(ex?) zitella... ex precaria!

lunedì 17 novembre 2014

Lo studente scassamaroni e le prove di evacuazione

In ogni classe c'è uno studente che definire "scassamaroni" è un complimento.
Lui/lei sa tutto su qualsiasi argomento. Contesta qualsiasi cosa l'insegnante dica. Interviene su qualsiasi questione, che si parli di pena di morte o di "su qui e qua l'accento non va". E ovviamente deve essere provocatorio a tutti i costi ("Prof, ha sbagliato, ha dimenticato "quo").

Oggi si parlava delle prove di evacuazione. Ci sarà a breve una simulazione di terremoto: ci si mette tutti sotto il banco e si aspetta buoni buoni il segnale di evacuazione, a quel punto si esce in modo ordinato, ma solo dopo aver chiuso bene le finestre e aver preso il registro per fare l'appello.
E lo studente scassamaroni non perde la succulenta occasione di intervenire:
"Prof, io la avviso, se c'è un terremoto io me ne frego e corro subito giù dalle scale"
Spiego pazientemente perchè in questo caso è più intelligente rispettare le regole: se centinaia di studenti si scaraventano giù dalle scale in preda al panico si ammazzano; le scale sono il punto strutturalmente più fragile, e quindi più rischioso, di un edificio.
"Prof, ma lei che ne sa di rischio? Non è mica un tecnico"

E qui faccio una cosa contraria a qualsiasi principio pedagogico: mi scateno.
Inizio a sciorinare il mio curriculum:
- un dottorato di ricerca con tesi sulla geografia del rischio
- anni di studi su percezione e gestione del rischio
- diverse pubblicazioni e interventi in conferenze di società internazionali dall'altisonante nome in inglese
- e... devo continuare e può bastarti?

"Prof, però non ha mica collaborato con la Protezione Civile"

No, io ho collaborato solo con organismi internazionali. E se quando ci sarà la simulazione dell'emergenza provi a fare il cretino, ti stronco.

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