Venerdì sera, mangio una pizza con mio padre nel ridente paesino della bassa friulana in cui sono nata.
Entra un gruppo di 6 uomini relativamente giovani, tranne uno più anziano, che è palesemente il "capo" o qualcosa del genere.
"Eccoci tra i rustici", esclama Capo e istantaneamente mi sta sulle balle; tratta tutti con sprezzante spocchia, odioso.
Arriva il proprietario della pizzeria per prendere le ordinazioni. Capo gli chiede "Qual è la pizza migliore che sai fare?", poi senza attendere la risposta ordina una pizza piccola con salsiccia, verdure, carciofi, alici... "e cos'altro ci posso mettere?". Il ristoratore risponde secco "E' già troppo così". Ma no, non basta, aggiungiamoci anche il prosciutto crudo.
Oh, belin, noi saremo anche rustici, ma tu sei un cafone con dei gusti raccapriccianti. E impara a dare del lei. Mi consola pensare che, a tre giorni di distanza, starà ancora ultimando la digestione.
Domani festa
1 giorno fa
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