
"Salve prof! Per l'orale posso preparare una domanda a piacere?" (Certo cara, vuoi che ti scriva anche la risposta?)
"Non posso essere presente al primo appello e neanche al secondo. Si può organizzare per fine aprile?" (Sì, certo, già che ci siamo si potrebbe mettere su anche una grigliata, le costicine le porto io")
Ma la più bella di tutte mi è capitata tempo fa.
"Scusi prof, credevo che gli esami fossero tutti di mattina così ho preso un impegno per il pomeriggio. Potrebbe anticipare, anche solo di un'ora? Perché potrei spostare il mio impegno ma ci perderei un bel po' di soldi". Caro, ti consiglio di non spostare il tuo impegno, tanto se ti presenti ti sego per aver solo pensato che io potessi anticipare un esame scritto, fissato da mesi, con 50 studenti già iscritti, per venire incontro ai comodi di uno che credeva fosse impossibile avere un esame alle ore 16.

Dove osano le bufale

Sento il bip del cellulare, è un messaggio del mio bello (con il quale tanto per cambiare "siamo solo amici" ...). Cuore in gola, mi proporrà di uscire? Leggo:
"Difondi se ai un cuore. XXX ha 3 anni e sofre di leucemia spasmononsochecosa, una malattia rarissima. Passa questo messaggio a tutti i tuoi conoscienti. Per favore e importante".
Ma porca miseria, puzza di bufala lontano un miglio, possibile che non ti venga il dubbio?
30 secondi più tardi mi arriva lo stesso messaggio da un'amica. E allora mi chiedo: com'è possibile che persone intelligenti, sensate, ragionevoli possano bersi queste panzane e diffonderle ciecamente?
Tanto per cominciare, io non mi fiderei mai di un messaggio che contiene 5 errori ortografici in 2 righe. E poi basta perdere 30 secondi su google: digitando qualche parola del messaggio salta subito fuori che si tratta di notizie false, in circolazione da anni.

Va be', apriamo facebook. Trovo una foto di Benigni con il messaggio: "L'ospedale Meyer di Firenze, attende ancora i 250.000 euro di beneficenza promessi". A quanto pare avrebbe dovuto donare il suo compenso per un vecchio Sanremo e invece non l'ha fatto.
Cerco su Google: "Benigni Meyer bufala". Risultato: questa storia del compenso di Benigni è stata inventata da "Libero", che non è che brilli per attendibilità come fonte, ed è stata smentita dall'ospedale Meyer.
Ecco appunto. E le bufale volano nel cielo fiorito.

mercoledì 15 febbraio 2012

San Valentino

Il giorno di San Valentino sono andata a ballare. Mentre stavo per lanciarmi nelle danze, ho ricevuto un sms del mio ex "Buona festa di San Valentino".
Ma porca miseria, brutto pezzo di... quando stavamo insieme, dicevi che queste romanticherie non facevano per te. Dicevi che non eri sicuro della solidità della nostra unione, motivo per cui io ti ho mandato a quel paese. Tra l'altro, dicevi anche di avere un sacco di donne tutte lì a provarci con te.
Allora, visto che ormai è passato un anno e più, mi spieghi perchè accidenti continui a rompere le scatole a me?

domenica 12 febbraio 2012

Badoo e compagni

Ho sempre avuto un certo disprezzo nei confronti dei siti tipo Badoo, Meetic, o menate simili: in sostanza, siti dove ci si iscrive per "conoscere, chattare e flirtare con ragazze e ragazzi della tua zona".
In sostanza, è la nuova versione degli annunci sui giornali "Professionista giovane dentro, colto, amante arte viaggi e lettura incontrerebbe signora 20-25 pari requisiti". A me è sempre sembrato squallido.
Eppure scopro che un sacco di miei amici (soprattutto uomini), anche gente di cui stimo l'intelligenza, li frequenta regolarmente e li trova "divertenti". Boh.
La cosa peggiore con i nuovi siti di incontri è che senza essere iscritti è possibile vedere il profilo degli iscritti. Poco fa ad esempio ho cercato su Google nome e cognome di un ragazzo che mi era sembrato interessante, e mi sono ritrovata sulla sua pagina:
"Pinco Pallino, 40 anni, Venezia, vorrei conoscere ragazze 25-35".
Peraltro non è neanche di Venezia: se era un tentativo di salvaguardare la privacy, mi sembra geniale visto che sotto c'è la foto, in cui appare indubbiamente più figo di come è dal vivo.
L'interesse per Pinco Pallino è scemato all'istante. Mi dà l'idea di un acquisto un tanto al chilo, tanto varrebbe scrivere "Cercasi 60kg di carne di manza", sarebbe più sincero.

mercoledì 8 febbraio 2012

Complimenti

Avere un amico (solo amico, senza nessun tipo di altro pensiero) che ti dice "Stasera sei strepitosa", ti fa pensare che è valso la pena passare un'ora a truccarsi, pettinarsi, piastrare i capelli e mettersi un vestito con ampia superficie di pelle esposta (= spalle scoperte). E ti risolleva la serata.
Però purtroppo è l'eccezione. Come fa notare Natalino Balasso  spot dei superalcolici, agli uomini quando cercano di fare un complimento a una donna, viene una specie di spasmo abbinato a paralisi facciale, per cui esce fuori solo un grugnito.
Be', tutto sommato mi è andata anche bene. Sempre ieri sera un altro uomo ha voluto farmi un complimento: "Stasera sei... stasera sei molto... stasera sei molto SALSERA".

martedì 31 gennaio 2012

L'importante è avere delle certezze 2

Esercizi in preparazione della verifica sui verbi.
Scrivo alla lavagna:
CONOSCERE, PASSATO REMOTO, 3° PERSONA PLURALE
"Prof, io la so! Falso!"

Inviti

Ho proposto a un po' di amici/amiche di andare a teatro.
Risposte:
Amica 1: Sì. Compriamo subito i biglietti
Amica 2: Mi spiace, quel giorno non posso, peccato
Amica 3: Sì, che bello!
Amico 1: Uh? teatro? Non mi sembra interessante
Amico 2: Non potremmo andare a vedere uno spettacolo normale?
Amico 3: Boh

Si preannuncia serata per sole donne.

sabato 28 gennaio 2012

Oggetti smarriti

Domani vado a teatro con degli amici. Ho comprato i biglietti per tutti e 4 da oltre un mese perchè volevamo essere sicuri di trovare posto. Ecco la cronaca del mio ragguardevole sabato sera.
Ore 19.00: mi accorgo che i biglietti non sono nel posto in cui dovrebbero essere, cioè sul mobile dell'ingresso
ore 19.01: panico
ore 19.02: no panic, penso che in una casa di 25 mq basta cercare e salteranno fuori per forza
ore 19.10: dopo aver cercato ovunque, sposto il mobile dell'ingresso per vedere se sono caduti lì dietro
ore 19.20: ribalto da cima a fondo il letto, per l'occasione vengo travolta da una montagna di polvere
ore 19.45: chiamo la mamma in cerca di consolazione
ore 20.00: ribalto di nuovo la casa da cima a fondo
ore 20.15: frugo nella raccolta differenziata della carta
ore 20.30: frugo nei libri, uno a uno
ore 20.45: vado sul sito del teatro e cerco invano di ricomprare i biglietti on line
ore 21.00: ribalto ancora una volta tutta la casa
ore 21.30: ci rinuncio. Telefono disperata a una delle amiche con cui devo andare domani.
ore 21.40: apro per caso la borsa che uso tutti i giorni e mi ritrovo in mano i biglietti.

Non ricordo assolutamente di aver messo i biglietti in borsa, azione senza senso visto che domani userò una borsetta diversa. Boh... tutto è bene quel che finisce bene.

mercoledì 25 gennaio 2012

Viva la modestia

Ieri in sala da ballo girava un tizio dotato di grazia e agilità tanto quanto il mio frigorifero. Io però per principio non dico mai no a nessuno, men che mai ai principianti, quindi quando mi ha invitata a ballare ho accettato.
Dopo un po' mi ha chiesto le solite cose, come mi chiamo, da quanto ballo, di dove sono, ...
Mi ha detto che lui balla da due anni. Di fronte alla mia faccia perplessa (io credevo che ballasse da due settimane), ha ritenuto di precisare "Sai, però vado a ballare almeno 3 volte alla settimana". Come dire, per questo sono così bravo. L'importante è essere convinti.

L'importante è avere delle certezze

Verifica di italiano, domanda: "Plurilinguismo e pluralità di stili: come definiresti lo stile della Divina Commedia?"
Risposta: "E' in rima"

mercoledì 18 gennaio 2012

Questione di concorrenza

Ieri ero davvero incerta se andare a ballare o no, ma alla fine sono andata insieme a un'amica.
Quando partecipi a una serata proposta dalla tua scuola di ballo, non sai mai come andrà perchè nel latino americano non ci son santi, per ballare bisogna essere un uomo e una donna.
A volte ci si ritrova ad essere tutte donne e a fare la muffa sui divanetti; allora divento acida vedendo che quelle più gnocche di me vengono invitate, mentre io sto lì a far ragnatele, con un sorriso imbalsamato per dissimulare lo sconforto e darmi un contegno.
Incredibile a dirsi, ieri è successo il contrario: io e la mia amica eravamo le uniche due donne in un gruppo di una decina di uomini, all'interno di un locale in cui comunque la componente maschile era decisamente in maggioranza (avremmo dovuto intuirlo quando, passando davanti al bancone del bar, siamo state accolte da sguardi scrutatori stile "ti faccio la radiografia").
Risultato: ho ballato fermandomi il minimo indispensabile per oltre due ore. Ma poi vuoi mettere la soddisfazione quando entra nel locale l'ennesimo uomo, si avvicina al nostro tavolo, saluta perprlesso i 10 uomini lì seduti, poi si accorge che c'è anche una donna e ti guarda come se avesse visto la cosa più bella del mondo.
E pensare che proprio ieri avevo deciso di infischiarmente della serata (tanto non ci sarà nessuno...) e affettare con le mie manine lo spicchio d'aglio nel sugo. Ho passato la serata a succhiare mentine e spalmare crema per le mani. Ma che serata!

martedì 17 gennaio 2012

Poche idee ma ben confuse

Prof, ma come si chiamava quello che tagliava la testa ai condannati a morte? Sommozzatore?

Coincidenze

Puoi passare tutti i sabati dell'anno a casa sul divano a guardare la tv, ma sappi che il giorno in cui tu avrai deciso di invitare l'amica pallosa, la mamma, la cugina di undicesimo grado... ecco, proprio quella sera il ragazzo che ti piace ti telefonerà per proporti di uscire e ti toccherà dire di no. Ma porca...
Con la stessa logica, una delle prossime domeniche mi si accavallano tre cose che mi piacerebbe fare. Inutile precisare che tutte le altre domeniche dell'anno sono libera.
Sarà sfiga?

lunedì 16 gennaio 2012

Ballerini diversamente giovani

Devo dire che riscuoto un discreto successo con i ballerini over 60. Solo con loro, purtroppo.
Sabato uno mi ha chiesto "Tu come sei messa con la schiena?"
Che tenero, prima di farmi fare il casché si interessava sullo stato della mia sciatica. Mi seccava fargli notare che avendo io sui 35 anni e non 60, grazie a Dio è abbastanza normale che non abbia ancora l'artite

informatica casalinga

Nella mia casa (superficie totale: 25mq) il wifi non funziona se sto sul divano o mi siedo davanti alla scrivania. Invece funziona benissimo se sto in piedi in corridoio con il portatile in mano oppure mi siedo su uno sgabello in cucina con il pc sopra la lavatrice...
A questo punto devo solo provare come prende il segnale in bagno, che è l'unica altra stanza disponibile, nonché l'angolo della casa più lontano dal modem. Se lì funziona, ci trasferisco il mio studio.

domenica 8 gennaio 2012

Il superattico

Sto traslocando.

Ispirata dalla visione degli Aristogatti, ho ribattezzato "superattico" la mia nuova casetta: un microappartamento di 25 mq, ingresso, cucinino, camera e bagno.
Il trasloco sarà prolungato nel corso dei prossimi 2 mesi. Nel frattempo ho trasferito il minimo indispensabile e da un paio di giorni mi sono installata nel superattico, con continui andirivieni nella vecchia stanza per recuperare un farmaco, un libro, un vestito, ...
In questi ultimi giorni di vacanza mi sono data a frenetici acquisti di tutti gli oggetti di cui c'è bisogno quando si va a vivere in una casa nuova nuova, quelli che una lettrice del blog anni fa definiì "vezzose tendine".
Sto arredando il superattico con il gusto di un'adolescente scatenata, con un profluvio di colori pastello e una predilizione per il verde speranza. Seguiranno foto, non appena in questa baraonda troverò il cavo per ricaricare la batteria della macchina fotografica.
Nel frattempo, dedico una menzione speciale ad uno dei miei tanti acquisti: un tappetino per il bagno a forma di pinguino. Imprescindibile!


Gente di classe

Continuo a fare conoscenze in pista da ballo, sempre gente di un certo livello.
Ieri una specie di rospo con due fondi di bottiglia per occhiali mi ha invitata a ballare. E' un bravo ballerino, ma di quelli che fanno figure mirabolanti ma con la grazia di un robot.
Dopo un paio di minuti mi ha detto "No xe tanto tempo che bai ti?" (o qualcosa del genere), traduzione: "Tu non è da molto che balli, vero?". Naturalmente ho bluffato e gli ho detto che in effetti avevo appena iniziato. Dopo di che naturalmente mi ha scaricata.
Decisamente, la classe non è acqua.

lunedì 2 gennaio 2012

Quando una donna dice "non ho tempo"

Ritorno su un concetto già trattato, a beneficio del folto pubblico maschile di questo blog (?).
Se un uomo invita una donna e lei risponde che non ha tempo perchè deve studiare-lavorare-stirare-pulirelacasa, vuol dire una sola cosa: non le interessa uscire con quell'uomo. Perchè se invece le interessasse, direbbe di sì anche a costo di svegliarsi alle 5 la mattina dopo per finire i lavori lasciati in sospeso.
Ritiro fuori questo tema perchè ho sfondato ogni record al riguardo. C'è un uomo che mi interessa quanto lo zerbino di casa mia, benchè lo zerbino abbia senza dubbio più carattere e migliori capacità di conversazione. Però è chiaramente un bravo bambino (di quarant'anni anagrafici e tre anni mentali), quindi non vorrei ferirlo troppo... Quando a novembre mi ha chiesto per l'ennesima volta di uscire, io gli ho risposto "Mi spiace, per i prossimi due mesi avrò tanto da fare".
Allora lui mi ha chiesto "A gennaio va bene?".
E il 1° gennaio, puntuale come una bolletta, mi arriva il messaggio: "Quando usciamo?".
Ecco, appunto.