(ex?) zitella... ex precaria!

mercoledì 7 gennaio 2015

Cafoni in luogo pubblico: le sedie occupate

La pasticceria è strapiena, c'è gente in piedi che aspetta. Io e il mio bello riusciamo a conquistarci un tavolino e una sedia e ci pregustiamo una cioccolata calda. A questo punto ci manca solo una sedia.
Dopo aver fatto il giro del locale, devo constatare che l'unica sedia libera si trova proprio di fronte a me: una coppia di una certa età l'ha usata per parcheggiarci sopra due giacconi e una borsetta. Mi avvicino e chiedo gentilmente "Mi scusi, potrei predere questa sedia?".
Risposta del cafone: "E noi dove mettiamo la nostra roba? Non vede che è occupata? Abbia un attimo di pazienza!".
Allora, grandissimo pezzo di cornuto... siccome sono una signora mi sono pure scusata se ti avevo interrotto e ti ho segnalato che allora io sarei rimasta in piedi ad aspettare che tu ti bevessi con calma il caffè per consentire al tuo giaccone di starsene comodamente su una sedia tutta sua, anziché sullo schienale della tua sedia come tutti gli altri. Ma siccome questo blog mi serve anche per sfogarmi, lo scrivo qui:
LE SEDIE SONO PER LE PERSONE, NON PER LE COSE!!!
E questo vale in tutti i luoghi pubblici, bar, pasticcerie e treni inclusi.
Non sai dove mettere il giaccone? Io un suggerimento ce l'avrei, ma siccome sono una signora me lo tengo per me.

Per la cronaca, è intervenuta una cameriera che ha portato una sedia dal magazzino. Ho così potuto constatare che l' "attimo di pazienza" del signore, necessario perchè lui si bevesse un caffè, è durato il tempo che a me è servito per ingoiare una cioccolata calda, un bicchiere d'acqua, un trancio di torta e svariati pezzi di brioche. Mi ero così innervosita che dovevo togliermi quell'amaro in bocca...

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