(ex?) zitella... ex precaria!

domenica 6 marzo 2011

Gli esami non finiscono mai

Ho battuto il mio record personale: ho esaminato quasi 200 persone in un'unica sessione, correggendo i compiti e registrando i voti a tempo di record.
Il giorno della registrazione mi presento bellina bellina e piena di buona volontà: "Ragazzi, chi vuole vedere il proprio compito corretto può chiedermelo, penso sia importante per voi del primo anno capire come mai avete preso un voto basso, che cosa avete sbagliato, sono disponibile a spiegarvi...". Vedo gente che annuisce con entusiasmo.
Poi annuncio che procederò così: prima chi deve solo registrare, poi chi richiede di vedere il compito.
Si alzano 199 persone. Una muraglia umana. Dopo di che anche l'unica che voleva vedere il compito decide di far finta di niente e infilarsi nel gruppone.
Dopo un'ora di cognomi, computer, firme sul libretto, gente che si è scordata di iscriversi... inizio a confondere nomi, cognomi, facce, voti.
Dopo due ore sono ancora lì con le poche volenterose che si sono fermate per richiedere un'integrazione orale all'esame. Si fa anche questa, poi viene il momento dei saluti.
Mi dicono che il corso è piaciuto, mi chiedono se ci sarò anche l'anno prossimo, se faccio altri corsi.
Rispondo che non ne ho la più pallida idea, che il mio contratto scade e non so cosa succederà dopo, che intanto mi barcameno tra lavori diversi per pagare l'affitto perchè se contassi sull'università farei la fame. So che non dovrei dirlo, ma mi sono anche stancata di far finta che tutto vada bene.
Le ragazze mi consolano, mi esortano a fare la fuga all'estero, "Lei che è così giovane". Rispondo che ci provo, ma che non sono poi così giovane. E dopo un po' rivelo anche la mia età (e già mi immagino tra i corridoi "Oh, ma lo sai quanti anni ha la prof?").
Saluti, in bocca al lupo prof, in bocca al lupo a voi, ragazze, per i vostri studi.
E fino alla sessione di giugno non se ne riparla più.

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