(ex?) zitella... ex precaria!

sabato 4 maggio 2013

I molti significati del verbo "bruciare"

Sabato mattina, ore 7.30, io e 4 colleghe di scuola e di car sharing (grande invenzione!) ci fermiamo a prendere un caffè.
Una delle colleghe sbircia un quotidiano locale e annuncia: "Hanno bruciato una scuola!". L'articolo si riferisce proprio al ridente paesino in cui si trova il nostro istituto. Le facce cambiano colore, grandi sorrisi: "Dai che è la nostra! Controlla, controlla".
Falso allarme: la notizia in realtà si riferisce a quattro ragazzini pizzicati dai vigili mentre "bruciavano" le lezioni, nel senso che non erano andati a scuola.
Solo chi sa cosa vuol dire insegnare in classi di 30 animali in un istituto professionale della profonda provincia, un sabato mattina di maggio, può capire cosa spinge cinque rispettabili professoresse a tali inconfessabili desideri. Quando poi l'equivoco è stato chiarito, confesso che la tentazione di dar fuoco noi stesse alla scuola è stata forte.
Ma poi alle 8 eravamo in classe sorridenti, pronte ad affrontare un altro sabato mattina a scuola: grazie a Dio ne mancano solo 5 prima delle vacanze estive.

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