(ex?) zitella... ex precaria!

venerdì 5 aprile 2013

Visita medica per insegnante afona

Anche quest'anno sono rimasta muta: problema tipico degli insegnanti, si perde la voce.
L'anno scorso sono andata avanti settimane. Avevo per fortuna una bidella intelligente: quando telefonavo a scuola per avvisare che stavo male, lei sentiva un rantolo (nghhh) e rispondeva "Oh, buongiorno professoressa, di nuovo senza voce? Non si preoccupi, avviso io".
Bene, oggi di fronte all'evidente impossibilità di parlare, sono andata dal medico. Riporto il dialogo tra me e il luminare della scienza medica in questione.
Doc: - Lei può tornare al lavoro tra due giorni, ma deve parlare a voce bassa
Io (rantolando): - Ma faccio l'insegnante
- Appunto, si vede che in classe parla a voce alta. Parli più piano
- Ho classi di 25-30 alunni, se parlo piano non mi sentono
- Mmm... in effetti sono tantini. Dove insegna, alle elementari? I bimbi che età hanno?
- Tra i 14 e i 20, scuole superiori, tutti pluriripetenti
- E cosa insegna?
- Italiano
- Ah, ecco perchè parla, se insegnasse matematica potrebbe scrivere un'equazione alla lavagna e sarebbe a posto.
E su questo ho deciso che non valeva la pena sprecare fiato. Dottore, insegno in scuole dove l'ora di italiano è considerata appena poco più impegnativa della ricreazione, e anche la matematica non se la passa meglio. Se non sono in forma perfetta i miei cari alunni distruggono la classe, che peraltro è già di suo in condizioni alquanto precarie (ci è saltato il pavimento, le finestre stanno su grazie a dei pezzettini di carta inseriti per tappare i buchi tra vetro e cornice). Quindi se lei ritiene mi dia pure solo due giorni di malattia, io tornerò a scuola e nel giro di due ore sarò di nuovo afona.
Deve aver capito: cinque giorni di riposo.

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