Sono stata a un matrimonio il cui celebrante doveva essersi fatto un grappino per colazione.
"Siamo qui per unire Tizia e ... come si chiama lo sposo?"
Poi si è scusato perchè la metà dei presenti "non capiscerà" la predica, essendo stranieri.
Ma soprattutto, "non osi sparare l'uomo ciò che Dio ha unito".
Non è nulla però in confronto al prete che tempo fa, leggendo a una mia amica e al suo novello sposo gli articoli di legge su diritti e doveri dei coniugi, ricordò loro che entrambi sono tenuti a contribuire al mantenimento della famiglia con le loro attività "professionali e casalingue".
E grazie a Dio, anche per quest'anno la stagione dei matrimoni si è conclusa.
Le previsioni erano corrette
16 minuti fa
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