(ex?) zitella... ex precaria!

martedì 15 febbraio 2011

Soldi buttati

Sapete qual è il principale problema delle scuole italiane, quello che più ci angoscia tutti, docenti, studenti, genitori?
Forse il tetto crollato dell'aula di informatica? La mancanza di sapone e carta igienica? La palestra inagibile? La carenza di carta (l'unica stampante a disposizione dei docenti è fornita di ben 3 fogli alla volta, non uno di più)? La biblioteca scolastica (peccato che quella di Alessandria d'Egitto sia andata a fuoco, altrimenti avremmo potuto chiedere loro di cederci qualche libro, sarebbero stati più nuovi dei nostri)?
Nooo. Il vero problema, quello per cui vale la pena spendere soldi subito, è la PRIVACY.
E così da oggi ogni singolo studente e docente della mia scuola è fornito di un libriccino in carta patinata a colori, dal titolo "La privacy sui banchi di scuola".
Ora grazie all'illuminante libello so che la scuola è autorizzata a raccogliere e gestire i dati degli studenti (ma va, io pensavo che le iscrizioni fossero anonime), che l'uso del cellulare e della videocamera sono proibiti dai regolamenti di istituto, che posso dare temi in cui chiedo di raccontare vicende personali senza rischiare la galera.
Ma dico, c'è mai stato un solo studente, genitore, docente o bidello che si sia lamentato della mancanza di privacy a scuola? Valeva la pena spendere soldi per un problema che nessuno sente? Perchè non chiedono a noi di che cosa avremmo bisogno?
In sala insegnanti volano commenti del tipo "Mi se sbaruffo con mia moglie possono anche intercettarmi". Ecco, appunto.

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